Ciao, potresti fare delle prove, su una zona molto piccola, con acqua e bicarbonato d'ammonio, al 10%, oppure con acido cloridrico mooooolto diluito in acqua!!!Non mi è mai capitato di eliminare tracce di calce da legno grezzo e poroso (suppongo..??? anche perchè su legno trattato basta acqua e paglietta..), ma mi sembra di averne letto a riguardo su qualche libro!!
Ciao e buon lavoro

Sono assolutamente d'accordo con Marco, la neutralizzazione della calce si fa con un acido.
Casomai potresti avere qualche problema se le macchie sono ....penetrate a fondo nel legno perchè in tal caso la neutralizzazione potrebbe essere incompleta e potrebbero restare degli aloni.
In ogni caso però, dopo il trattamento suggerito da Marco, se permangono aloni proverei con paglietta leggera e un olio impregnante (lino crudo, Lifoil ecc), l'olio rende meno aggressiva la paglietta e poi, alla fine, se passato su tutta la trave  la valorizza.
Se hai tarli come pare, valuta di utilizzare il Linfoil, è non è nocivo per gli uomini e pare che dia parecchio fastidio agli insetti xilofagi. Io l'ho usato (leggendo sul forum) ma solo su mobili.

Grazie Fulvio!
Per quanto riguarda il Linfoil, quoto in pieno e aggiungo che nel trattamento come "antitarlo" puoi diluirlo al 50% con acqua ragia!!
P.S: ho letto tante volte che questo benedetto prodotto della Geal sembra troppo sponsorizzato e comunque costoso....dipede: io lo pago 10,50 euro al litro e se lo voglio usare come antitarlo lo diluisco con acqua ragia e così con 12 euro ho 2 litri di "antitarlo" (contro i circa 10 euro/litro di un buon antitarlo a base di permetrine); se lo uso come impregnante-fondo-consolidante, lo posso usare puro o leggermente diluito e il prezzo è comunque concorrenziale al miglior simil-prodotto!!!!
😉 😉

Sono ancora una volta d'accordo con Marco, anch'io uso il Linfoli diluito al 50%.
Per quanto riguarda la polemica sulla sponsorizzazione confesso che non me ne importa nulla: il prodotto è valido, i risultati (a mio modestissimo avviso) sono ottimi, il resto non conta; almeno per me.

Rieccomi, pronto a litigare e predicare!!!!!
Quando si parla di sabbiatura occorre stare molto attenti: esistono vari tipi di sabbiatura: si parte con la microsabbiatura che si usa su manufatti di pregio; si passa alla minisabbiatura e poi alla sabbiatura. Importante è anche l'inerte che si usa: dalla sabbia di silice, a quella di quarzo, all'ossido d'alluminio, la pomice, il tutolo, la farina di mais, noccioli triturati...ecc..... penso che si sia provato di tutto, nutella compresa.
In questo caso consiglierei di provare con la minisabbiatura. Basta munirsi di un compressore, di una pistola per sabbiare (di piccole dimensioni) e di sabbia di quarzo di ganulometria modesta. E provare.
Il problema è dato dal fatto che se si intacca la pellicola superficiale dei travi si scoprono le gallerie dei tarli.
Oppure provare con sistemi chimici: io proverei con aceto di pessima categoria ed una buona spazzola.
auguri
pierpaolomasoni

😉 😉  Giusto:  aceto=acido acetico...  acido debole che non hai problemi a maneggiare e che fà la stessa funzione!
PierpaoloMasoni stà sempre un passo avanti...

Si purchè sia aceto bianco, altrimenti si rischia di macchiare il legno.
P.S.
A Pierpaolo Masoni
Bentornato tra noi, si sentiva, veramente,  la tua mancanza.

In fondo, ai rompiballe ci si affeziona!!!

ciao a tutti gli intervenuti,
ho provveduto a provare con aceto una spazzola ,una spatola e paglietta ed è venuto come desideravo

...Anche perchè la nutella sarebbe troppo invasiva!