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Buongiorno a tutti
scrivo dalla sardegna e spero di trovare l'aiuto necessario per uno come me che si vuole cimentare nella sistemazione di un vecchio portone (avrà piu dui 150 anni!!).
Vorrei sistemarlo ma non sono affatto pratico!! è la prima volta che mi cimento in questa materia!!! e volevo chiedere se vorreste aiutarmi in questa mia opera.
mi piacerebbe che il portone continuasse a mostrare il suo centinaio d'anni ma non appaia troppo truccato... con tinte lucide etc...
allo stato appare vissuto e molto ingrigito...
Da quanto ho potuto leggere ed informarmi dovrei
1) asportare e ripulire le cerniere in metallo
2) carteggiata leggera su tutte le parti di legno
3) sostituire eventuali parti di legno compromesse (sostituzione con legno o con resina)
4) consolidare il legno con un impregnante (c'è chi consiglia il gasolio?!)
5) antitarlo
6) ...ridare un po di colore e proteggere (olio di lino??)
Per ora sto partendo con la carteggiata
poi per il grigiore ho visto questo prodotto
net-trol
CHE DITE?
posto anche le foto non appena mi date l'ok 🙂
aspetto i vostri consigli e direttive grazie 🙂
Ma presenta tracce di una vecchia finitura rovinata o il grigio è del legno? In ogni caso lascerei perdere la carteggiatura che non serve a nulla.
Il color grigio è un valore da tenere non un difetto da eliminare e comunque si attenuerá di molto dopo averlo nutrito e protetto adeguatamente.
Puliscilo prima con uno sverniciatore forte e vedi come viene
Il gasolio mettilo in macchina se ce l'hai diesel
Per le integrazioni importanti io userei il legno non la resina
Servono comunque le foto e magari sapere anche il tipo di legno
Per le fasi di coloritura nutrimento e finitura c'è tempo e io sarei ben propenso all'uso di olioresine, in che modo sará tutto da vedere...ma c'è chi é piu esperto di me e saprá senz'altro auitarti!
Metti le foto cosi sappiano di cosa ci stiamo occupando eh )))
Ciao!
Sono d’accordo con Mahlo. Niente carta vetro. Con un buon sverniciatore si ottiene una ottima pulitura anche sulle parti annerite. Del prodotto citato, poi, non sono riuscito a sapere i componenti. Probabilmente contiene un po di acido ossalico che, in questo modo, paghi cento volte il suo valore commerciale. Con pochi centesimi puoi procurartelo, e sai cosa usi.
Ma soprattutto NIENTE CARTA VETRATA: lo spatineresti: quel povero legno ha impiegato 150 anni per crearsi una protezione! Ed ora arriva un umano di buona volontà a togliergliela!
E lascia stare anche il gasolio (che contiene una grande quantità di paraffina), e l’antitarlo che serve solo ad intossicare te e chi si appoggerà al portone!
scusate se mi intrometto mi e' venuto un piccolo dubbio , anche io sono d accordo a non usare carta vetrata per i motivi da voi elencati , ma se si effettuano delle stuccature bisogna usarla per forza no??io diciamo che in questi casi sono costretto a usarla
Ni...premesso che le stuccature nn andrebbero MAI fatte sul legno non trattato per mille motivi, percui una o due mani di gommalacca andrebbero sempre fatte per leggere ilncolore e proteggere il legno ...fatto questo puoi levigare le stuccature con carta abrasiva e un poco di acqua...per cui no carta vetrata ma carta seppia. Almeno io ho sempre fatto cosi. Claro che di acqua ne serve poca e va da se che bisogna subito eliminarla e asciugare eh....
ok grazie provero' anche io a fare cosi...anche io avevo conosciuto vari artigiani che usavano il gasolio come antitarlo , dicevano che si usava prima che venisse inventato l antitarlo
Sì, le nostre nonne usavano il petrolio lampante come antitarlo, e credo che in qualche modo funzioni; ma penso che vi sia una certa differenza dal gasolio. D'altronde, come appurato tempo fa, anche il linfoil ora è diluito con petrolio! Ma quanti portoni avete visto infestati dai tarli? Di solito i portoni non vengono conservati in cantina o in altri posti dove queste bestioline festeggiano!
da poco ho restaurato una base in noce e l ho usato come antitarlo e consolidante olio di lino cotto il risultato è stato eccellente ma l unica cosa è che purtroppo lo ha scurito troppo
Petrolio ed olio di lino danno cromaticamente risultati pressoché identico (forse l’olio leggermente più caldo). Per ottenere un effetto consolidante mantenendo la tinta iniziale si devono usare dei silicati. Ma l’effetto cosiddetto “bagnato” che da l’olio di lino è pressoché considerato “naturale” poiché tale tonalità viene data da quasi tutte le finiture.
scusa pierpaolo non ho capito bene io le prime mani diluisco olio con acqua raggia,invece dovrei aggiungere anche petrolio bianco
Non mi sono spiegato bene: volevo dire che l’olio da lo stesso risultato cromatico che da il petrolio.
ok grazie mille Pierpaolo ,ti sei spiegato bene sono io un po duro a capire 🙂
ok ora posto le foto 🙂 e per ora grazie 🙂
provo con questa prima foto, purtroppo non è consentito postare foto oltre un limite (che mi pare un po limitato!!)
che dite? rinuncio alla carteggiata leggera? secondo voi che essenza potrebbe essere?
forza aiutatemi che la sett. prox sono in ferie e devo iniziare l'opera 🙂