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Anche quest'anno il nostro amico Pierpaolo Masoni si sta dando da fare per organizzare un seminario sull'uso delle vernici nel restauro.
Ricevo e pubblico volentieri l'ipotesi del programma che Pierpaolo mi ha inviato:
1° g. presso Colore Amico:
ore 9 – 11: Masoni
Differenze fra vernici antiche e vernici moderne.
Storia delle vernici; proprietà e uso delle vernici antiche.
Gli oli. Le cere. La biacca.
Ore 11 – 11,30: break.
Ore 11,30 – 13: Stefano Pintimalli:
la sicurezza in laboratorio.
Piccoli attrezzi per grandi lavori.
Sistemi di aspirazioni delle polveri.
Le protezioni.
Ore 13 – 14,30 buffet.
Ore 14,30 – 16: Dott. Davide Zannato:
le vernici a solvente volatile;
il loro uso classico, come fondo per l’inceratura
e la finitura a stoppino.
Ore 16 – 17: Arch. Cerato e Masoni:
le resine epossidiche nel restauro:
rinforzi di travi ammalorate;
rifacimento di teste di trave;
incollaggi e tassellature nel mobile;
reversibilità delle resine.
Ore 17 – 18:
prove di verniciatura e dibattito.
2° g. presso Sinopia:
ore 9 – 9,30: Masoni:
concetto di pulitura;
direttive NORMAL;
la patina.
9,30 – 11: Dott. Montagna:
la pulitura del legno:
la pulitura selettiva;
pulitura con singoli solventi; i gel;
gli sverniciatori di ultima generazione.
Ore 11 – 11,30: break;
ore 11,30 -13: Dott. Montagna e Masoni:
la formatura con resine poliuretaniche bicomponenti
prove pratiche.
Ore 13 – 14,30: buffet.
Ore 14,30 – 16:
prove pratiche e dibattito.
Ore 16:
consegna attestati.
Chi fosse interessato può inserire di seguito commenti, domande, richieste per meglio affinare il programma e fugare eventuali dubbi.
E' possibile scaricare in formato PDF il programma cliccando sul link riportato qui sotto
Buon Seminario a tutti
Interessante!!! Quando? Dove? Come? 🙂 ;D ;D ;D
Vorrei ringraziare Giuseppe per la cortesia che mi riserva.
In secondo luogo desidero specificare che il programma, che dovrebbe toccare i punti fondamentali del restauro del legno, vuole solo essere un canovaccio degli argomenti del seminario. L’esperienza mi ha insegnato che il cinquanta per cento della riuscita di un seminario è data dall’interesse e dalla collaborazione dei partecipanti. Nei seminari precedenti vi è stata una partecipazione del pubblico attiva e costruttiva; qualcuno ha persino portato parti di mobili con problematiche particolari che la discussione ha potuto risolvere in modo costruttivo. Noterete che ho riservato parecchio tempo al dibattito perché vorrei che il tutto non si risolvesse in una serie di monologhi dei vari relatori ma fosse piuttosto un costruttivo scambio di opinioni e di esperienze.
Nella prima giornata un tecnico realizzerà alcune modanature utilizzando una piccola attrezzatura da laboratorio.
Per chi fosse interessato a tale argomento il tecnico potrà dare informazioni e consigli. Nel pomeriggio tali manufatti potranno essere utilizzati per prove di verniciatura ed il giorno successivo per prove di formatura con vari tipi di resine di ultima generazione. Penso anche che sarò in grado di presentare un nuovo prodotto che rende reversibili gli incollaggi epossidici (domani inizierò i test).
Uno spazio verrà dedicato anche alla stoppinatura con un’analisi delle varie tecniche, ma soprattutto alla preparazione del fondo (chi segue il forum sa che sono fermamente convinto che un fondo adeguato è la base per ottenere una stoppinatura facile e perfetta).
Quest’anno ho scelto una formula nuova: ho tentato di eliminare tecnici interessati a vendere i propri prodotti, e, come sede ho scelto due tipologie di fornitori del settore (anche per contenere le spese): il primo è un grosso colorificio: COLORE AMICO ( http://www.coloreamico.it/ ) ; il secondo è il maggior fornitore del Piemonte di prodotti per il restauro: SINOPIA: . http://www.sinopiarestauro.it/Home.asp
Chi venisse da fuori potrà usufruire di una vasta gamma di soluzioni presso bed and breakfast nella zona di Avigliana (telefonandomi posso fornire i prezzi che partono da ¤ 40,00 e prenotare). Chi volesse fare del turismo nel week end potrà scoprire monumenti unici purtroppo poco pubblicizzati, come la Sacra di S. Michele, o praticare escursioni immerso nella natura.
