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Resurrezione di un tavolo

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(@maxiteris)
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Ciao a tutti ragazzi,
è un con immenso piacere che mi accingo a sottoporvi questo "nuovo" argomento... intanto come state? Spero bene. E' un pò che non ci sente e ma sapete tra matrimonio, nascita di un pupo ect... il tempo vola....
Bene eravamo rimasti al lontano 18 Lug 2011 con questo argomento " http://www.inforestauro.org/forum/index.php?topic=1889.0"
La situazione era drammatica vi invito ad prendere visione delle foto al vecchio post... e ne aggiungo altre:

 

 

Di seguito farò una piccola relazione del lavoro in oggetto  "Resurrezione di un tavolo" nato dalla cantina di un amico e poi sapete come va a finire... ci penso io!

STILE
Il tavolo è uno scrittorio degli inizi del '900 però viste le gambe e le dimensione non lo definirei semplicemente arte povera oso chiamarlo stile derettorio o meglio stile impero non me ne vogliate.

STORIA
Durante il lungo lavoro ho avuto la possibilità di ricostruire la vita del pezzo, ho quindi individuato due momenti e contesti differenti.
Come detto è uno scrittoio degli inizi del '900 di ottima fattura e rifinitura e quindi probabilemente destinato ad uno studio. In seguito deve essere caduto in disuso e a quel periodo risale la copiosa attività dei tarli.
In un secondo momento il tavolo deve essere passato in mani più spartane che hanno provveduto a  rinforzare le gambe con dei chiodi, sostituito il piano che è evidente non è  l'originale e non subito la stessa azione dei tarli delle gambe.
Sono state poi eseguito le fessure per l'innesto della prolunga del piano e molto probabilemente anche il cassetto in quanto anch'esso senza tarli e con i tagli per la slitta approssimativi .
Insomma degli internventi fatti non da un falegname e per un uso più pratico come un tavolo da cucina.
Infine il tavolo è stato abbandonato nella cantina per qualche decade e quindi arrivo io 🙂

INTERVENTI
In generale non rimosso chiodi o viti o parti metalliche in quanto si sarebbe potuto recare un danno ulteriore alla già precaria struttura.
Ho poi smontato l'asse danneggiato irrimediabilmente pulito e sverniciato il tutto.
Quindi camera a gas con zolfo.
Ho usato poi la colla per fissare la varie componenti in quanto lo stato del legno non consentiva l'inserimento di parti metalliche.

1. Assi
Sono dovuto intervenire su due dei quattro assi. Uno come si vede aveva fortemente danneggiati entrambe i tenoni quindi ho fatto un reintegro  a "v"

 

   

Per  l'altro asse invece sempre per il tenone ho usato un metodo meno invasivo facendo a mano le spine da inserire:

   

2. Gambe
Per le gambe c'erano due piedi irrimediabilemente danneggiati e non potendo tagliare i piedi altrimenti il piano sarebbe sceso troppo e non volendo usare lo stucco ho fatto un reintegro ligneo con dei piedi di scarto che avevo...

 

 

 

  --------------- Originale ------------------------------------------- Ricostruzione ------------

       

3. Angolari
Per dare maggiore stabilità al tavolo ho pensato di utilizzare degli angolari sempre in legno incollati come da foto:

4. Tassellatura
Sono stato assalito dal dilemma stucco o tassello. Personalmente sebbene lo stucco offra indubbi vantaggi pratici per applicazione e tempi ritengo che per quanto lo stucco possa essere dello stesso colore della tinta usata si presenta sempre con un forte stacco rispetto al legno soprattutto sulle parte a vista come un piano e preferisco una ammaccatura, un taglio rispetto alla patacca dello stucco.
Chiamatemi pure "il mago del tassello" 🙂 come si seguito:

 

 

   

   

5. Cassetto
Per il cassetto però ahimè ho usato dello stucco legno chiaro in quanto non vista.
Come dicevo il cassetto non riporta l'azione massiccia dei tarli e la slitta è fatta in casa e la fessura non è centrata rispetto all'asse per tavolo.

