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aiuto per mobile dipinto

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(@colors)
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avrei bisogno di un aiuto veramente importante, abbiamo comprato da un rigattiere un mobile austriaco, scantonato in cirmolo, questo è dipinto, e in fase di rimozione della pittura con sverniciatore gel, abbiamo scoperto un'altra pittura sottostante, con simboli religiosi e una data 1833, questa pittura sembrerebbe quella originale, ora ci chiediamo : Siccome non è molto bella e cercando di riportarla alla vista inevitabilmente qualcosa si andrà a perdere, cosa mi conviene fare ? toglierla tutta completamente e rifare nuove decorazioni o riportarla alla luce eventualmente restaurando un po il disegno, e la valutazione del mobile si modificherà? grazie a tutti per le risposte che attendo con ansia.

 
Pubblicato : 12/12/2004 2:02 am
(@Anonimo)
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Secondo me, almeno in questa prima fase, dovresti tenere la pittura originale, abbandonare definitivamente lo sverniciatore e trattarlo con una pulitura come se fosse un dipinto. In questo modo non andrai a perdere niente della pittura originale. Una volta terminato il lavoro potrai vedere se quello che c'è sotto può essere lasciato o se è irrimediabilmente perduto e prendere una decisione di conseguenza. Valuta bene la tua scelta perchè se è il caso conviene sacrificare l'aspetto estetico per quello storico. Il mobile è tuo o lo devi rivendere? Comunque quello che mi sembra importante è che non è detto che per riportare la pittura alla vista si debba perderne inevitabilmente qualcosa.

 
Pubblicato : 12/12/2004 12:11 pm
(@colors)
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Ciao Francesca, Il mobile è nostro e non abbiamo assolutamente intenzione di venderlo. I Ddecori sottostanti sono veramente brutti, e sono stati eseguiti sommariamente sicuramente da una persona inesperta, usando male i colori. Io penso che un decoro abbia valore se quest'ultimo è stato eseguito con arte e gusto, o sbaglio ?

 
Pubblicato : 13/12/2004 1:25 am
(@Anonimo)
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Se il mobile è tuo non metto bocca ... [;)]

 
Pubblicato : 17/12/2004 7:38 pm
(@colors)
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Però penso proprio che tu abbia ragione Francesca, abbiamo deciso di sacrificare il lato estetico per quello storico, non avrei mai dovuto pormi il problema da vero appassionato. Quest'ultimo strato di pittura che copre quello antico come potrei toglierlo senza l'uso di uno svernicitore ? credo che sia una specie di vernice colorato o uno smalto molto diluito, con lo sverniciatore viene via ma se tu puoi consigliarmi un metodo migliore e meno invasivo sono qui che ti ascolto ! Ciaoo

 
Pubblicato : 18/12/2004 1:57 am
(@Anonimo)
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Io mi occupo di restauro dipinti e opterei proprio per un approccio di questo tipo, cioè come se fosse un dipinto. Devi fare la prova con diversi solventi fino a trovare quello giusto che solubilizza la pellicola pittorica superiore senza intaccare quello che c'è sotto, comincia con l'alcol, poi l'acetone, acqua e alcol, acqua alcol e acetone, diluente nitro. Devi provare varie miscele in piccoli punti e decidere poi per quella più idonea. Non serve provarle tutte, se trovi quella giusta fermati. Ogni volta che metti un solvente devi poi neutralizzare con l'essenza di trementina per evitare che vada troppo a fondo. Devi lavorare su piccole zone con un batuffolo di cotone o, al limite con un pennello piccolo. Il fine sarebbe quello di ammorbidire la pittura da togliere e poi eliminarla meccanicamente con il batuffolo intriso di essenza di trementina. Prova, poi fammi sapere!

 
Pubblicato : 18/12/2004 2:34 pm
(@colors)
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Grazie Francesca, lunedì proverò poi ti saprò dire sicuramente !

 
Pubblicato : 19/12/2004 12:31 am
(@colors)
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Allora Francesca, ho fatto delle prove, con l'acquaragia non ha sortito alcun effetto, poi ho provato con l'alcool 90° quello che tutti abbiamo a casa, quello rosa per intenderci, e ho notato che passando più volte con uno straccetto imbevuto la pittura si rammolla, ma von viene via facilmente come con lo sverniciatore, che devo fare ??

