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Trattamento ponte in teak

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(@mahalo)
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Honorable Member
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Domanda un po insolita forse ma quale pensate sia il miglior modo di trattare a livello manutentivo un ponte in teak di una barca a vela?
Olio di lino cotto?
Ho sentito dire che consigliano di trattarlo solo con acqua di mare ma ho dei dubbi al riguardo...

 
Pubblicato : 12/04/2014 9:01 pm
(@pierpaolomasoni)
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Esperienze dirette non posso dire di averne avute; ho però, in passato, collaborato con una ditta produttrice di vernici per la realizzazione di vernici nautiche. Penso di poter sostenere che in passato anche in questo settore si usavano olioresine, ma non saprei dire quali, anche perché variavano localmente; basti pensare al nord, ove si usava abbondantemente l’olio di balena (pessimo). Il problema che catalizzava i chimici era dato dai raggi uv, e, quindi, la focalizzazione della ricerca verteva il trovare qualcosa che li neutralizzasse ( silice, polvere di vetro, insomma, in linea di massima, qualcosa di riflettente). Molte vernici nautiche sono tuttora olioresine. Il teak è un legno molto compatto; resiste ottimamente anche alla salsedine; non mi stupirei di una tradizione basata sulla salsedine, ma penso che una protezione oleosa non guasti. Se hai altre notizie mi interessano.

 
Pubblicato : 12/04/2014 11:33 pm
(@mahalo)
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Honorable Member
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Grazie infinite Pierpaolo!
Anche io avevo pensato all'olioresina in virtù della sue belle proprietà ma non saprei cosa scegliere per un utilizzo "marino". Immagino così a naso quelle pensate per gli esterni, infissi, carpenteria ecc...poi dovrei essere sicuro che sia un prodotto che non disturbi le
Ma intanto l'olio di lino cotto può comunque essere una buona base immagino giusto?
Tu come lo daresti? Piu passate fino a che il legno sia ben impregnato? Quanto sarebbe meglio aspettare tra lo spargimento a pennello e la fase di tamponatura (considerando che il lavoro è svolto all'esterno per cui col sole che va e viene ecc...).
In ogni modo se si volesse procedere poi con il trattamento "salsedine" non credo che l'oliatura disturbi giusto?
Grazie ancora, ti aggiornerò non appena avrò nuove informazioni!

 
Pubblicato : 13/04/2014 10:52 am
(@pierpaolomasoni)
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(@mahalo)
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Grazie per la segnalazione Pierpa, ho letto ...e però dopotutto penso che con olio di lino cotto non si sbagli eh, magari diluito la prima mano con essenza di trementina e poi dato puro...penso che vada bene sia come base per una ulteriore finitura sia come protettivo impregnante senza creare danni in caso di manutenzione ordinaria con acqua di mare e soprattutto senza obbligarti al risciacquo con acqua dolce come per le vernici filmanti. Non so sono curioso di sapere che ne pensi!

 
Pubblicato : 14/04/2014 12:31 am
(@pierpaolomasoni)
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Già gli egizi univano all’olio una resina; l’etimo stesso del termine vernice (berenix) ce lo dice: tale termine in greco significava sia vernice, sia sandracca. La resina ha il senso di rendere l’olio più duraturo. Inoltre, nella maggior parte delle vernici vi è l’aggiunta di olio di thung, che resiste molto bene all’usura (purtroppo la maggior parte dei fabbricanti ha abbandonato quello cinese, che era il migliore).
Penso che l’olio possa andar bene per la manutenzione, ma come vernice base io userei un prodotto completo di resina. Devi calcolare che l’usura maggiore è quella dell’olio (al sole si polimerizza), se vi è anche una base di resina, basta poi reintegrare l’olio.

 
Pubblicato : 14/04/2014 9:42 am
(@mahalo)
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Perfettamente d'accordo!
Quale prodotto ti sembrerebbe piu appropriato per un uso del genere?

 
Pubblicato : 14/04/2014 11:31 am
(@pierpaolomasoni)
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Se ho postato quel link è perché reputo quei prodotti seri. In alternativa…sono stato accusato di condire anche l’insalata col linfo…. Ma loro sono specializzati nella nautica!

 
Pubblicato : 14/04/2014 5:31 pm
(@pierpaolomasoni)
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dimenticavo: pretendo di essere invitato ad una vacanzina nautica!!!!

 
Pubblicato : 14/04/2014 5:33 pm
(@mahalo)
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Hahah...certo quando vuoi! La barca è grande ha 2 alberi, è d'epoca, e bellissima e posto ce n'è in abbondanza. L'unico particolare/problema è che non è la mia ma del fratello della mia compagna...che però è un degno bevitore di barolo per cui l'affare si potrebbe concludere credo )))
Tornando in tema le vernici che hai messo nel link sono interessanti ma io mi chiedevo se abbia senso applicare vernici filmanti su un legno particolare come il teak che già di per se contiene olii. Per cui mi interrogavo sulla bontà del trattamento con la salsedine opportunamente intervallato periodicamente (annulamente) con oliature abbondanti per ripristinare appunto la natura " del teak stesso.
Non so eh...parlo da ignorante in materia perché non ho mai avuto a che fare con legni e mare insieme.
Eventualmente avesse un senso io pensavo a olio di lino cotto con un 20% di olio di tung. Opportunamente diluito nelle prime mani per poi andare avanti fino a saturazione? Che ne pensi di una procedura del genere? Oppure un'olioresina come il linfo ma vorrei evitare solventi paraffinici che ho paura possano interferire con i comenti in gomma che isolano il ponte tra una una doga e l'altra di teak.

