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salve a tutti! sono un nuovo iscritto e mi è piaciuto molto il sito e molto utile il forum!
avrei anch'io una domanda da porre.
Ho messo a nudo una vecchia cassa porta vestiti in pioppo, smontato il coperchio, ed appoggiato in verticale. Mi è entrata l'acqua in cantina e sul coperchio sono rimasti dei segni di umidità che non riesco a togliere. Dove il legno ha assorbito l'acqua. Qualcuno mi può aiutare?
Poi, mi piacerebbe finirla lasciando il colore del legno al naturale, chiaro, ma se lo finisco a gommalacca inevitabilmente mi si scurisce e prende quel colore ambrato che non desidero... come fare?
Grazie fin d'ora a tutti quelli che risponderanno
Cosa significa "messo a nudo"?
Macchie di umidità su di un legno non verniciato e non ricco di tannini dovrebbero sparire con una semplice azione superficiale (paglietta o spugnatura).
A meno che non sia stata pulita con un prodotto basico.
pierpaolomasoni
E'vero!
La cassa era stata completamente smontata, pulita e sbiancata con ammoniaca 28°be (37,75%) e poi messa in un angolo perchè non avevo tempo.
Ora l'ho ripresa in mano e mi ritrovo questi segni dove l'acqua è stata assorbita.
L'ammoniaca è uno dei sistemi migliori per massacrare il logno, secondo soltanto alla soda caustica.
A questo punto laverei con aceto bianco (quello industriale), paglietterei enegicamente e laverei il tutto con acqua.
Come finitura userei il linfoil della geal (puoi trovare indicazioni dettagliate sui post precedenti); l'effetto finale sarà quello del legno bagnato.
pierpaolomasoni
ciao, pierpaolo! Pensa che non mi sono inventato niente, io sono un appassionato e mi piace fare qualche lavoretto, ma l'utilizzo dell'ammoniaca come decappante l'ho trovata sul libro "fate rivivere i vostri mobili antichi" manuale pratico di restauro ed.il castello dove si dice:
" il prodotto più antico utilizzato per il decappaggio è l'ammoniaca. Oggi abbandonata troppo spesso a vantaggio di prodotti solo apparentemente di impiego più facile, ma i cui risultati non sono sempre certi.... prendete la soluzione più concentrata (28° baume ed utilizzatela pura... decappate tutti gli elementi del mobile, poi sciacquateli con la canna per innaffiare senza risparmiare acqua..." >:( mi dispiace adesso di aver massaccrato il mio pezzo con un prodotto troppo aggressivo!
Ora l'aceto bianco che funzione avrebbe? quella forse di neutralizzare residui di ammoniaca o di semplice pulizia? e dove lo trovo l'aceto bianco industriale... trovo solo aceto di vino bianco!
non andrebbe bene lo stesso?...grazie ancora pierpaolo
Ripristinerei l'impiccagione sulla pubblica piazza per certi personaggi!!!
Scherzi a parte, i prodotti basici corrodono il legno e ne spaccano le fibre. Meglio i solventi, o certi sverniciatori ad acqua che non sono più semplici da usare, ma rispettano il legno. Oltretutto l'ammoniaca sbianca il legno in modo innaturale. Senza parlare della patina che ogni legno acquista col tempo ed è una protezione, come la pelle per il corpo umano.
Per aceto industriale intendo il normale aceto da supermercato, che altro non è se non acido acetico (che in farmacia costa caro e magari ti chiedono anche la ricetta medica).
Bagna bene la tua cassapanca, e poi pagliettala energicamente nel senso della vena, così da portar via i frammenti delle fibre che l'ammoniaca ha più o meno staccato.
una spugnatura d'acqua finale dovrebbe bastare.
Poi affronteremo l'argomento verniciatura
buon divertimento
pierpaolomasoni
pierpaolomasoni ciao!
è bello lavorare e sentirsi vicino un angelo custode che ti guida!
...allora ho pulito il coperchio di questa, chiamiamola così, pseudo cassapanca con l'aceto ed il risultato è soddisfacente, nel senso che i segni delle macchie si sono sbiaditi quasi completamente. Ora cosa dici, con questo sistema pulisco anche il contenitore? anche se questo non è stato intaccato dall'acqua e quindi non presenta nessun alone di umidità? o lascio perdere?
Ti chiedo questo perchè avendo già sciacquato con acqua per 2 volte il coperchio ( la prima volta era per togliere l'ammoniaca) ho notato che si è un po' deformato e mi sembra anche un poco indebolito. certo il pioppo non è un gran legno, mi sembra una spugna! Sarà forse il caso, poi di usare il paraloid? per rinforzarlo? (se riesco vedo di mandarti anche delle foto)
Devo dare poi anche dell'antitarlo, la sequenza delle lavorazione a questo punto come deve essere prima della verniciatura?
grazie dellassistenza, a presto
Buongiorno Pierpaolo.