6. Incollaggi
Alcune foto di incollaggio:

 

7. Piano
Per il piano inizialmente ero indirizzato a sostiurlo in quanto non originale e sporco di olio... pensando di sostituirlo magari con un piano a libro ma poi ho pensato, visti anche degli scrittoi in giro, che il piano che c'era sebbene non originale fosse sempre più originale del mio e uno nuovo avrebbe potuto staccare troppo con il resto.
Ho quindi deciso di riutilizzare quello presente.
Notare la tecnica utilizzata per posizionare correttamente le tre tavole del piano mediante spillatrice. Questo mi ha consentito di incollare una tavola alla volta senza perdere la giusta posizione.

   

   

8. Finitura
Per la colorazione inizialmente avevo pensato di usare mordente colore chiaro sul ciliegio ma poi ho puntato su un colore più scuro che desse meno evidenza ai graffi, macchie e ammaccatture e quindi ho optato per un teak al 3,5%.  Per finitura finale invece ho eseguito una mezza cera con gommalacca al 15% e cera da restauro finale.

Prima

 

 

Dopo

   

     

Finale

   

   

   

   

CONCLUSIONI
Direi che si è trattato di un lavoro difficile ed impegnativo e quindi anche molto avvincente soprattutto nelle varie ricostruzione materiali e storiche. Credo che raramente il restauro di un mobile offra la possibilità di ricostruire le fasi della sua vita almeno per l'ispezione che mi è stato possibile. E Pensare che quel pezzo di tarli molto probabilmente sarebbe andato perduto, forse neppure al fuoco!
Non credo che il falegname che lo ha costruito una secolo fà avrebbe mai pensato che il suo tavolo dopo diverse peripezie sarebbe tornato ad avere la dignità di allora con in più la veemenza dei suoi 100 anni da cui si può capire il titolo dell'argomento  "Resurrezione di un tavolo".

Non voglio che mi si dica grazie .... 🙂
ringrazio tutti per l'attenzione.

 
Pubblicato : 05/10/2013 12:26 am
(@p1950m)
Post: 280
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bel lavorone!
una domanda:
i buchi dei tarli li hai chiusi ? con cosa?
sto facendo un lavoro similare su di un comodino dell'inizio 800 e pensavo di usare stucco cera.
ciao

 
Pubblicato : 05/10/2013 5:51 pm
(@maxiteris)
Post: 24
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Topic starter
 

Guarda i buchi li ho lasciati come erano... solo li ho colorati internamente con il pennello ... un lavoraccio.

 
Pubblicato : 05/10/2013 6:58 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
 

Deve avere un grande valore per te questo tavolino eh!
Complimenti per la dedizione.
Solo che... a me non piace l'abete tinto. Specialmente quando il tempo gli ha donato quel bel colore mielato e la gommalacca l'avrei evitata proprio per non snaturarlo. Ma io amo l'abete e i legni di conifera...in particolare il cirmolo e mi piacciono quando invechiano proprio per il particolare colore che hanno...
Poi non capisco perché i tenoni li hai rifatti con quelle fessure.
I piedini sono di legno diverso? In quei casi a volte eè meglio sostituire tutto il tronco di piramide finale fin dalla prima scanaltura in modo che l'intervento risulti invisibile, così si vedrà sempre la riga e la differenza cromatica
Perché i buchi dei tarli a uno a uno? Nel momento in cui l'hai tinto non si sono colorati anche loro?
Cmq complimenti ancora x la dedizione e per aver postato il tuo lavoro! E' un 3d interessante! 😉

 
Pubblicato : 06/10/2013 4:48 pm
(@gufo74)
Post: 330
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mahalo ma il legno di cirmolo assomiglia all abete, non mi e' mai capitato di vedere questo legno, ho guardato su internet sembrerebbe abete o pino

 
Pubblicato : 06/10/2013 10:35 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
 

