ciao a tutti,

sono un nuovo membro di questa interessante comunity alle prime arme con il restauro.
Ho appena ereditato un bella scrivania di inizio 900 in noce con poltrona in noce.
Chiedo un vs. consiglio essendo molto legato a questi oggetti che appartengono alla mia famiglia da circa un secolo.

ho iniziato il restauro della poltrona che presenta numerosi fori di tarlo ed una seduta in similpelle molto rovinata e lacerata.

le fasi che sto seguendo sono le seguenti:

1) ho smontato la seduta conservando i chiodi, e l'imbottitura in lana e paglia che intendo riutilizzare.

la base della seduta e' costituita da una lamiera sottile che presenta un taglio di circa 5 cm che ne compromette la stabilita'.
l'ho affidata ad un saldatore esperto per sistemarla.
La copertura in pelle penso di farmela fare da un amico che produce capi in pelle utilizzando la sagoma di quella originale.

1) ho pulita la poltrona con una matassina di acciaio fine ed acquaragia, fino a portarla a legno;

2) ho trattato i fori dei tarli con un prodotto che ho iniettato con una siringa ed un altro che si eroga con bomboletta a spray; penso di chiudere i fori utilizzando bastoncini di cera in stick in vendita presso i bricocenter  anche se credo che rimarranno comunque visibili;
successivamente vorrei passare un prodotto antitarlo con un pennello ed avvolgere la poltrona con un film tarsparente da cucina;

3)  trascorsi 10 gg. vorrei procedere con una finitura a cera applicando della cera per mobili che ho comprato contenuta in un barattolo (credo sia cera d'api cmq di colore giallo) e poi farla assorbire con un panno caldo.

detto questo domando ai piu' esperti:

1) le fasi sono corrette?
2) i fori dei tarli rimangono visivili anche in un restauro professionale?
3) devo usare solo la cera o anche la gommalacca?

Perdonate la mia ignoranza ma ho tanta voglia di imparare.