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vorrei sapere quale è il materiale adatto per riempire alcune fessure longitudinali in una trave di legno che sostiene un solaio e un pavimento su questo. ho letto che si usano resine epossidiche , ma non so quale possa essere il prodotto adatto a questo lavoro. vorrei anche sapere, se possibile, se dopo avere riempito le fessure e adeguatamente cerchiato la trave con cerchi di metallo tirati da bulloni, posso ottenere un relativo irrigidimento del solaio.
grazie
Solitamente le fessure longitudinali delle quali parli non pregiudicano la tenuta del trave. Si possono riempire per evitare che diventino il rifugio di parassiti. Si possono usare stucchi di vario tipo. Ultimamente sono stati realizzati stucchi epossidici particolarmente versatili: li puoi trovare presso qualunque ditta di prodotti per il restauro.
La cerchiatura del trave non serve per eliminare la flessione che spesso era preventivata dal costruttore per motivi statici.
Per irrigidire il solaio si dovrebbe ricorrere ad una lama metallica posata verticalmente da sopra (nella parte superiore del trave), oppure una putrella a T, ma si tratta di interventi particolarmente complicati che, oltretutto, comportano lo smontaggio del pavimento sovrastante. Il più delle volte questi soffitti non vanno toccati: i problemi si presentano quando la loro staticità viene alterata; spesso, addirittura, sono antisismici grazie proprio alla loro flessibilità ed ai travi che in caso di terremoto possono viaggiare nella parete senza tirarla giù.
grazie Pierpaolo, il tuo intervento è stato chiarificatorio.
Pierpaolo cosa intendi dire con possono viaggiare nella parete senza tirarla giù?.
Grazie.
Tempo fa mi è capitato di essere interpellato per giudicare un progetto di restauro riguardante una vecchia casa in una zona sismica (Marche). Il precedente terremoto aveva tirato giù il 90% delle case della zona. Tale casa era praticamente un parallelepipedo con mura portanti da circa un metro di spessore che risultavano slegate l'una dalle altre; inoltre, i travi del soffitto risultavano addirittura passanti nelle pareti. i pavimenti del primo piano erano anch'essi non fissati alle pareti.
Insomma, in caso di terremoto ogni elemento della costruzione viaggiava per conto proprio senza trascinare giù gli altri. Secondo me è un ottimo esempio di costruzione antisismica. Il progetto che ho fatto rifiutare consisteva fondamentalmente nel legare tutti gli elementi rendendo la costruzione rigida, forse più forte, ma rigida. In caso di terremoto sarebbe bastato che un solo elemento cedesse per trascinare giù tutto.
Anche in Valle d'Aosta ho trovato case risalenti al 1300 costruite con tali concezioni, con i travi dei soffitti che passano attraverso i muri portanti per reggere i balconi: ovviamente possono viaggiare liberamente nella parete. Certe tendenze odierne tendono a rendere le strutture rigide. Io non sono d'accordo. Ogni materiale deve potersi muovere secondo le proprie esigenze, diverse per ogni materiale.