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Resurrezione di un ...
 
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Resurrezione di un tavolo

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(@boris97)
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Reputable Member
 

Ti condivido Maxiteris e te lo detto da subito. Visto il tuo entusiasmo cercavo però di stimolare la tua passione perchè si può fare meglio in futuro. questo è un mobiletto da poco ed una bellla palestra ma se un giorno ti dovesse capitare un mobile più importante e ne devi anche preservare il suo valore antiquariale non lo puoi fare così.
con simpatia.

 
Pubblicato : 07/10/2013 11:06 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
 

No ho letto, ma speravo di aver capito male.
I chiodi e le viti arrugginite specie se posticci tentativi di rendere solido un incastro ballerino non meritano tutto sto rispetto...meglio toglierli e fare un lavoro pulito la prossima volta.
L'impatto sull'insieme non è per niente trascurabile attenzione eh, una venatura messa a verso o messa male è la differenza tra un lavoro fatto bene e uno fatto male. La differenza tra essere pagati o non essere pagati...nella migliore delle ipotesi ti fa dare dell'incompetente. I lavori si giudicano dai particolari. Ogni fase va fatta al meglio. Stai pulendo? Devi togliere tutto, pulire perfettamente gli angoli e gli spigoli, pulire bene gli interni ecc..  Stai chiudendo i pori? Devi chiuderli tutti perfettamente. Stai mettendo le viti alla ferramenta? Le viti vanno serrate tute con la spaccatura allineata...sembrano cose da furio ma funziona così ti assicuro. Non offenderti, te l'ho detto anche io che hai fatto un lavorone per essere un hobbista e ti assicuro che non sono uno che fa molti complimenti eh..pero come tutti noi hai sempre da imparare e migliorare ed io credo che se hai postato il tuo lavoro è anche per quello oltre che per ricevere dei meritati complimenti.
Ciao e continua perché secondo me con la giusta dose di umiltà sei sulla buona strada!  😉

 
Pubblicato : 08/10/2013 12:05 am
(@maxiteris)
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Eminent Member
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Ho capito lo spirito delle osservazioni alcune delle quali molto interessanti e tralascio considerazioni su umiltà ed esercizi di saccenza su cui Boris si è già ben espresso.
Rispondo invece in merito per fare meglio in futuro.

Sulle parti metalliche sono d'accordo che la regola detta la rimozione. Del resto non servono i libri di restauro è sufficiente un buon manuale e si trova la sezione "Rimozione delle parti metalliche". Il perchè è ovvio. Ora una regola per sua natura è valida al 99% e ha delle eccezioni. Nel caso in oggetto come già esposto la mancata rimozione è una scelta frutto di una considerazione che è un compromesso tra regola e applicazione della regola al singolo caso. Io semplicemente ho ritenuto che dato che ogni gamba ha 4 chiodi  e quindi 4x4=16 e considerando lo stato del legno la rimozione avrebbe danneggiato irrimediabilmente le mortase (come nella foto con il tassello sulla gamba in alto sotto il piano) nel peggiore dei casi mentre nel migliore dei casi avrei avuto 4 buchi su ogni gamba di almeno di 1,5-2 cm di diametro da riempire con dello stucco su cui mi sono già espresso anche in occasione dei buchi dei tarli. Ho pensato quindi di lasciare i chiodi visto che tra l'altro erano li da 50 anni. Se dovessimo applicare la regola alla lettera anche la maniglia è fissata con delle viti belle arruginite anche quelle dovevo rimuovere?

E' vero poi che una venatura messa a verso o messa è la differenza tra un lavoro fatto bene e uno fatto male. Rimango però dell'opinione che in questo contesto viste le dimensione delle venature e considerato il valore del tavolo l'impatto sull'insieme rimanga trascurabile.

Mi sembra poi che il paradigma di restauro artistico utilizzato negli ultimi tempi sia che le parti di reintegro non vadano nascoste o meglio devono stare bene nell'insieme ma deve essere sempre riconoscibile il reintegro proprio per non incorrere nel falso. Non è certo il nostro caso trattandosi di un tavolo di poco valore ma teniamolo a mente nelle varie tassellature.

