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sedia Luigi Filippo...
 
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sedia Luigi Filippo metà 800

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(@fulvio)
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Cari amici del forum
siccome passerò quasi tutto Agosto a casa,  ho deciso di provare a sudare su una sedia Luigi Filippo datata circa 1850 in condizioni disastrose.
Come è ormai arcinoto sono solo un appassionato e non ha mai avuto il coraggio di cimentarsi sulle sedie, allora per provare ho deciso di cominciare da una proprio molto malridotta.
Allego alcune immagini che parlano da sole.
Per adesso ho provveduto a togliere l'imbottitura, composta da ben tre strati  storici di stoffa e da un poltiglia vegetale che ha richiesto l'uso della maschera antipolvere ; oltre a smontarla completamente.
Il resto è nelle immagini. Come si vede la sedia ha subito vandalismi di ogni tipo (non trovo termine più consono per definire gli interventi apportati).
I tenoni sono in parte rotti perchè erano stati inchiodati, ci sono rinforzi in ferro, addirittura in un montante è stato inserito un bullone passante, insomma di tutto di più.
Un montante è spezzato in corrispondenza della mortasa e mancano dei pezzi perchè  è andata in briciole la parte precedentemente ....massacrata.
Insomma ho proprio scelto una bella gatta da pelare per iniziare a capirci qualche cosa sulle sedie.
Da che parte incomincio?

 
Pubblicato : 01/08/2009 5:20 pm
(@fdoncamillo)
Post: 255
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Ciao Fulvio, io ho iniziato propio con delle sedie sicuramente è un bel test, studia bene il da farsi con calma prima di iniziare, più ardua sara la scalata più luminoso sarà il trionfo!!!

 
Pubblicato : 02/08/2009 12:01 am
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
 

l'80% di quello che restauro sono sedute sedie/divani/poltrone/dormeuse.
un lavoro ben fatto in una sedia non ha bisogno di chiodi, viti, spine, ecc, in quanto trae la sua forza e consistenza dal suo insieme, incinghiatura compresa.
io smonterei tutto quello che è possibile smontare e se non ti riesce, smonta tutto quello che è precario, ricostruisci mortase e tenoni laddove necessario, sostituisci le centine in ferro con centine in legno ed aggiungine anche due nella parte ateriore della seuta, niente chiodi, pazienza e colla.
non conosco le tue capacità nella falegnameria per cui non so come poterti consigliare ancora, ma di norma quello che vale per qualsiasi altro restauro è valido anche per le sedie con l'unico inconveniente che ricotruire il molleggio con le finiture d'epoca( Dubito che quello che hai tolto sia della metà dell'800) ti risulterà molto complicato in assenza di una conoscenza specifica della tecnica di montaggio del panchetto che si compone di molte e diverse fasi, ma questa è un'altra storia, occupati della parte lignea il resto si vedrà.
saluti fulviè

 
Pubblicato : 02/08/2009 3:47 am
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
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Allora Pin8cchio, sapevo che eri un esperto ……seggiolaio e confesso che contavo sulla tua collaborazione.
Quindi ti ringrazio per la tua disponibilità e ti aggiorno sulla situazione.
Ho seguito i tuoi consigli quindi:
ho smontato completamente la sedia, allegramente aggredita dai tarli che notoriamente con il noce banchettano volentieri.,
Ho tolto viti, centine in metallo, un bullone passante con dado e controdado oltre ad un numero incredibile di chiodi che stavano da tutte le parti, anche nei tenoni; e questo è il problema maggiore.
Infatti quattro tenoni si sono parzialmente danneggiati, ma per due di questi ho potuto recuperare le parti e le ho reincollate perfettamente, usando per una volta colla vinilica, mi pareva più adatta alla situazione.
Restano due tenoni parzialmente danneggiati (foto A) e un montante spezzato con perdita di materiale (foto B).
Adesso vengo alle domande.
Credi che le condizioni dei tenoni in A siano tali da consentire una presa accettabile? Naturalmente considera che ho la ferma intenzione di riposizionare le 4 centine, ovviamente in noce e non in ferro, a sostegno della struttura.
Dico questo perché confesso che avrei probabilmente dei problemi a ricostruire ex novo i tenoni danneggiati.
La situazione del montante rotto (B) pensavo di risolverla così: incollare la poca parte che ancora è possibile far combaciare (foto C), quindi asportare materiale sino a livellare (sommariamente come indicato dalla linea rossa) e reintegrare la parte mancante con noce opportunamente  sagomato. Avrebbe senso inserire una spina , ovviamente di noce (si vede bianca nella foto) per rinforzare il punto di incollaggio del legno primitivo?
Ti saluto e ti ringrazio di nuovo

