Buongiorno a tutti i lettori;
a parte la reversibilità o meno di alcuni trattamenti, ma il voler passare, su un mobile non ancora restaurato e di cui non se ne è ancora deciso il momento del restauro stesso, dicevo il voler passare sostanze del tipo -olio paglierino, olio di lino, sia esso cotto o crudo, cere nutrienti, balsami o quantaltro- al solo scopo di nutrire e in certo qual modo rigenerare gli strati più superficiali del legno, al solo scopo di rendere ancora accettabile l'aspetto del mobile e quindi la sua decorosa permanenza in casa, può determinare il trascinamento,attraverso l'azione meccanica di strofinamento necessaria all'applicazione delle stesse,  in profondità, nei pori del legno,per intenderci, di sporco, di sudiciume che si è accumulato nel corso del tempo sulla superficie del mobile, rendendo praticamente impossibile la sua rimozione (dello sporco), dai pori del legno nel momento in cui si va ad attuare un protocollo di restauro che preveda magari anche una sverniciatura profonda del mobile in questione, per cui quello che poteva essere un tentativo più o meno casalingo di "nutrire" il mobile, si rivelerà un danno permanente al mobile a cui non sarà più possibile ridonare quel colore e la possibilità di far "rivivere" la Sua Patina, che è ottenibile normalmente se si eseguono correttamente le operazioni di lucidatura, togliendo quindi  "per sempre" al colore del legno quella profondità e naturalezza tipica di quel tipo di essenza legnosa. In altre parole, corriamo il rischio di "opacizzare" la Patina del mobile?
grazie.