 
Pubblicato : 20/12/2004 12:57 am
(@Anonimo)
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Come ti ho detto devi provare anche con l'acetone e con il diluente nitro e armati di santa pazienza. Purtroppo non è facile per me dare indicazioni su un pezzo che non ho visto dal vivo. I solventi e le miscele di solventi sono tante, certo che se non l'hai mai fatto non è facile lavorare seguendo delle istruzioni così. Però tentar non nuoce. Prova con l'acetone, se lo trovi troppo aggressivo puoi aggiungere un po' d'acqua che lo solubilizza ma ne diminuisce anche la volatilizzazione. Prova poi con una miscela acqua alcol e acetone. Questi sono tutti tentativi che devi fare per trovare il solvente o la miscela giusta. Per aumentare l'aggressività puoi anche unire alla miscela di questi tre un goccio di ammoniaca. Ma attenzione! L'ammoniaca può togliere anche il colore originale, vai quindi con piccole quantità di questa miscela (A4 si chiama) in una zona più nascosta. Purtroppo le proporzioni non posso dirtele io ma le devi trovare da solo,; considera che se il tutto è troppo aggressivo devi aggiungere più acqua o se non serve toglila completamente. Prova anche con il diluente nitro. Poi mi raccomando, ogni volta passa l'essenza di trementina.

 
Pubblicato : 20/12/2004 6:59 pm
(@colors)
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Ciao Francesca, allora, sono riuscito a togliere la pittura su una porta dell'armadio, l'ho pulita e spolverata. Ora però mi si pone un'altro dilemma, e qui siamo sicuramente nel tuo campo. I vecchi disegni, nonostante la massima attenzione e cura si sono un pò rovinati e non so se per mantenere il valore del mobile questi disegni li devo riprendere nelle parti mancanti o danneggiate, oppure devo lasciarli così come sono venuti ? Il mio interesse è quello di salvaguardare maggiormente il suo valore. Ciao

 
Pubblicato : 22/12/2004 2:02 am
(@Anonimo)
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Se si tratta di piccoli ritocchi io direi di riprendere il colore, se invece le lacune sono molto grandi e necessitano di una ricostruzione totale di parti del disegno allora secondo me andrebbero lasciate a vista. In questo caso puoi usare un colore di base che non rompa l'effetto d'insieme. Però essendo tuo il mobile anche in questo caso potresti ricostruirle se vuoi con colori reversibili che vadano via subito in un prossimo eventuale restauro. Per curiosità come hai effettuato la pulitura? Se hai continuato con lo svernciatore sarei curiosa di conoscerne la marca e il tipo.

 
Pubblicato : 23/12/2004 6:49 pm
(@colors)
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Guarda Francesca fai finta che il mobile debba andare in un museo, un posto ciòè dove il mobile deve avere tutto il suo pieno valore. In questo caso i disegni antichi come dovrebbero essere trattati ? Un antiquario esperto nel settore di questi mobili mi ha detto che i disegni dovrebbero essere lasciati così come si è riusciti a riportarli, tuttalpiù è concessa una verniciatura satinata totale, per proteggere questi disegni per ancora molto tempo ( un pò come il vetro per i quadri ) TU cosa ne dici ?
Per quanto riguarda lo sverniciatore, ho usato il NEUTRO 2800 della BALDINI, attenta è più aggressivo del remopai, ma se usato con attenzione da risultati migliori. Questo l'ho usato per le parti del mobile che sotto presentava una decorazione a finto legno, poichè quest'ultima risultava inattaccabile dallo sverniciatore. Per le altre parti sto usando un BISTURI e con pazienza infinita tolgo la vernice, poi ripasso con uno straccetto imbevuto di alccol 99°, ma con molta attenzione, perchè altrimenti viene via tutto, ( probabilmente in queste parti sia anticamente che poi hanno passato la gomma lacca)poi pulisco con l'essenza di trementina.

