Benvenuto nel Forum
Accedi o Registrati per poter inserire domande o rispondere agli amici della Comunity.
Per qualsiasi problema scrivi a: inforestauro@virgilio.it
Secondo voi, è utile ripulire soffiandoci dentro con l'aria compressa le gallerie dei tarli dalla polverina legnosa?
Se non altro si fa in modo che qualunque cosa (dopo la procedura di soffiaggio) ci si inoculi possa penetrare più profondamente, aumentando così la percentuale di successo di un trattamento antiparassitario, altrimenti anche diverse siringate di olio molto diluito con tutta probabilità si fermerebbero al primo mucchietto di segatura incontrato.
I tarli sono abbastanza delicati come bestiole, non è difficile ammazzarli e annegano in una goccia di soluzione sia permetrina così come olio diluito e parlo dopo aver fatto personalmente alcune prove su tarli vivi!! Il problema prioritario è arrivarci e arrivare a tutti compreso uova e larve...
Si anch'io ho sentito dire che alcuni soffiano i fori per ripulirli dalle cascole, personalmente penso però che si ottenga anche il risultato di aspergere le uova ancora di più. Personalmente preferisco aspirare utilizzando un buon aspirapolvere con il beccuccio stretto per aumentarne la capacità aspirante.
Se può esserti di una qualche utilità ti dirò anche che negli ultimi restauri ho eliminato la permetrina (sulla cui tossicità sembra ormai non eservi dubbi) e, armato di santa pazienza, ho inoculato buco per buco con una siringa paraloid diluito in acetone (ovviamente più volte e a concetrazione variabile). Lo scopo è quello di ..includere uova e/o crisalidi in un sarcofago, oltre a rendere ostico alla masticazione il legno.
L'idea mi è venuta quando, dopo aver effettuato il trattamento canonico di permetrina (incluso camera a gas per 3 settimane), mi sono messo a consolidare con paraloid una poltroncina ...merlettata dai tarli. Beh, ci sono rimasto male quando mi sono trovato circondato dalle farfalline che fuggivano. Ma il paraloid non lo hanno sopportato. La suddetta potroncina è nel mio salotto buono da due anni e di tarli nemmeno l'ombra (anche se, come dice Pierpaolo Masoni, in un ambiente vissuto, con luci e rumori, queste bestiole mal si adattano)
Cercare di eliminare oppure ridurre il rosume del tarlo presente nel mobile è senza dubbio buona pratica, se non altro puo servire a non far insospettire clienti pignoli che vedendo la polverina si potrebbero allarmare.
La larva mummificata dal paraloid sinceramente mi sembra un sistema poco efficacie.
Ritengo che la permetrina sia ancora l'insetticida più valido e non così tossico per l'uomo.
Preferisco respirarmi della permetrina diluita nel suo solvente che i ben piu tossici acetone oppure nitro necessari per diluire il paraloid!
Caro Filippo
prendo atto di quello che dici e, ovviamente, rispetto le tue idee.
Mi permetto solo di farti notare che l'acetone è decisamente un prodotto classificato a bassa tossicità sia per inalazione che per contatto.
Al contrario la permetrina è un neurotossico affatto innocuo, ne è prova il fatto che oltre agli insetti è in grado di evidenziare i suoi effetti letali anche su piccoli mammiferi; ne sanno qualche cosa gli agricoltori che riescono in un colpo solo ad estirpare parassiti e topi. Per non parlare poi del solvente che la veicola che, anche lui, una bella ..passata sui polmoni non si lesina a farla.
quindi l acetone può fungere da antitarlo?
L'acetone non è un efficace antitarlo, e semplicemente un solvente, ma non così innocuo come viene descritto, le teorie in questa materia sono tantissime la maggior parte campate in aria, la permetrina è un veleno utilizzato anche in agricoltura su questo non ci sono dubbi, e un veleno mortale per i pesci, piccoli animali, viene utilizzato dalla medicina veterinaria come antipulci, mortale per i gatti, questo a riprova della sua efficacia anche come antitarlo, essendo un insetticida, purtroppo solventi come acetone nitro ecc. non sono di certo salutari, sono anche quelli tossici, la permetrina rimane l'unico antitarlo efficace per anni su un mobile in grado di uccidere il tarlo e le sue larve, e di preservare il legno da eventuali attacchi, quindi trovo forvianti e poco veritiere altre teorie lette in questo post, che creano solo confusione e non servono a chiarire le idee ad una persona inesperta che legge questi interventi.
In ogni caso o si utilizzi permetrina per il trattamento antitarlo, oppure i solventi per preparare il paraloid per consolidare il legno, e buona norma utilizzare una maschera antigas per non respirare questi prodotti, non certo salutari.
