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STUCCATURA/RASATURA

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(@luca74u-s)
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Buon GIORNO, mi sono appena iscritto e da pochi mesi mi sono avvicinato al restauro mobili.Potete aiutarmi volevo chiedervi:1) perché quando preparo lo stucco questo, dopo l’amalgama rimane gommoso pur usando il gesso di bologna, la colla a perline con l'aggiunta di un pò di acqua calda e i pigmenti nelle giuste proporzioni?
Praticamente non esce come se fosse una "nutella"...Poi volevo sapere quando si inseriscono i pigmenti nella gommalacca.

Cordiali saluti Luca

 
Pubblicato : 24/10/2012 1:18 pm
(@p1950m)
Post: 280
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per preparare lo stucco devi prima di tutto  preparare la colletta:
100 gr di colla di coniglio in un litro d'acqua
la lasci riposare tutta la notte.
quando ha assorbito l'acqua troverai una "cosa" gelatinosa che  fai scaldare a bagno maria per un po finchè non è completamente sciolta (attenzione che non bolla !!!!).
a questo punto metti del gesso di bologna su di un pezzo di vetro, fai un buchetto ( come se dovessi fare un dolce ) e versi piano piano della colletta calda impastando il tutto con una spatola.
più o meno liquida dipende da quello che vuoi fare
se vuoi puoi anche lavorarla con le mani ( se la fai discretamente pastosa).
a questo punto puoi tingere lo stucco del colore che ti serve
per quanto riguarda la gommalacca, per quello che faccio io, la tingo esclusivamente con delle aniline.
attenzione che sono tossiche e se ti cascano sulla pelle rimani colorato per parecchio.
USA I GUANTI!!!!!!!!!!
ciao
mario

 
Pubblicato : 24/10/2012 3:33 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
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Scusate, ragazzi, ma certe affermazioni, a me che sono della vecchia scuola, mi fanno accapponare la pelle.
La quantità di acqua necessaria per avere la colla della giusta consistenza non può essere stabilita in codesti modi. Se la colla è stata conservata in locali secchi e per lungo tempo, occorrerà una maggior quantità di acqua; se in locali umidi, meno acqua. La giusta proporzione la si vede quando è sciolta ( poi non capisco nemmeno cosa non deve bollire: l’acqua, durante il bagnomaria bolle, eccome!): intingendovi un bastoncino e tirandolo su la colla deve colare fluida e consistente: penso che si dovrebbe vedere per capire. E così pure per determinare la consistenza dello stucco. Se resta gommoso anche quando la colla si è solidificata significa che vi è poca colla! Sono cose che non possono essere fatte a livello dilettantesco, pena clamorosi fallimenti. Trovare la tinta che si vuole ottenere non è facile se non si ha una lunga esperienza, dal momento che asciugandosi lo stucco schiarisce e non prende più la tinta. Per un non professionista è molto più logico e semplice usare uno dei tanti stucchi già pronti che si trovano in commercio, che, oltretutto, hanno un’ottima reversibilità, utile per quando si sbaglia.
In quanto alla domanda “quando si inseriscono i pigmenti nella gommalacca” scusate, ma non la capisco: ovviamente prima di darla, ma certamente Luca non si è espresso bene. Comunque può essere colorata con qualunque pigmento: aniline, terre, ossidi.

 
Pubblicato : 24/10/2012 5:47 pm
(@p1950m)
Post: 280
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mi sono espresso male:
è la colla che non deve mai bollire nel contenitore.
ciao

 
Pubblicato : 24/10/2012 7:25 pm
(@luca74u-s)
Post: 8
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Topic starter
 

Vi ringrazio tantissimo del vostro aiuto, ma lo so che esistono degli stucchi pronti, però il problema è che non riesco a trovarlo della giusta tinta del legno.Il colorificio ha solo 4 tipi di stucco in pasta noce per stuccature/rasature ma non è dello stesso colore del mobile.E' troppo chiaro.Ho provato dopo essersi seccato a tingerlo con aniline all'acqua  ma viene un lavoro a chiazze per di più in alcuni punti si vede lo stucco chiaro di fondo.Devo prepararmelo a casa verificando il colore del mobile anche perchè devo rasare il bordo di un cassettone.....me ne serve parecchio.
Preparandolo io potrei farlo dello stesso colore del mobile senza doverlo poi tinteggiarlo.