 
Pubblicato : 15/04/2014 3:20 pm
(@pierpaolomasoni)
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Riempire di barolo la cambusa di un due alberi costa un patrimonio! Si potrebbe virare sull’Inferno, fatto con lo stesso vitigno ma ad altezze nettamente superiori, un po’ più duro di carattere, ma pur sempre eccellente, e più versatile, cosa che al mare mi pare migliore.
Nemmeno io ho esperienze “xilonautiche”, quindi parlo in linea del tutto teorica. Ti posso solo dire che i chimici che analizzavano la possibilità di fare vernici nautiche erano terrorizzati dall’azione della salsedine, e che una resina aumenterebbe la durata dell’olio. Un artigiano che non interviene nel forum da parecchio tempo (Paperik o qualcosa del genere) restaura barche, e dalle foto che ho visto lavora in modo egregio. Ebbene, lui usa il linfoil per esterno.
In quanto all’olio di thung se ne può aggiungere un massimo del 15%, altrimenti tende a cavillare, ma, come mi pare di aver già detto, ve ne sono di vari tipi, con caratteristiche diverse. Tutto sommato sono contrario a farsi la vernice: non vi è mai continuità di risultati. Comunque, il procedimento che proponi, male non fa al legno; si tratta solo di durata. Fossi in te darei un colpo di telefono a quella ditta e chiederei di parlare con un loro tecnico. Di solito sono felici di chi si interessa a fondo dei loro prodotti.

 
Pubblicato : 16/04/2014 10:28 pm
(@mahalo)
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Hahah bene! Vada per l'inferno allora! Haha 🙂
Il problema delle vernici filmanti è che con i raggi uv e salsedine prima o poi sfogliano e fanno delle crepe in cui l'umidità entra e poi non esce...da cui disastri vari. Motivo per cui sarebbe preferibile almeno sempre in teoria una soluzione che non filmi e che aumenti l'idrorepellenza del legno (il teak viene usato proprio perché contiene olii). Ho sentito la GEAL e mi hanno dato un'ottima risposta con IDROLINFO che è olioresina in base acquosa e non paraffinica per cui non crea problemi ai comenti in gomma.
Vediamo un po che succede, cmq aggiornero appena posso grazie mille Pierpaolo! Ricordati la ciambella quando vieni eh  😛

 
Pubblicato : 17/04/2014 11:23 am
(@pierpaolomasoni)
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L’idrolinfo è uno di quei prodotti che in geal mi sono rifiutato di testare. Per le loro vernici in base acqua mi guardano un po’ male! Sarò prevenuto, ma tende a filmare; l’assorbimento nel legno è minimo; tende a sbiancarsi. Probabilmente hanno ragione quando dicono che al calpestio resiste più del linfo, ma se dopo un anno hai degli sbiancamenti, ti ritrovi a bestemmiare come un turco!
In quanto ai comenti in gomma li si possono proteggere durante la verniciatura con gomma siliconica: gliela spennelli sopra, si solidifica, ed alla fine la togli: basta tirare un capo e viene via.
A proposito di sbiancamenti, col vino bianco come la mettiamo? In mare mi risulta che la cacciagione scarseggi, a meno di costeggiare lungo la maremma!

 
Pubblicato : 17/04/2014 11:53 am
(@mahalo)
Post: 480
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Apperò! Dei "contro" niente male direi...
A conti fatti devo dire che propendo piu per l'olio di lino+tung. Magari non avrà una gran durata ma per l'uso decisamente non intensivo che ne fa il mio cognatuccio penso sia piu che sufficiente.
Per cui ricapitolando olio di lino con un 10% di tung diluito al 50% con essenza di trementina per le prime mani. E in fase di finitura la diluizione con l'essenza di trementina andrebbe diminuita secondo te? O inizio e finisco con l'olio diluito al 50%?
Grazie infinite Pierpa.
Hai ragione sul vino! Metà rosso e metà bianco così siamo ben coperti hahah..per il bianco proporrei un approvvigionamento in loco con un bianchetto sincero di pitigliano o na robetta fresca così... 😛

 
Pubblicato : 18/04/2014 9:15 am
(@pierpaolomasoni)
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Saranno trent’anni che non bevo del Pitigliano! Mi va bene, ma diversificherei un po’: la cambusa è grande!
La diluizione io di solito me la vedo sul momento, a seconda dell’assorbimento del legno, ma preferisco mantenerla fino alla fine. Questione di gusti: preferisco magari dare una mano in più, ma essere sicuro che la filmazione sia ben asciutta.

 
Pubblicato : 27/04/2014 6:52 pm
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