Ti suggerirei di dargli una leccata: se la lingua resta attaccata alla tavola è evaporato.
Ti suggerirei anche di non metterti in casa quel legno, a meno che non voglia diventare un allevatore di tarli ed altri insetti similari.
L'evaporazione consiste nel portare il legno ad una temperatura tale da provocarne la disidratazione. Fra le varie conseguenze vi sono rottura delle fibre, aperture dei pori, impoverimento da fuoriuscita di tannini, ecc..
Insomma, è come far invecchiare un vino artificialmente. E poi non è vero che non si imbarcherà più. Per evitare imbarcamenti devi scegliere tavole che di testa abbiano la venatura perpendicolare e siano esenti da nodi.

grzie mille 🙂

Mi chiedo, quando abbiamo bisogno di legno, quale dobbiamo aquistare per evitare il prpliferare di tarli?

Bella domanda.
In passato sono stato possessore di qualche ettaro di bosco ed ho fatto qualche esperimento su pioppi e noci: alberi cresciuti nello stesso terreno e della stessa età.
Quelli abbattuti con luna calante non hanno mai tarlato; quelli abbattuti con luna crescente, già dopo pochi mesi, sembravano uno zoo.
A parte questo dato che quando compri legname non è controllabile, resta il problema dell'essicazione in forno: consiste nel portare la temperatura interna del legno ad oltre i 60 gradi: in questo modo tutta l'acqua fuoriesce portando con se un'infinità di altre sostanze preziose per la sopravvivenza del legno e la sua evoluzione nel tempo. Il legno si impoverisce anche di sostanze biocide. E' per questo che a questo punto lo passano in camere a gas; di solito usano formaldeide. Tale sostanza, cancerogena, ha il potere di rilasciarsi nell'ambiente anche a distanza di anni.
Confesso che per casa mia uso o legno di cui so la provenienza ruspante o larice fresco.

Bella storia il moderno!!!
a conferma di cio posso riportarvi una mia esperienza recente, nella casa di montagna aquistata un anno fà, abbiamo aperto una botola nel sottotetto, il tetto è composto da legno e coppi, al centro vi è la trave (in noce se non erro) originale (100 anni circa) sqadrata con l'accetta, la stessa non presenta un solo buco di tarlo, tutto il resto del legname in castagno molto più recente è tutto forato!!!

secondo la tradizione popolare tramandate dai vecchi,  le piante vanno tagliate per procurarsi legna da ardere " in cal di luna" , se no  brucia male e da poche calorie.
in effetti in quel periodo il legno è povero di " succhi".
In fase di luna crescente è probabile che la maggior quantità di liquidi nutrienti presenti nelle fibre rimangano anche quando la tavola è secca attraendo quindi  tarli & c a banchettare