Grazie a tutti voi

 
Pubblicato : 24/10/2012 7:53 pm
(@pomacciolo)
Post: 351
Reputable Member
 

lo stucco gia pronto si colora anche con le terre colorate (ossidi) come li vuoi chiamare terra ombra ecc... meglio partire da uno stucco gia colorato . Non ti ci vorra' molto e neanche una lunga esperienza per capire che uno stucco piu scuro su un mobile si nota meno che uno stucco chiaro, e neanche una grande cultura per capire da solo che una colla se è troppo densa basta mettere un po d'acqua... logico....

[...]

 
Pubblicato : 24/10/2012 8:35 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
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[... ]  lo stucco presenta sempre grossi inconvenienti: andrebbe usato con estrema parsimonia per ovvi motivi cromatici e tecnici. Tenderà sempre a staccarsi ed a creare l’effetto patacca. Se si tratta di porzioni di mobile di una carta ampiezza ti converrebbe esaminare la possibilità di usare dei tasselli in legno.
Altrimenti puoi provare con uno stucco del passato che di solito veniva usato su infissi: è simile a quello che hai preparato: gesso di Bologna, colla a caldo e olio di lino cotto. Diventa duro come la pietra ed ha un ottimo potere adesivo. Ma, ripeto: per superfici ampie conviene realizzare dei tasselli in legno.
P.S.: per colorazioni blande conviene usare delle terre. Gli ossidi convengono per colorazioni intense poiché sono più coloranti, ma instabili ai raggi uv. Per uno stucco consiglierei senza dubbio delle terre.

 
Pubblicato : 25/10/2012 6:07 pm
(@pomacciolo)
Post: 351
Reputable Member
 

.
Altrimenti puoi provare con uno stucco del passato che di solito veniva usato su infissi: è simile a quello che hai preparato: gesso di Bologna, colla a caldo e olio di lino cotto. Diventa duro come la pietra ed ha un ottimo potere adesivo. Ma, ripeto: per superfici ampie conviene realizzare dei tasselli in legno.

perchè no, magari un po di litopone.

 
Pubblicato : 26/10/2012 12:05 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Un’altra soluzione potrebbe essere uno di quegli stucchi epossidici di ultima generazione che ormai vengono prodotti da tutte le ditte distributrici di prodotti per il restauro (Phase, CTS, Sinopia, ecc….).  si tratta di una mescola di resina epossidica e di microsfere di vetro cave; con forte resistenza meccanica, facilmente lavorabile, facilmente pigmentabile e totalmente reversibile. Trovi facilmente le caratteristiche tecniche in rete sui siti delle varie ditte.

 
Pubblicato : 26/10/2012 6:09 pm
(@boris97)
Post: 421
Reputable Member
 

luca posso darti un consiglio?
hai detto che devi rasare il piano di un cassettone? bene vai in ferramenta prendi se l'hanno (molte ferramenta ben fornite ce l'hanno) lo stucco modostuc noce. prendi anche una terra d'ombra,un giallo siena ed un  ossido rosso. a questo punto con pochissimi ¤ hai tutto per trovare le tonalità giuste per il tuo cassettone.
ricordati che lo stucco quando è ancora umido è all'incirca del tono definitivo un consiglio è tenerlo un pò più scuro.

altrimenti presto dovrai ( se segui i due litiganti, in particolare uno) scomodare la NASA perchè ti metta a punto uno stucco speciale con polvere proveniente direttamente  dalla luna per potere RASARE il piano di un cassettone.

poi se vuoi cimentarti a fare delle prove e delle esperienze per fartelo da te va benissimo ma, opterei per un qualcosa di più piccolo per cominciare non un piano di un cassettone.
ciao.

 
Pubblicato : 26/10/2012 7:42 pm
(@luca74u-s)
Post: 8
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Topic starter
 

Vi ringrazio dei consigli......prenderò spunto dalle vostre risposte........purtroppo sono all'inizio e devo avere delle consulenze.Purtroppo non sei l'unico che mi dice che dovevo iniziare con qualcosa di più semplice, però il cassettone era l'unico mobile che avevo,infatti è da mesi che gli sono dietro (era più che malconcio...era distrutto), però penso che più difficile è più cose ho imparato.

