Benvenuto nel Forum
Accedi o Registrati per poter inserire domande o rispondere agli amici della Comunity.
Per qualsiasi problema scrivi a: inforestauro@virgilio.it
ciao...anche se non amo questo prodotto vorrei sapere il modo migliore per utilizzarlo a me capita sempre che nell'utilizzo la superfice poi non risulti più liscia una volta che il prodotto si è asciugato... oltre alle olioresine come rifinitura si potrebbe usare qualcos altro? avevo utilizzato una vernice trasparente ma il risultato non è stato dei migliori infatti se ci strisciavo su con le unghie rimanevano i graffi, per cui devo utilizzare qualcosa di più filmante...
avevo utilizzato una vernice trasparente ma il risultato non è stato dei migliori infatti se strisciavi con le unghie rimanevano i graffi per cui ho devo utilizzare qualcosa di più filmante...
hoppure un buon vocabolario.....
si capisce che non è un errore nello scrivere ma bensì che era inserito in una frase che era stata cancellata....
caro hpomaccioloh
Non ti curar...
La domanda che poni è un po generica e richiederebbe una risposta lunghissima. L'argomento può essere affrontato a livello chimico o fisico. Incominciamo con la chimica: le vernici in passato erano composte fondamentalmente do un olio essicativo e da una resina. A seconda della proporzione fra questi due elementi ( vernici a corto olio, a medio ed a lungo olio)variavano i risultati: più olio=più resistenza; più resina=più brillantezza, fragilità e filmazione. Anche le moderne vernici sintetiche si basano su questo principio. Poi vi sono le vernici polimeriche, per es. i poliuretani, che si basano sul principio di creare un film più o meno duro (alcuni danno luogo a film durissimi).
Dal punto di vista fisico devi pensare che sino alla fine del 1700 per quanto riguarda i mobili si evitava di usare vernici filmanti, e si evitava pure la resina pura (vedi gommalacca) perchè troppo fragile. é solo alla fine di questo secolo che numerosi monaci di ritorno dalla Cina introdussero il gusto del lucidissimo tramite filmazione tratto dalle lacche cinesi, creandone una moda. La mancanza o la poca filmazione era fondamentale per la durata del legno.
Se la superficie dopo la verniciatura non risulta liscia, in linea di massima, significa che non hai diluito a sufficienza la vernice. é buona regola, comunque, fra una mano e l'altra dare una pagliettata. più paglietti e più avrai una superficie liscia e lucida.
Spero che nonostante la sintesi estrema sia stato chiaro.
non ti crucciar anto... guarda e passa. si scherza!
bisognerebbe spiegare perchè piu si paglietta e piu la superfice risulta lucida...
per le leggi che regolano la rifrazione della luce. Se una superficie non è liscia i raggi riflessi vengono frazionati e, quindi, la superficie risulta opaca; al contrario se è liscia risulta lucida.
grazie per le risposte... è bello imparare...per quanto riguarda il lavoro il punto è che ho provato a spagliettare e dare un' altra mano di flatting, ma il risultato è uguale... nel senso che potrebbe andare bene ma francamente dopo aver lavorato su un mobile mi secca a toccarlo e rentire un pò di tracce del pennello o guardarlo cotroluce e notare ancora più tracce... a questo punto ho optato per spagliettare anche la seconda mano di flatting... il risultato (anche se buono) è che; spagliettando
sulle vernici la superfice diventa si più liscia, ma anche più opaca... e anche se il flatting non è di tipo lucido ma satinato comporta comunque la perdità di quella lucentezza propria della verniciatura... la mia ultima prova su un pezzo del legno ora è: 2 mani di turapori scartavetro e poi provo sia con vernice trasparente all'acqua che con flatting.... vediamo cossa accade....
Anzitutto sarebbe bene sapere che vernice stai usando: flatting equivale genericamente a vernice: richiedi al fornitore la scheda tecnica e quella di sicurezza: ha l'obbligo di fornirle e da quelle è possibile stabilire i componenti.
In secondo luogo butta il turapori.
dopo aver spagliettato prova a dare un po di cera.
Ecco la scheda tecnica....................... http://www.attivacolori.it/upload/objects/48b6b4b80a153.pdf