Volevo raccontare la mia esperienza con uno sverniciatore all'acqua e raccogliere qualche opinione/esperienza di altri utenti.

Dovevo sverniciare un mio vecchio (non antico) portone con il lato interno in pioppo, che presentava una spessa laccatura marrone: il primo strato (un paio di mm !!) e' stato rimosso con pistola ad aria calda e spatola, lasciando il legno ricoperto da una "morchia" scura, composta presumibilmente da diversi strati di olio di lino applicati in passato, non secca ma troppo spessa per essere rimossa solo meccanicamente (paglietta). Ho applicato un pulitore (debolmente) alcalino a base acqua (una crema bianca) per una paio di ore e rimosso la schifezza risultante con mezzi meccanici (spatola + trucioli), ripetendo successivamente l'operazione.

Alla fine il legno e' risultato abbastanza pulito, ma anche leggermente sfibrato, come se il pulitore lo avesse un po' maltrattato, non so se per via della presenza dell'acqua o per via dell'alcalinita' della sostanza. Piccole zone analoghe trattate solo con sverniciatore tradizionale a solvente hanno richiesto molto più lavoro per la pulizia, ma alla fine il legno e' risultato più compatto in superficie.

L'istruttore del corso di restauro che frequento mi aveva avvertito che in generale gli sverniciatori ad acqua non sono generalmente consigliati in quanto appunto rischiano di rimuovere la patina e lasciare il legno superficialmente sfibrato;  che nel caso in questione ho deciso di usarlo lo stesso, dopo una prova su una piccola area, vista l'estensione dell'area da trattare ed il fatto che la finitura non sara' trasparente.

Tutto sommato sono contento della scelta fatta, ma avendo visto citato in questo forum l'uso di sverniciatori all'acqua (o estrattori), volevo sapere se altri hanno avuto risultati analoghi o diversi.

Vi ringrazio per l'attenzione.

-- Dario