Vorrei poi aggiungere che le vostre considerzioni nel caso specifico si basano su delle fotografie e neanche di ottima qualità e sapete meglio di me che una valutazione così dettagliata deve essere suffragata da una visione reale dell'oggetto.

Queste le considerazione alla base delle scelte del mio lavoro che per sua natura è perfettibile.

Saluti
Max

 
Pubblicato : 08/10/2013 11:03 am
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
 

I chiodi che bloccano un incastro vanno tolti, punto. C'è poco da essere in disaccordo. Sono una "soluzione" indegna che li per li blocca in qualche modo ma che in realtà indebolisce e anzi danneggia un sistema che ben tollera una certa mobilità. I chiodi rappresentano dei punti di rigidità che spaccano i tenoni e allentano le mortase per cui il danno è già fatto e VANNO TOLTI. Che i buchi che rimangono vadano riempiti con lo stucco lo dici TU e solo tu, sia chiaro..personalmente nemmeno la considero un'ipotesi del genere.
Le viti che fissano una maniglia non sono nemmeno lontanamente paragonabili dato che non vanno a indebolire un bel niente ma servono solo a tenerla e cmq non vorrei sconvolgerti ma si vanno tolte anche quelle, pulite dalla ruggine e rimesse. Se si rompono si sostituiscono, fine.
Sul restauro "artistico" come lo chiami tu (io lo chiamerei museale) ci sono varie scuole di pensiero ugualmente valide su cui cmq non mi sembra il caso di soffermarci visto l'oggetto in questione e comunque non esiste al mondo di mettere la vena non allineata perché si deve notare l'intervento. Semmai si scelgono dei materiali diversi o si decide di non "mascherare" l'intervento ma la venatura va sempre 'a verso'. Tanto per chiarirti le idee non è che parlo a vanvera, lavoravo in una bottega che prendeva commesse dai musei vaticani, galleria doria pamphili e da vari collezionisti e antiquari. Ora non lo faccio piu come professionista del settore e lavoro per me e pochi amici ma qualche cosina me la ricordo ancora eh...
Se tu sei convinto che un tassello messo senza allineare la ventura sia un lavoro ben fatto a me interessa poco ti assicuro. Io nemmeno te lo pagherei un lavoro del genere. Se però tu sei soddisfatto buon per te.
Ti avevo fatto i complimenti per l'impegno augurandoti di essere umile e di proseguire...ma ahimè da come rispondi vedo che invece la supponenza e l'arroganza regnano sovrane.
Detto questo per quel che mi interessa  puoi anche colorarlo conl'uniposca e lucidarlo con resina poliestere.
Dalle foto si capisce pure troppo fidati che bastano e avanzano.
Addio

 
Pubblicato : 08/10/2013 11:54 am
(@boris97)
Post: 421
Reputable Member
 

ciao Maxiteris
lo sapevo dall'inizio che andava a finire così,diciamo con un pò di livore,mi prendo la colpa e ti chiedo scusa ma, mi sono fatto prendere la mano dal tuo entusiasmo e sono tornato indietro di oltre 20 anni a quando facevo i miei primi interventi con lo stesso entusiasmo. ora credimi se mi capitasse sotto mano un tavolo del genere probabilmente lo userei come legno di scorta se invece me ne chiedono il restauro sul quale mi farei lautamente pagare avrei un approccio completamente diverso rispetto a 20 anni fa.

un'ulteriore cosa : il falso che comunque non è questo,questo dovrebbe essere un restauro filologico su un intervento di ripristino con abete ossidato, dicevo il falso non è per forza che si deve vedere ma, si deve dire e documentare con foto senza inganni e con la massima trasparenza.

continua con questo entusiasmo poi le cose vengono da se.
ancora con simpatia.
ciao.

ho letto solo ora la risposta di mahalo il quale è andato giù pesante ti dico che tecnicamente parlando ha detto delle sacrosante verità....sui toni bè .....è fatto così.

 
Pubblicato : 08/10/2013 12:09 pm
(@maxiteris)
Post: 24
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Ciao Boris,
leggi anche la mia di risposta sul merito nonostante la regola il caso specifico deve essere preso in considerazione insomma se per togliere dei chiodi che come detto hanno già fatto il danno devo distruggere quel poco di bello che rimane di un tavolo simile ... vi garantisco che si sfarinava in mano quando ho provato a toglierli. Per i modi bè ... diciamo è un modo per conoscersi.