Rispondo alla Nereide per puntualizzare meglio la mia posizione.
1 - Sicuramente l'acetone è tossico per inalazione come del resto altri chetoni; ma la sua tossicità, considerando l'uso ed il contesto che stiamo esaminando, non è assolutamente preoccupante.
2 - La permetrina è sicuramente un prodotto efficace contro i tarli anche nel lungo periodo in quanto una volta fissata nel legno lo rende tossico per i parassiti. Purtroppo la neurotossina che la caratterizza può essere considerata dannosa anche per animali superiori quali i mammiferi (e tu stesso ne fai riferimento). Ergo dei due mali forse, si può provare a scegliere il minore.
3 - Esperienze pesonali, e non solo mie, mi hanno portato a verificare l'inefficacia del trattamento in alcune situazioni; citavo appunto il caso della poltroncina che dopo 3 settimane di "camera a gas" era ancora ottimo rifugio per i tarli adulti che sfarfallavano, fuggendo ad ali levate, appena arrivava il paraloid.
Resta il dato di fatto che la migliore prevenzione contro il tarlo è far vivere il mobile. Un locale luminoso, areato, vissuto e quindi rumoroso non va bene per loro. Ai parenti di un amico ho fatto spostare un mobile davanti ad una finestra posta ad ovest e disporvi all'interno delle rumorisissime sveglie, tanto è bastato.
4 - Sono assolutamente d'accordo con te sull'uso della maschera sempre e comunque, meglio, ma non in subordine, lavorare in un ambiente areato.
Ad Antony devo dire che purtroppo l'acetone non è un antitarlo, ma e solo uno dei due possibili solventi del Paraloid (l'altro è il diluente nitro), a sua vantaggio presenta una tossicità molto minore.
Grazie per l'appellativo NEREIDE, citazione dotta, ma non scomodiamo gli antichi greci, non è il caso ;D
In sostanza siamo d'accordo, la tua esperienza negativa non giustifica o smentisce l'efficacia della permetrina, posso citare una mia esperienza in merito, ho trattato tre sedie per giunta laccate, con permetrina, sigillate con pellicola trasparente utilizzata in cucina, beh posso testimoniare che dopo un mese ho trovato i cadaveri dei tarli nella plastica, la camera a gas se fatta bene è molto efficace, bisogna chiudere bene per non lasciare via di fuga ai tarli......il solo paraloid non è un efficace anti tarlo, la sua funzione è di consolidare, cosa che va fatta dopo il trattamento antitarlo fatto con la permetrina 🙂
Infatti diciamo la stessa cosa.
Forse è solo perchè le ........interazioni biochimiche della permetrina mi piacciono poco; comunque funziona, la vendono a fusti e la usano (quasi ) tutti a piene mani.
Ma , ove possibile, preferisco strategie innoque per me e per l'ambiente che la presenza del mobile, in parte, influenzerà.
Sarà perchè non sono un professionista e posso permettermi tempi e filosofie diverse, non essendo il restauro quello che mi porta a casa la pagnotta.
P.S. Non ho fatto una citazione dotta, ma se ti chiami Cassiopea sei una della Nereidi ( a proposito spero che tu non abbia paura dell'acqua) ;D
Fulvio, essendo appassionata di stelle e astronomia, il mio nome lo associo alla costellazione più che alla figlia del dio del mare NEREO CASSIOPEA, nonostante questa divagazione poco attinente all'argomento tarli, il paragone non mi dispiace GRAZIE ;D
Benché le due cose sono molto legate la costellazione CASSIOPEA prende il suo nome dalla figlia di NEREO....;D
Se mi permetti un altra puntualizzazione ma non far passare i solventi è l'uso de suddetti poco nocivo per l'ambiente e per l'uomo, perchè anch'essi sono molto inquinanti, sia nitro che acetone al pari di qualsiasi altro veleno, stai dando un messaggio sbagliato, bisogna avere cautela sempre nell'uso di questi prodotti, dopo questa precisazione taccio, a voi trarne la giusta conclusione, cautela nel lanciare certi messaggi sopratutto a persone con poca esperienza, saluti 🙂
Cassiopea
Forse ho perso la capacità di spiegarmi con chiarezza, e se è così è un problema solo mio.
Sono assolutamente d'accordo su quello che dici circa l'attenzione verso i solventi in generale, puntualizzavo solo che, usandoli, alcuni sono oggettivamente più aggressivi di altri.