Fulviè

 
Pubblicato : 04/08/2009 4:17 pm
(@massimo78)
Post: 150
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ciao, io farei così: taglierei il legno lungo la linea gialla; inserirei un pezzo di noce (il colore blu) infine rifarei la mortasa (colore rosa)

 
Pubblicato : 05/08/2009 1:16 am
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
 

per max: non credo che funzionerebbe, per tutta una serie di motivi, non ultimo il fatto che quell'inserto resisterebbe bena alla compressione ma si disferebbe in un istante al primo donodolìo, toppo poco appoggio, credo che la mediazione migliore sia quella espressa da fulvio per quanto io non sia un grosso trasmettitore di soluzioni, di solito le mie qualità sono legate al tattile e riesco a trovare delle alternative solo quando fisicamente manipolo le cose, ma in linea di massima si, credo che l'intervento di fulvio sia ok, le spine di legno... come detto prima una buona seduta se fatta a regola d'arte non ha bisogno di chiodi di nessun genere, li troviamo messi solo perchè testimoniano interventi precedenti oppure semplicemente perchè l'artigiano che ha assemblato il manufatto non ha avuto la giusta memoria storica e ha perpetrato l'insegnamento di bottega. Le sedute amico mio sono un universo affascinate, come dicevo nel post precedente sono il risultato di diversi equilibri, specialmente l'imbottito, la stabilità e la solidità sono date da diverse componenti che non sono sicuramente le gambe e i piccoli tenoni che le tengono attaccate al resto della struttura.
La sfida che vorrei ti ponessi amico Fulvio è quella di iniziare questo restauro con gli occhi del "seggiolaio " ripetendoti la regola fondamentale, niente chiodi, solo colla e maestria. Ho restaurato poltroncine dei primi dell'ottocento in primo tessuto provenienti dalla francia che una volta aperte sembravano uscite dalla falegnameria il giorno precedente e non avevano un solo chiodo.
Per cui massima attenzione nel ricavarti le centine in legno e altrettanta attenzione nell'incollaggio, io non uso mai morsetto se non per le centine, per il resto preferisco le cinghie, inizierai a vedere la stabilità e la robustezza della seduta solo quando avrai fissato la serie di cinghie di canapa che accoglieranno il molleggio e la stabilità completo solo dopo che avrai fissato il molleggio alla struttura per il resto continua come sai.
un caro saluto   

 
Pubblicato : 05/08/2009 4:05 am
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
Topic starter
 

Ringrazio gli amici del forum per i loro interventi.
Caro Massimo78 credo che ascolterò il consiglio di Pin8cchio che in pratica avalla la mia scelta di intervento sul montante rotto, anche perché, lo confesso, per me è sicuramente la soluzione meno difficile (più facile non esiste proprio).
Caro Pin8cchio, grazie per i consigli, ma ti garantisco che non avevo la benché minima intenzione di inserire un solo chiodo nella sedia, ne ho tolti sin troppi, e non solo quelli.
Visto che nulla mi dici dei tenoni malmessi immagino che tu pensi che possano garantire una presa almeno adeguata, considerando poi che proprio in quella parte andrò a sagomare le centine di rinforzo.
Tranquillizzati anche sull’uso dei morsetti, ho letto un po’ di cose in questi giorni ed ho visto come si piazzano e si tirano le cinghie per l’incollaggio, adesso sarà da vedere se sarò capace di farlo, ma ci proverò.
Quando arriverò alla disposizione delle cinghie per il molleggio mi rifarò vivo.
Grazie ad entrambi
Fulvio

 
Pubblicato : 06/08/2009 3:19 pm
(@carloferrari)
Post: 111
Estimable Member
 

I montanti spezzati sono uno degli interventi più interessanti nel restauro delle sedute, recentemente ho restaurato una sedia in patina con un problema analogo, anche se posizionato più in alto rispetto alle mortase. In questi casi io faccio un inserimento a "sandwich", rinforzo cioè il  montante con due massellini inseriti a coda di rondine sui due lati, nel senso contrario all'appoggio sullo schienale. Se l'intervento fosse stato all'altezza delle mortase le avrei ricavate successivamente, avrei così rinforzato il montante e creato due innesti nuovi per i tenoni e di tenuta garantita.
Nel restauro delle sedie io uso solo colla vinilica. Allego foto...

 
Pubblicato : 21/08/2009 5:44 pm
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