Leggo con estremo interesse del seminario organizzato dal sig. Masoni.
Essendo una restauratrice di materiali lignei e di pitture murali ho dovuto spesso confrontarmi con la materia in questione. Qualche tempo fa, spinta anche dalla discussione tra Paolo e un altro utente del forum ho acquistato il libro del Masoni sulle vernici antiche, esauriente ed illuminante sotto molti aspetti.
Parteciperò sicuramente al seminario e porterò con me anche qualche collega, credo che impareremo molto da questa esperienza.
Saluti 🙂
Ti ringrazio. In quanto alla partecipazione al seminario dovresti darmi una conferma al più presto; ho bisogno dei nominativi per preparare gli attestati e la documentazione.
Se venite da fuori occorrerà prenotare in un bed and breakfast: vi sono varie soluzioni.
Beh! Pierpaolo leggendo sono stupita, non odiavi la stoppinatura a gommalacca e chi la praticava, fantastico questo tuo cambiamento di rotta, mi fa piacere sei stato fulminato sulla via di Damasco come San Paolo, oppure hai riflettuto in questi mesi..... 🙂 Non ci leggere polemica però leggendo il tuo programma per il seminario e una riflessione che mi sorge spontanea, sai la simpatia che ho per te è tanta 🙂
Una mia curiosità l'utensile di laboratorio per fare le modanature è una fresatrice manuale?
Oppure scalpelli e sgorbie....?
Io non odio niente e nessuno, cara C.; ho la fortuna di essere in pace con me stesso. Vi sono cose che mi danno molto fastidio, questo sì; per esempio il non voler capire, oppure la presunzione che nasce dall’ignoranza, e la mediocrità. Ho sempre e solo sostenuto che gommalacca e stoppinatura sono state usate dall’800 in poi, ed il loro uso su manufatti precedenti è filologicamente non corretto.
La settimana scorsa mi ha telefonato un restauratore che mi aveva contattato un anno fa. Era stato assunto temporaneamente presso il laboratorio dei Musei Vaticani, e doveva restaurare alcuni mobili del Valadier. Gli consigliai l’uso delle olioresine e gli insegnai ad usarle. Devo dire che questo restauratore si è rivelato subito dotato di un’eccellente manualità. Ebbene, con questa telefonata voleva scusarsi perché non poteva intervenire al seminario essendo appena stato assunto in pianta stabile. Mi ha raccontato che quando ha proposto le olioresine anziché la gl. gli hanno riso in faccia, ma quando hanno visto i risultati si sono ricreduti, tanto che hanno fatto delle analisi chimiche sulle vernici del Valadier: è risultato che si trattava di olioresina. Risultato: mobili restaurati e restauratore assunto in stabilmente. E anche i Musei Vaticani stanno ridimensionando false credenze. A parte la soddisfazione personale che ne ho tratto, mi ha fatto molto piacere vedere l’umiltà di questo valente artigiano, che non ha esitato ad informarsi, ad acquisire tecniche nuove e a battersi a difesa di nuove nozioni acquisite.
Racconto questo piccolo avvenimento anche perché ha una stretta attinenza con un altro si segno opposto capitatomi i giorni scorsi: ai seminari passati avevo invitato un liutaio esperto in resine, come tutti i liutai. I suoi interventi avevano riscosso molto interesse, quindi l’ho di nuovo invitato, ma mi sono sentito dire che non lo faceva con piacere perché spiegare cosa erano le vernici nell’antichità significa far capire che erano di una di una semplicità disarmante e, quindi, lui sarebbe stato sminuito nel suo lavoro.
Sono molte le considerazioni che ne ho tratto, ma nessuna edificante. Mi sembrano due atteggiamenti contrapposti, di apertura uno, e di chiusura l’altro, che possono essere applicati sia nel dare che nell’avere.
P.S.: le modanature, se si fanno a mano, si fanno non con scalpelli e sgorbie, ma con sponderuole.