Il cirmolo ha la particolarità dei nodi evidenti, la fibra è piu compatta di altri legni di conifera, viene usato molto per le stube, lavori di intaglio e soprattutto per i bauernmobel. Ma la caratteristica piu bella è il suo profumo. Spesso veniva usato per i cassoni nuziali destinati a custodire la biancheria proprio per questa sua particolarità di emanare uno splendido e particolare profumo anche dopo moltissimi anni. A me ricorda la mia infanzia e le vacanze in Cariniza con i miei nonni. Per cui pur non essendo un legno pregiato a me piace moltissimo.Però in generale mi piacciono molto i legni di conifera soprattutto cirmolo e larice...per cui mi dispiace vederli tinti e snaturati...

 
Pubblicato : 06/10/2013 11:33 pm
(@gufo74)
Post: 330
Reputable Member
 

ok grazie mahalo , ho cercato delle foto e ho visto la particolarità dei nodi  che dici 😉

 
Pubblicato : 07/10/2013 12:03 am
(@boris97)
Post: 421
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quando una persona mette dedizione passione ed entusiasmo bisogna solo dire BRAVO.
detto questo spero mi sia concessa qualche critica che sottolineo vuole solo essere costruttiva.riassumo per punti.
1- avrei cercato per i tasselli integrativi dell'abete vecchio ed usurato simile al tavolo.
2- non avrei usato altri legni che non sia abete
3- anche se con quella spina non dovrebbero esserci problemi di tenuta è bene quando si innesta un piede fare una inserzione a V in modo da mitigare il più possibile l'innesto. come dice giustamente mahalo quell'inserimento si vedrà sempre tanto più che il legno è diverso.
4- la finitura. fatta la scelta di sverniciarlo allora avrei lavorato di più sulla preparazione del fondo in modo di avere una finitura (quella che uno vuole) il più omogenea possibile. come fare? il segno del tarlo è molto evidente quindi una volta sverniciato avrei dato una rasatura di stucco del tono giusto a tutto il tavolo per coprire il lavoro del tarlo lasciando le imperfezioni che invece danno sapore. poi se la scelta cade sulla mordenzatura io consiglio  di dare una passata con anilina arancio all'alcol a tutto il mobile una volta secco spazzolarlo ed infine con mordente noce della diluizione giusta (fare delle prove) darlo a tutto il tavolo asciugando gli eccessi. una volta asciutto si può procedere con la finitura desiderata.
aggiungo che il mobile mi sembra nato così anche col cassetto( l'usura delle guide sembrano testimoniarlo) se fosse stato uno scrittoio il cassetto sarebbe stato molto più largo possiede una lavorazione stilistica (gambe) ma per il solo fatto che sia in abete non ne fa a mio avviso un mobile per un committente di pregio. finisco col dire che io non l'avrei sverniciato ma avrei cercato di mantenere quella patina che si è creata nei suoi anni che ha quella colorazione che tanto piace a mahalo ed in questo caso anche a me ma l'approccio al restauro sarebbe stato completamente diverso.

 
Pubblicato : 07/10/2013 12:38 am
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
 

Si concordo 100% con l'osservazione di boris sulla tessellatura... sarebbe stato meglio usare abete vecchio piuttosto che pino (almeno mi sembra a veder cosi) perché si vede tanto la differenza. Anche la soluzione dei tagli a V per riparare i piedi è giusta, l'unica perplessità che ho al riguardo dipende dalla tarlatura che vedo e dalla poca lunghezza dei terminali. Nel caso in oggetto mi sembra (ma posso sbagliare giudicando da una foto) che la parte terminale sia un po troppo tarlata per sopportare bene il taglio a V  e tutto sommato piccola per cui una sostituzione integrale dei puntali ci poteva stare...ma tutto sommato direi che è una questione di lana caprina.

