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Alessandro è semplice la risposta non sopporta la mia presenza lo irrita qualsiasi cosa io dica, anche quando è palesemente reale, bastava dire Cassiopea è vero la gommalacca è un prodotto naturale senza fare tutte queste polemiche, ma poi Pierpaolo non si diverte.......mi auguro che questo briciolo di coerenza duri almeno un po, giustamente non c'è un prodotto per tutte le stagioni, ma questo vale anche per le oleoresine che oggi sono da ricondurre ad un prodotto totalmente industriale, che non mi stancherò di dire col restauro e la conservazione c'entra pochissimo, speriamo di non doverci rimangiare quanto appena scritto.
Al più presto farò qualche dimostrazione concreta di quanto promesso in altri post.....nella sezione dedicata, in quel caso comincia il divertimento, a presto 🙂
Considerando la discussione mi chiedo se quindi la finitura da parte dei restauratori rimane ancorata a gommalacca e cera nei diversi tipi e modi e l'uso saltuario di olio di lino e stop..... Ora capisco che pierpaolo vuole farci intendere che il restauro non è solo questo... ma mi chiedo: se lui che è uno studioso delle antiche oleoresine, non ha mai detto di averne ricreato qualcuna sarà difficile per noi ricrearne qualcuna.... non si è mai parlato dell'uso della sandracca o di qualcos altro.... e se le oleoresine commercializzate sono solo prodotti industriali.... Non ci resta che piangere....
Non si è mai parlato nemmeno delle Lacche..... come mai?
Antony non vi è alcun interesse, se non a livello di pura sperimentazione, di ricreare vernici antiche quando in commercio ce ne sono di già pronte e più che adatte a quello per cui sono destinate (anche perchè non penso che il procedimento alla base della loro sintesi sia molto semplice). Lo scopo del discorso non era quello di stabilire se usare vernici originali o moderne bensì di capire se e quando usare una o l'altra. Ciò che faticosamente si è raggiunto è che , nell'ambito delle preferenze ed esperienze di ciascuno, è di primaria importanza il rispetto dell'opera degli antichi artigiani. Quindi usare gl su mobili di un determinato genere, oleoresine su mobili di altro tipo. Questo in generale, poi come detto, conta l'esperienza, la sensibilità, l'inclinazione etc etc. insomma tante variabili che poi magari portano alcuni a verniciare preferibilmente con l'una piuttosto che con l'altra e viceversa. Però il concetto di base è quello già espresso sopra.
Per quanto riguarda le lacche... bè il discorso si allontana anni luce, anche se i cinesi adoperavano una resina come ingrediente base ed i veneziani nel '700 utilizzavano la sandracca.
Ti do due indirizzi dove potrai avere molte notizie, il primo sulla lacca cinese ed il secondo è un libro sui mobili veneziani del '700:
Antony, alessandro, mi dispiace dirlo ma ci sono cose irripetibili per questo bisogna conservarle al meglio delle nostre possibilità, ma non con prodotti che vadano a interferire con ciò di originale porta con se un determinato oggetto, ogni epoca porta con se delle metodologie sia riguardanti la costruzione che la finitura, allora qual'è il nostro compito conservare quando ciò è possibile quello che c'è anche la verniciatura che non è una cosa secondaria anzi è fondamentale, quella è LA PATINA, se tu svernici un mobile del settecento hai dimezzato il suo valore è hai ucciso in parte la storia che portava su di se, la sverniciatura deve essere l'estrema razzio, quando proprio non se ne può fare a meno, questa conservazione non avviene applicando impregnanti moderni, prodotti validi, ma non ha fare questo la loro funzione è un altra, le stesse ditte produttrici non hanno questa pretesa è danno indicazioni specifiche sull'utilizzo dei loro prodotti........per tutti i mobili dell'ottocento la gommalacca va benissimo è in tema col periodo storico.
Anche le lacche è un discorso a se, puoi recuperarle facendo integrazioni di parti mancanti ma conservando il più possibile quello che c'è, purtroppo difficilmente ripetibile anche utilizzando gli stessi prodotti.....
Scusate se torno all'inizio;
scusa Pierpaolo, dove posso trovare quella gomma siliconica bicomponente di cui parlavi? io abito a Milano.
in questo momento sto usando, essendo l'unica cosa trovata in colorifici, un liquido siliconico un pò difficile da usare perchè bisogna darlo in moltissime passate per creare il giusto di spessore per usare dopo il controcalco in gesso.
è un vero casino in quanto va dato con la spatola in quanto se si usa il pennello si butta subito perchè raggruma velocemente.
grazie
mario
Ho appena postato in “finiture a gommalacca” una serie di ditte dove puoi trovare questo prodotto; io ne ho comprato un centinaio di kg anni fa dalla CTS: la uso soprattutto per sigillature momentanee per colate in resina epossidica: la trovo comodissima perché dopo la colata basta tirare un lembo per toglierla senza trovare macchie sul legno. Nella zona di Milano forse il rivenditore più comodo, anche perché aperto al pubblico è Bresciani. Se non ha cambiato indirizzo si trova in via Socrate 71/3. In catalogo è definita “gomma stuccabile”; ne hanno di tre tipi: colabile, spatolabile e stuccabile.
grazie