Luca

 
Pubblicato : 26/10/2012 9:54 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
 

Farsi lo stucco da soli col gesso la colletta ecc...è una cosa che manda in visibilio i "dilettanti" (senza offesa eh ;)) e pero non è così vitale o importante...concordo con boris il modostuc lo usavo e lo uso anche io e già lo consigliavo in altri interventi. Piu che mai in questo caso in cui l'utente ritiene opportuno di rasare anche se è un'operazione abbastanza insolita (di solito si rasano i mobili a marquetterie ad esempio quando si verificano dei piccoli distacchi tra una tessera e l'altra). Si usano stucchi di diversi colori a seconda dell'essenza a cui ci si deve accordare per cui diventa fondamentale uno stucco morbido che secca lentamente e che si carteggi bene. Non son richieste particolari doti di resistenza meccanica ma principalmente facilita ad asportare l'eccesso. L'unica pecca che ha è che si ritira e quindi spesso c'è necessità di prepararlo in eccesso in tutti vari colori per un'eventuale seconda mano di rasatura.
Importante un'ovattata gon gomma grassa prima di rasare (per nn macchiare il legno sotto) e mano leggera quando si usa la carta abrasiva (eventualmente con un po d'acqua si fa meno fatica e meno polvere...pero ovviamente asciugare bene e spesso con un panno pulito).
Saluti.

 
Pubblicato : 27/10/2012 9:59 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Non ho ben capito cosa debba fare Luca con lo stucco; ad un certo punto dice che deve rasare il bordo del cassettone. Un conto è riempire delle fessure, un altro è rifare un bordo o una cornice. È per questo che ho proposto uno stucco epossidico. Inviterei chi non lo conosce a provarlo: sotto certi aspetti è fantastico.
Il modostuc che spesso anch’io uso ha un ritiro del 25%, per cui se lo si mette su degli spigoli non può offrire una perfetta aderenza; oltretutto ha una resistenza meccanica minima. Gli stucchi epossidici non hanno ritiro, hanno una grande resistenza meccanica, sono facilmente lavorabili sia prima, sia dopo la catalizzazione, e possono essere colorati sia prima, sia dopo la catalizzazione. Oltretutto, con un po di maestria si può addirittura arrivare a creare delle venature colorando diversamente due porzioni di stucco e mescolandole posandole in opera. Grazie alla resina epossidica hanno una aderenza superiore a qualunque altro stucco. Insomma, hanno potenzialità ineguagliabili.

 
Pubblicato : 28/10/2012 12:02 am
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
 

Conosco bene sia l'epoxi che la poly per via del surf. Per le riparazioni sulle tavole si utilizza spesso una specie di stucco che si fa con le microsfere cave e la resina piu i pigmenti appositi...quello che dici è vero e c'è da dire che si puo intervenire anche durante la catalizzazione per la poly o l'indurimento per l'epoxi. In questo modo puoi modellare e/o livellare anche senza carteggiare, basta un cutter e un po di attenzione. Non l'ho mai utilizzati nel restauro pero a naso penso che uno stucco con epoxi sia piu adatto ad interventi di ricostruzione o incollaggi e consolidamenti....piuttosto che a rasare o a fare stuccature di rifinitura...pero a sto punto m'è venuto pure a me il diubbio di cosa debba fare luca...

 
Pubblicato : 28/10/2012 12:35 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Per Mahlo: penso che per le tavole da surf occorrano stucchi con grande resistenza meccanica e forte potere adesivo. Per il legno occorrono caratteristiche diverse. Sono stati messi a punto stucchi di questo tipo per ogni esigenza variando le proporzioni fra resina e microsfere. Oltretutto le microsfere conferiscono una certa qual elasticità che altrimenti si può ottenere solo con certi stucchi siliconici. Inoltre, non so perché, la resina epossidica prende benissimo il colore.

 
Pubblicato : 28/10/2012 10:16 am
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