 
Pubblicato : 07/10/2013 11:42 am
(@boris97)
Post: 421
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condivido mahalo, ma lui ha messo quella spina che garantisce stabilità (sempre se ha consolidato bene l'interno del foro) l'innesto a V sarebbe solo un fatto puramente estetico in questo caso. Aggiungo, poi basta, perchè sembra che gli si faccia i raggi e non lo merita perchè ribadisco che ha lavorato con passione,che avrei accompagnato meglio l'innesto dei tasselli usando della normalissima polvere di legno miscelata con colla a caldo(animale) creando uno stucco per chiudere le fessurazioni rimaste. come si vede nella settima foto a partire dal basso quel triangolo si vedrà in eterno usando questo stucco che fondamentalmente diventa legno quando è secco,poi con le aniline o con le terre puoi "decorare" le venature e camuffare il tutto. fermo restando che quel triangolo è nuovo e si vedrà sempre. 

 
Pubblicato : 07/10/2013 5:01 pm
(@maxiteris)
Post: 24
Eminent Member
Topic starter
 

Ciao ragazzi, mi fanno piacere le risposte perchè sembrava un forumo deserto....

Per il tavolo come si vede dalle immagini ha una buona stabilità ... all'inizio non credevo.
Per le spine e le V forse non è chiaro dalle immagini ma su un asse ho fatte le V in quanto il legno si sfarinava
e le spine non avrebbero retto. Sull'altro asse infatti che stava un pò meglio diciamo... 🙂 ho messo le spine
molto meno invasive e meno faticose sebbene fatto a mano.

Neglio incollaggi spesso ho usato della segatura nella colla sia per risparmiare colla sia per ridurre la liquidità della stessa. Temevo per la tenuta ma alla fine non ha avuto impatti ... almeno per ora.. lo vedremo negli anni----- ;D

Una cosa che condivido pienamente è il rientegro con la stessa essenza del legno del originale. Per i motivi che avete esposto e poi perchè no. Devo però dire che in questo caso ammesso che fossimo riusciti ad individuare l'essenza del tavolo che intanto erano due una per il piano e una per la base occorre dire che a parità di essenza non pensate che il comportamento del legno sia lo stesso. Una ha 100 anni e soprattutto trattato veramente male con tarli, olio, umidità etc.... Considerate che la V piccola è fatta di abete almeno cosi a me ha detto il falegname quando l'ho comprato e non mi pare che abbia fatto tutta questa grande riuscita, il legno originale poi era scuro e molliccio come il sughero per rendere l'idea il sughero. Credo che in questo caso l'essenza avrebbe contato poco ribadendo che il rientegro va fatto con la stessa essenza del legno del originale.

In ultimo il consolidamento in realtà ho provato un consolidante già pronto e liquido della veleca su una gamba di una sedia molto malmessa e non mi ha convinto molto. Ho pensato che avrei solo finito per imbrattare ulteriomente il già precario legno e avrei solo avuto problemi con sostanze riuscite fuori all'atto della colorazione e finitura. Forse dovevo usare un consolidante migliore come la paraloid ma avrei avuto dei problemi nella colorazione di quei buconi di tarlo ... almeno credo...

 
Pubblicato : 07/10/2013 6:03 pm
(@boris97)
Post: 421
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ciao Maxiteris
dunque cerchiamo di mettere un pò d'ordine innanzitutto questo tavolo è tutto in abete tranne la punta del piede che hai inserito ed una parte superiore della gamba che hai tassellato ( foto 26 a scendere).
non capisco quando parli di assi ed inserzione a V cosa intendi? perchè io l'inserzione a v l'intendo nel piede (foto 18 a scendere) lì andava fatta.
altro capitolo i consolidanti come e quando usarli il paraloid è ottimo ma va usato diluitissimo io lo uso al 4% ma, secondo me ancor meglio la colla a caldo molto molto diluita veicolata dall'acqua calda penetra nei fori del tarlo e ti consolida tutto.
ma il discorso sul quale volevo puntare l'attenzione era il fatto che una volta sverniciato non si arriva alla fine e dover colorare il bucone del tarlo bisogna preparare meglio il fondo ed il bucone non ci deve più essere.
per quanto riguarda l'essenza è consigliato usare la stessa essenza con la stessa ossidazione o quasi e possibilmente che non sia così lampante il fatto che sia piallata ed è per questo che bisognerebbe avere sempre, anzi, non buttare mai legni ossidati e patinati possono sempre tornare utili.