Per concludere diciamoci la verità un tavolo del genere non merita tutte quelle attenzioni se ti capita come dici tu o non lo fai oppure ti fai pagare molto bene e soprattutto non perdi tutto quel tempo... voglio dire l'asse lo sostituisci tutto senza V e Vette e via e magari viene pure meglio.

con  ricambiata simpatia

Max

 
Pubblicato : 08/10/2013 12:33 pm
(@boris97)
Post: 421
Reputable Member
 

no non è così,non l'avrei nemmeno sverniciato se è per quello e l'ho detto da subito. non è che si risparmi sempre tempo a cambiare tutto poi io che sono molto restio alle sostituzioni semplicemente ci sono metodologie di restauro che ti consentono di ottenere buoni risultati essendo il meno invasivo possibile e cosa molto importante mantenere quel poco o tanto di pregiato che un mobile ha in dote.

 
Pubblicato : 08/10/2013 11:48 pm
(@maxiteris)
Post: 24
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probabilmente lo userei come legno di scorta se invece me ne chiedono il restauro sul quale mi farei lautamente pagare

Su questo almeno credo che siamo d'accordo.

Ora andamo avanti ed entriamo nel merito tu dici:

4- la finitura. fatta la scelta di sverniciarlo allora avrei lavorato di più sulla preparazione del fondo in modo di avere una finitura (quella che uno vuole) il più omogenea possibile. come fare? il segno del tarlo è molto evidente quindi una volta sverniciato avrei dato una rasatura di stucco del tono giusto a tutto il tavolo per coprire il lavoro del tarlo lasciando le imperfezioni che invece danno sapore. poi se la scelta cade sulla mordenzatura io consiglio  di dare una passata con anilina arancio all'alcol a tutto il mobile una volta secco spazzolarlo ed infine con mordente noce della diluizione giusta (fare delle prove) darlo a tutto il tavolo asciugando gli eccessi. una volta asciutto si può procedere con la finitura desiderata.

Direi ottimo per il tarlo in effetti ci avevo pensato ma viste le brutte esperienze con lo stucco ho avuto timore di impapocchiare. Non so se è chiaro non sono uno estimatore dello stucco forse magari perchè non lo so usare ma al momento questo è.  Aggiungo poi che forse una aggiustatina al tarlo poteva già essere fatta in fase di consolidmento. La rasatura sempre se sverniciamo.

Anilina e mordente tutto all'alcol? Fondo arancio e noce deve essere molto bello io avevo provato a mettere un pò di mogano ma non è proprio riuscito.

Ma veniamo alla parte più interessante tu dici

non l'avrei nemmeno sverniciato

Non capisco come avresti fatto allora con quel piano e quella base?

Vai ti ascolto con attenzione 🙂

 
Pubblicato : 09/10/2013 10:32 am
(@boris97)
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lo stucco è un prodotto che nel restauro si usa frequentemente bisogna però saperlo usare cioè come e quando. se ti piace il buco del tarlo tienilo non è questo il problema ma, non devi dire che fa parte della sua storia credimi nessuno o quasi lo vuole. per chiudere il buco del tarlo quando hai un mobile sverniciato  lo stucco direi che sia un buon elemento però tu devi avere chiaro nella tua mente come sarà il mobile finito e devi fare uno stucco del tono giusto quindi ? lo devi fare tu. ti posso dire che a volte mi capita di avere una tavoletta con 2/3 toni diversi in base al chiaro scuro del legno nella stessa superficie.
non è che si va in ferramenta e si prende uno stucco e lo si dà.

ora ti debbo lasciare più tardi vado avanti nella risposta.