Sei Fantastico Pierpaolo la tua coerenza è disarmante i tuoi commenti di qualche mese fa facevano peste è corna contro chi stoppina a gommalacca, si possono rileggere per chi a pazienza e voglia, ci avrei scommesso che citavi le tue decantate doti e sopratutto le oleoresine, che sono la scoperta dell'acqua calda, vorrei vedere chi oggi restaura un mobile del 400 del 500, sono molto rari è li troviamo solo nei musei, dal settecento in poi ti assicuro che la gommalacca va benissimo, le tue oleoresine sono inutili, vorrei conoscere questo restauratore che lavora presso i musei vaticani indottrinato da te.....Ciao Pierpaolo vedo che da parte tua non c'è niente di nuovo, sempre la solita solfa, credevo di leggere qualche novità mi sono sbagliata 🙂
A presto ci risentiremo......poi chissà, qualche volta verrò a trovarti a Torino a uno dei tuoi seminari prima o poi, voglio conoscerti personalmente 🙂 🙂
E’ assurdo che tu ci ripeta la favoletta della volpe e dell’uva!
Ti occupi di modernariato (e solo di quello, per fortuna!); ma ciò non significa che mobili del 400 non esistano, o esistano solo nei musei! Ti assicuro che io, tra Piemonte e Valle d’Aosta mi ritrovo a lavorare solo su pezzi che al massimo arrivano al 700. E quando vivevo in Umbria i mobili dell’800 li smontavamo per usare i pezzi come reintegro per mobili più antichi. Per tornare al Piemonte vi sono famiglie con interi magazzini pieni di antichità inimmaginabili. Vi sono dei nobili fuoriusciti dalla Russia, per esempio, che vivono ormai da generazioni vendendo pezzi antichi; pensa che anni fa un parente dello zar Nicola mi regalò una serie di bicchieri del 400 perché leggermente difettosi (quelli perfetti li aveva appena venduti ad un antiquario per una cifra da capogiro (non te la dico perché non ci crederesti). Se pensi soltanto al numero di castelli presenti fra Piemonte e Valle d’Aosta, quasi tutti vissuti da privati, e non certo arredati con mobili moderni, ti rendi conto dell’imponenza del numero di arredi antichi in mano ai privati. E per antichi non intendo roba dell’800!
Cara C. , i mobili antichi esistono! Non nella tua bottega, ma esistono!
E meno male che ci rassicuri in modo così scientifico sull’uso della gl.! ora ci sentiamo tutti meglio.
Grande Pierpaolo, bravo continua sempre così questo ti rende inimitabile, non ho niente da aggiungere, solo che hai perso un occasione, cambiare idea ammettere i propri errori sarebbe stata una grande dimostrazione di intelligenza, perseverare nel ripetere le stesse cose non lo è.....
L’intervento del Dott. Davide Zannato “ Le vernici a solvente volatile;il loro uso classico, come fondo per l’inceratura e la finitura a stoppino.” mi sembra perfettamente coerente e sostenibile da chi predilige a tal punto la finitura ad olio od olioresina che ne sottolinea persino l’uso utile che ne può esser fatto come FONDO nella finitura a gommalacca.
In altri termini, sostenere che l’olio di lino può ( non è obbligatorio ) essere usato come fondo preparatorio alla finitura a gommalacca o , per fare un altro esempio,che la lubrificazione del tampone con olio di lino ( invece che con vasellina ) da maggiori doti di resistenza alla G.L., equivale a dire che lo stesso olio di lino conferisce un quid pluris persino alla G.L . Per usare parole diverse, ciò equivale a dire che gli stessi cultori della G.L. possono migliorare la loro finitura con l’impiego di olii ed olioresine. Esamino la questione solo da un punto di vista logico ( non entro nel merito della bontà delle tecniche anche perché la mia ignoranza in fatto di G.L. è abissale) . Da un punto di vista della logica non colgo le incoerenze evidenziate da Cassiopea : oggetto dell’intervento non sono le tecniche del french polishing ma le vernici a solvente volatile ed il marginale aspetto del loro impiego come fondo nella finitura a G.L. ( e nell’inceratura ).
Caro blo vecchia storia questa, se vuoi ti porto prova fotografica di una lucidatura fatta con un fondo e invece una senza ausilio di olio, i risultati sono differenti e si può notare come l'olio alteri la natura del legno, di cui l'uso sui mobili non è strettamente indispensabile, molte volte inutile.