 
Pubblicato : 07/10/2013 9:00 pm
(@maxiteris)
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Ciao Boris,
andando in ordine io di essenze proprio non mene intendo se dici tu che è tutto abete ok anche se il piano era più scuro della base e per ottenere lo stesso colore finale ho dovuto usare due colori differenti:

base: ciliegio + mogano
piano: prima ciliegio + mogano poi era troppo rossiccio e quindi  ho spento il rosso con noce antico + noce chairo

per quanto riguarda l'essenza è consigliato usare la stessa essenza con la stessa ossidazione o quasi e possibilmente che non sia così lampante il fatto che sia piallata ed è per questo che bisognerebbe avere sempre, anzi, non buttare mai legni ossidati e patinati possono sempre tornare utili.

sono d'accordo. Per la V intendo queste:

che è abete almeno a me così l'hanno venduto.

Sulla consolidazione in effetti si poteva osare di pù ma ho già espresso le mie ragioni.

ma il discorso sul quale volevo puntare l'attenzione era il fatto che una volta sverniciato non si arriva alla fine e dover colorare il bucone del tarlo bisogna preparare meglio il fondo ed il bucone non ci deve più essere.

Sono d'accordo ma in questo modo fai la scelta di riempire i buchi dei tarli. Io preferisco in genere lasciarli come storia del mobile e poi in questo caso specifico vista l'entita dell'aggressione e le dimensioni dei buchi
qualsiasi riempitivo usato sia colla, sia stucco credo che si avrebbe avuto un brutto effetto lo stucco infatti  per quanto simile al colore usato anche magari quello a gommalacca avrebbe sempre staccato parecchio con il legno insomma un pois di stucco e quindi è da valutare almeno in questo se lasciare cosi le tarlatura non abbia un effetto migliore. Vedi questo:

Meglio così oppure un bel pataccone di stucco che come detto è un materiale sintetico e omogeneo e non reagisce come il legno (il questo caso mi pare il tassello era di ciliegio .... vabbè avevo quello... ;D) alla finitura trasparente a mordente e gommalacca?

Queste le ragioni alla base delle mie scelte per avere la controprova occorrebbe rifare da capo .... ma vi prego non mi ci fate rimettere le mani ...  ;D ;D ;D

 
Pubblicato : 07/10/2013 10:16 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
 

Allora la V che hai messo ora è di abete rosso ma l'hai messa con la vena diagonale ed è un errore. La V grande a me sembra pino però..
Poi non capisco perché i tenoni nuovi hanno quelle fessure. Di solito quando si ripulisce un incastro si tolgono le vecchie spine o chiodi o viti, si toglie tutto e si rifa l'incastro pulito eventualmente si possono reinserire delle nuove spine se il caso.
Cmq bravo eh...non è una critica, si vede che ti sei impegnato e che nella vita fai altro e per un hobbista hai fatto un lavorone!  😉

 
Pubblicato : 07/10/2013 10:33 pm
(@maxiteris)
Post: 24
Eminent Member
Topic starter
 

Le fessure erano per i chiodi e non mi leggi e come detto:

In generale non ho rimosso chiodi o viti o parti metalliche in quanto si sarebbe potuto recare un danno ulteriore alla già precaria struttura.

Allora la V che hai messo ora è di abete rosso ma l'hai messa con la vena diagonale ed è un errore.

Corretto ma l'impatto sull'insieme è trascurabile.
Cmq ragazzi stiamo scendendo alle pulci dal piedistallo e credo che per un hobbista e per di più alle prime armi sia un ottimo risultato. 😉

 
Pubblicato : 07/10/2013 10:48 pm
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