 
Pubblicato : 24/12/2004 1:26 am
(@Anonimo)
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L'approccio con la reintegrazione pittorica sui dipinti è abbastanza complesso e vi sono molti metodi che permettono di reintegrare dando unità d'insieme ma nello stesso tempo rendendo riconoscibile l'intervento di restauro. Per il mobile non so se sono ugualmente validi e ci vuole comunque un po'di tecnica ed esperienza. Comunque io rimango dell'idea che se si tratta di piccole mancanze di colore, direi entro il centimetro si possono reintegrare, se le lacune sono grandi e/o ti trovi a dover rifare il disegno non vanno reintegrate. Spesso anche i dipinti che sono nelle chiese e nei musei hanno reintegrazioni a corpo. In ogni caso le reintegrazioni sono sempre visibili ad un occhio esperto. Comunque il discorso è interessante e mi informerò per farti avere indicazioni precise su quale sia l'etica giusta da adottare in questo caso. Io ti ripeto che se sono non estese possono secondo me essere reintegrate a corpo, al limite se vuoi che siano facilmente evidenti puoi realizzarle leggermente sottotono. Però ora mi informo se le varie selezioni e astrazioni cromatiche vanno usate anche sui mobili. Ciaoo

 
Pubblicato : 28/12/2004 2:11 pm
(@colors)
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Ciao Francesca, mi fa piacere che ti interessi a questo ! Io per lavoro mi occupo anche di restauri di ornati e intonaci antichi in marmorino, stucchi e decorazio9ni in gesso.Una cosa fondamentale nel recupero di suddette finiture è che la parte restaurata o ricostruita, pur intonandosi all'opera deve SEMPRE evidenziarsi all'occhio di una persona esperta. La mia opera di restauro di questi dipinti si baserà su questa regola fondamentale, testimoniando il tutto con un ampia documentazione fotografica

 
Pubblicato : 31/12/2004 1:44 am
(@Anonimo)
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Questa della riconoscibilità della reintegrazione è una regola che credo valga in tutti i settori del restauro e, per quello che mi riguarda, nel restauro pittorico, è fondamentale (soprattutto per opere esposte al pubblico). Per questo nel mio settore vengono usati dei metodi di reintegrazione che rendano l'unità d'insieme ma che siano riconoscibili ad occhio nudo semplicemente avvicinandosi alla superficie pittorica. Ad esempio se si lavora a corpo si può realizzare il colore leggermente sottotono, come ti ho detto; poi c'è il metodo del rigatino che consiste nell'eseguire minuscole righe verticali di diversi colori puri fino a che questi non si mescolino nella retina di chi guarda dando un'unità d'insieme (da lontano non si vede ma se ti avvicini sì); nella selezione cromatica le righe seguono l'andamento delle pennellate o delle forme del dipinto; nell'astrazione cromatica (che si esegue quando non si vuole riportare il colore perduto perchè vi sono molteplici mancanze e quindi si realizzerebbe un falso) si fa un calcolo in percentuale della presenza di colore sul dipinto e si usano i colori nero/blu, marrone, rosso, giallo, in percentuale in base alla loro presenza sul dipinto, il tutto sempre a rigatino e nello stesso modo in tutto il dipinto. Infine c'è la tinta neutra quando le lacune sono così estese che non c'è alcun modo di reintegrare, allora si sceglie un colore neutro, di solito tipo avana beige o grigio. Non si usa il bianco perchè è un colore che spara eccessivamente e quindi andrebbe ad essere il primo che colpisce l'occhio dello spettatore: per portare la lacuna in secondo piano la si "spegne" con uno di questi colori. In questi casi anche la stuccatura è sottopiano.
Non so se mi sono spiegata bene; questo è per dirti che i metodi di reintegrazione sono molteplici sulle superfici dipinte. Anche se questo non toglie che una reintegrazione fatta a corpo e a tono è comunque visibile all'occhio esperto. Ora io non so se i metodi di reintegrazione usati per i mobili dipinti sono gli stessi ... Non appena mi informo ti faccio sapere. Ciao e buon anno!!!
P.S. Perchè non mi mandi una foto?

 
Pubblicato : 31/12/2004 1:56 pm
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