 
Pubblicato : 09/10/2013 5:16 pm
(@boris97)
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segue.... anilina alcol , mordente acqua.
l'affermazione "non lo svernicerei" deriva dal fatto che guardando le foto non vedo o per lo meno non mi sembra ci sia sotto una finitura verniciata tipo gommalacca. quindi ti riassumo per punti per essere anche breve.
1 la prima analisi del mobile dal legno col quale è costruito e dal "sapore" che ha mi fa pensare che l'unico pregio o quantomeno uno dei pochi è il mantenerlo il più possibile così
2 con spugna,acqua saponata tiepida quasi calda ed uno straccio per asciugare subito farei un bel lavaggio ripetuto.
3 mentre si asciuga nei giorni successivi farei la falegnameria  esattamente come suggerivamo. quindi abete ossidato in patina, innesto a V nel piede dove invece hai fatto il taglio pari, tassellature varie ecc.ecc.
4 alla fine dopo correzioni varie (quelle ci sono sempre) una bella passata di essenza di trementina per pulire nuovamente puoi aggiungere anche dell'olio allla trementina metterei del lino cotto
5 alla fine un encaustico colorato con bitume fatto abbastanza liquido da stendere a pennello si asciuga e si toglie l'eccedenza mentre nei giorni successivi aspetti che evapori il solvente con dello stucco di cera lo ammorbidisci e vai a chiudere tutti i fori dei tarli naturalmente ti vuole più tonalità di stucco per seguire le varie differenze esattamente come lo stucco di gesso ricordi?
6 quando hai fatto tutto ti armi di una bella maglietta di cotone vecchia e cominci a tirare la cera ed alla fine ti rimane il tavolo + o - come era in uso 50 / 60 anni fa.
ti ho fatto un riassunto veloce e naturalmente in fase di lavorazione ci possono anzi sicuramente ci sono delle variabili chiamale pure problematiche da gestire momento per momento. questo è quanto.
PS: ci sarebbero altre finiture ma ,preferisco visto come dici di essere alle prime armi consigliarti questa.

 
Pubblicato : 09/10/2013 11:39 pm
(@maxiteris)
Post: 24
Eminent Member
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Ok,
questo è un approccio professionale.
Ripercorro le tue indicazioni con domande:

1.  Per le  problematiche da gestire momento per momento quando ho eseguito il lavaggio  con spugna, acqua saponata tiepida quasi calda  il colore è andato via.... il piano non aveva più colore e allora scelta obbligata "sverniciare".

2. "innesto a V nel piede"  per una maggiore stabilità o per estetica o entrambe?

3. "allla trementina metterei del lino cotto"  per riavvivare il legno?

4.  l'encausto come consolidante, e stucco come dici. L'encausto è forse tra le cose più fiche del restauro ... ma per un principiante è dura... ma si può fare.

Ora altri due punti:

- è possibile adesso dopo la gommalacca e la cera intervenire con stucco e tappare i tarli?
Però oltre ai tarli ci sono dei buchi enormi anche come un chicco di caffe..... è possibile stuccarli senza che si veda o quasi lo stucco?

- è utile dare dopo la gommalacca e la cera olio paglierino chiaro?

Max

 
Pubblicato : 10/10/2013 3:44 pm
(@boris97)
Post: 421
Reputable Member
 

1 teoricamente non è andato via nulla quando dai la trementina con l'olio ravvivi il tutto.
2 entrambe le cose cioè per aumentare la superficie d'incollaggio e per estetica nel tuo caso che hai inserito quella spina è più estetico,anche se in quel punto se il legno ha l'effetto sughero e non hai consolidato bene l'interno del foro rischi di avere un palo di cemento infilato nel burro.
3 già detto
4 l'encaustico di per se non è consolidante non è altro un mix di cere di solito la carnauba e la cera d'api che stese sul mobile danno durezza (carnauba) e lucentezza (api) però attenzione bisogna darlo con cautela altrimenti ti ritrovi l'effetto "adesivo" che è la cosa peggiore che dal mio punto di vista può essere rifinito un mobile. nel tuo caso che sotto non hai un poro chiuso dalla gommalacca il rischio è minimo ma c'è.(intendo dire nella sequenza che ti ho dato io)
se invece vuoi dare un consolidante come finitura dovresti dare un'olioresina.
5  sì ma solo con stucco di cera per quello che riguarda i buchi grossi come caffè devi valutare,adesso in fase di finitura credo che l'unica soluzione sia questo stucco ma, devi centrare bene il colore. ti ripeto valuta ,magari dopo che hai chiuso tutti i tarli questi sono anche se grossi più accettabili nell'insieme.
6 direi proprio di no. 

 
Pubblicato : 10/10/2013 7:53 pm
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