"Chi tace spaventa"
Coraggio Fulvio non ti spaventare del mio tacere ;D per me l'argomento tarli è chiuso, ho già scritto negli altri interventi come bisogna intervenire, questa è la base di un restauro fatto bene, quella da me citata non è altro che la prassi e ciò che abitualmente bisogna fare per eseguire un buon trattamento antitarlo nient'altro.....poi ognuno è libero di pensarla come vuole, si ritrova il tarlo a casa pazienza 🙂
Non ti preocuppare sei stato CHIARISSSIMO ;D
Ciao
Nom mi collegavo da un pò... per ritornare al soffiaggio ;D ho sempre dato per scontato che fosse utile sia per evitare la succesiva furiuscita della polvere, far passare qual si voglia trattamento antitarlo, e allo stesso tempo distruggere uova e tarli, 14 bar di pressione non credo che facciano bene alle bestiole e derivati! ;D.
Comuque attenzione alla chimica!!! le lobby l'anno imposta!!! pensate Greenpeace si sta battendo per convingere le case produttrici di abbigliamento ad usare per la realizzazione dei capi abbigliamento prodotti non tossici, in quanto lavando i panni nelle nostre lavatrici tali prodotti passano dalla stessa alla fognatura per poi finire nella catena alimentare!
Grazie a tutti.
la permetrina rimane l'unico antitarlo efficace per anni su un mobile in grado di uccidere il tarlo e le sue larve, e di preservare il legno da eventuali attacchi, quindi trovo forvianti e poco veritiere altre teorie lette in questo post, che creano solo confusione e non servono a chiarire le idee ad una persona inesperta che legge questi interventi.
Questa affermazione non è esatta, ci sono anche altri metodi di disinfestazione efficaci (anche se a volte non "salutari" per il mobile antico) che però risultano spesso costosi e per questo la permetrina resta la prima scelta...
per citarne alcuni, ad esempio esiste un tipo di procedura che fa anche pubblicità su questo sito (che io non condivido per i danni che potrebbe arrecare alle strutture) che sfrutta le microonde per "friggere" qualsiasi forma di vita con cui viene in contatto;
poi c'è quella più condivisibile e sicuramente più salutare per i mobili e gli operatori della camera a Gas Co2 alimentare in cui si crea una sorta di sottovuoto, poi si introduce Co2 e successivamente si porta tutto ciò al suo interno per circa 30 gg a temperature elevate che permetterebbero la morte per asfissia degli insetti attivi e la successiva schiusa delle uova residue che farebbero subito la stessa fine.
Io onestamente credo che quest'ultima sia molto efficace avendola provata diverse volte su mobili pesantemente infestati, il problema principale resta però una possibile nuova contaminazione per la quale la permetrina sembrerebbe garantire maggiori risultati. Inoltre bisogna tenere ben presente la dinamica della reinfestazione che prevede che le femmine degli xilofagi utilizzino preferibilmente i vecchi buchi di sfarfallamento e qualsiasi anfratto che si vada a creare tra le giunzioni, per cui operane una accurata chiusura dei buchi con stucco e assicurarsi di chiudere eventuali accessi anche sul fondo e sulla spalla del mobile possono rappresentare una valida misura di prevenzione.
Mi dispiace che trovi poco veritiero o fuorviante quello che si è detto ma sappi che il restauro, soprattutto quello ligneo, non è una scienza esatta per cui le teorie e soprattutto le esperienze di tutti servono per avere una guida su cui muoversi; poi sarà la persona che decide di intervenire a scegliere e rimanere fedele ad una tecnica piuttosto che un'altra.
Ti dico, per esperienza personale, che di mobili ne ho disinfestati a centinaia con la permetrina e credo che sia un ottimo antitarlo, il problema è che dopo una giornata di lavoro, anche utilizzando maschere di un certo livello di protezione, insieme con gli altri 2 ragazzi con cui lavoravo, accusavamo tutti gli stessi sintomi di spossatezza e soprattutto un leggero senso di arrabbiatura (come quando prendi una multa per capirci) ma senza averne motivo... quindi credo che anche se si legge ovunque bassa volatilità, nessun effetto teratogeno, ecc io ho cominciato a guardarmi intorno per poi trovare una buona soluzione, ma molto più costosa, nella camera a gas Co2 a temperatura elevata. Questo per quanto riguarda gli operatori, poi c'è anche il discorso etico del consegnare un mobile potenzialmente "avvelenato" che il cliente metterà forse in camera da letto, magari vicino a un termosifone... queste sono considerazioni che qualsiasi persona informata e con un po' di buonsenso dovrebbe fare.
Infine su questo forum si è discusso a lungo anche del fatto che sono molti i fattori che predispongono o preservano un mobile dall'attacco di xilofagi a partire dal taglio (con luna calante, taglio in 2 tempi, stagionatura, ecc) fino al luogo dove il mobile viene a trovarsi (umidità, temperatura, presenza di rumori ecc) ma poi si potrebbe scrivere per altre 2 ore, spero di aver bene espresso la mia opinione