Come da tua indicazione, mi sono spostato qui. Mi hai dato una notizia orrenda circa l'uso dell'ammoniaca :- , ma ti ringrazio. Avevo intenzione di finire il mobile a cera, dopo averlo colorato; posso ancora farlo, dopo averlo lavato con l'aceto?
Grazie ancora
Con l'acqua le fibre del legno aumentano di volume, quindi se si bagna una tavola solo su una faccia, questa tenderà ad imbarcarsi. Si devono bagnare contemporaneamente le due faccie.
Io laverei tutto con l'aceto, per evitare che durante la finitura si evidenzino schizzi strani normalmente invisibili.
FINITURA: userei una olioresina: in questo forum ne ho parlato a lungo e con un po di pazienza pescando nei miei vecchi interventi è possibile trovare tutto su queste vernici che sono le più antiche e migliori.
Se avrete qualche problema sarò più esplicito scusandomi se annoierò qualcuno.
pierpaolomasoni
Come dicevo sono un hobbysta, quindi il tempo che posso dedicare al legno è sempre minimo. Dopo aver letto i vostri consigli, solo sabato scorso ho dato seguito lavorando con l’aceto, anche se ero scettico pensando che Tu, Pierpaolo, non avessi letto con attenzione: le macchie di cui parlavo io non erano segni di umidità come titola il topic che mi avevi invitato a leggere, ma più macchie e concrezioni come diceva Aporia nella seconda risposta al mio topic. I primi risultati sono stati invece soddisfacenti; il lavoro non sarà veloce dato che l’aceto indebolisce le macchie ma non le lava via e devo intervenire con la paglietta e/o lana d’acciaio una ad una, ma ancora di più con una punta metallica essendo le macchie tutte in tagli e buchi (tarli ??) come provavo a far vedere nella foto inviata inizialmente.
Quindi passerà del tempo, ma mi farà piacere comunicarvi il termine di questa fase di lavoro e poi intrattenermi con voi sulla finitura.
Comunque, proprio per la finitura ho dato uno sguardo in giro per il sito come da Te consigliato; grazie per aver realizzato un sito con così tante informazioni.
Leggendo sono venuti fuori termini che ignoravo (Benzoino?? Oleoresine?? Pirogenazione??) e, come al solito, cercando di imparare per prima cosa impari quanto sei ignorante.
A presto, spero.
ciao pierpaolo! eccomi di nuovo qui!
Ho terminato la pulizia della cassapanca con l'aceto dentro e fuori e sciacquato
Poi ho dato una mano di antitarlo AT94 mi sembra, di quelli che si danno a pennello e sono leggermente oleosi ma che contengono un insetticida che fa morire i tarli x ingestione.
Ora ho un paio di problemi:
1° vorrei consolidare un po il legno dopo tutti queste strapazzate anche perchè in certi punti mi sembra che le fibre tendono a sollevarsi... cosa mi consigli? Ho sentito di questo Paraloid...???
2° poi devo stuccare i fori dei tarli prima di dare la finitura a oleoresina ( ti ricordi che vorrei tenere il colore + chiaro possibile) ma di che colore devo prepararlo lo stucco? LO stesso del legno prefinitura o deve essere un po, più scuro?
Poi dopo queste operazioni sono pronto a dare la finitura?
Grazie ancora
Orbene! gli antitarlo sono una truffa da galera perchè agiscono quasi esclusivamente su chi li applica. Perchè non ti chiedi come i tarli facciano ad ingerire detto beverone? All'interno del mobile trovi soltanto uova (che non bevono), e i buchi che vedi sono stati fatti da tarli che hanno già sfarfallato e, magari, stanno svernando alle Maldive.
Non vorrei risultare eccessivamente severo, quindi mi asterrò dal dare giudizi sul paraloid. Dirò soltanto che si tratta di una materia plastica con la quale sono state rovinate un'infinità di opere d'arte.
Vai giù con l'olioresina (se ne è parlato molto negli ultimi post) diluita al 50% per due o tre volte. A questo punto se vuoi stuccare le tarlature puoi farlo senza problemi di colore, tanto la tinta finale ce l'hai già, e, grazie all'olioresina, lo stucco non ti macchia il legno circostante. Ti basterà spagliettarlo un po prima della mano finale. L'olioresina è un ottimo consolidante, oltre che il migliore antitarlo non tossico.
pierpaolomasoni
Vauh!!!!...che bello!!!
Ma in questo modo risparmio un sacco di lavoro e un sacco di soldi!!!
Grazie Pierpaolo! Anche della rapidità della risposta
A presto