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Buongiorno,
mi chiamo Sara e mi da poco iscritta in questo forum che adoro.
Premetto che non sono una restauratrice (purtroppo), ma un'autodidatta alle primissime armi!! Ora mi trovo alle prese con un vecchio armadio a cui sto tentando di dare nuova vita, eliminando i molti strati di vernice, riportandolo a legno a cui penso di dare una finitura a cera anche se non sò esattamente come si fa, ed anche per quello vi chiederò un consiglio di sicuro. Questo armadio era stato acquistato per diventare un armadio in stile shabby chic, ma non nego che non ho il coraggio di "coprirlo di nuovo" il colore del legno naturale che sta venendo fuori mi piace molto!!
A parte questa divagazione, oggi vi scrivo per chiedervi un altro consiglio. Sono tentata di acquistare un letto con due medaglioni che adoro e di cui non riesco ad allegare le foto perchè troppo pesanti, ciò che mi frena è la ruggine che si intravede dalle foto dei medaglioni!! Il letto infatti non l'ho visto "dal vero" ma solo in fotografia.
Vi spiego, mi piacerebbe riuscire ad eliminare alcune tracce di ruggine che si intravedono nel medaglione senza intaccare il dipinto, non vorrei restaurare i medaglioni perchè temo che diventerebbero troppo "nuovi e lucidi" perdendo quel carattere di vissuto che li rende così belli, non sò se mi spiego quando guardo i vecchi letti in ferro ristrutturati spesso li trovo pari ai nuovi con pitture dai colori troppo forti, con finiture lucide che non amo particolarmente. Mi chiedevo dunque se esiste un modo secondo voi per ripulire la pittura dalla ruggine senza danneggiarla. Quella ruggine secondo voi a lungo andare può peggiorare intaccando irrimediabilmente le figure? Perchè secondo come potrei anche lasciarli così!! Potrei al limite ridipingere il lettino ma senza toccare i medaglioni!!
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità
Un caro saluto
Ariel76
Ciao, io non sono un restauratore di mobili, come te sono alle prime armi, ma sono un esperto restauratore di oggetti antichi in metallo.
Una fotografia sarebbe stata davvero molto opportuna, potresti mandarmela via email, ad ogni modo non ho ben compreso la situazione.
Il processo di ossidazione "ruggine" che si è formata sulla zona può essere bloccata anche con rimedi naturali, molto dipende dall'entità dell'erosione e dal tipo di ferro..
Quando la ruggine è una patina (color cuoio o marrone) che ha ricoperto lo strato basta olio di oliva, quando la concrezione è viva ed ha i colori tipici della corrosione io mi avvalgo di asportare lo strato meccanicamente ed utilizzare aceto per fermare il problema.
Molto dipende anche dal tipo di oggetto, se la ruggine deturpa o sta invadendo il dipinto, conviene intervenire, però non capisco se la ruggine sta emergendo da sotto il dipinto o in quali modi ecco perché con una fotografia avrei potuto esprimere migliori consigli!
Ariel avrà già risolto il suo problema. Il post era sfuggito anche a me.
Non capisco perché olio d’oliva. Non è essiccativo, quindi attira la polvere e dura poco. Perché non piuttosto un olio essiccativo come si faceva una volta? E ovviamente quello di lino che è sempre stato considerato il migliore; comunque anche del semplice girasole va benissimo.
appoggio decisamente Masoni.
L'olio di oliva ha proprietà chimiche decisamente più nobili degli altri olii elencati,
Ha un valore di acidità che si adatta ai livelli di ossidazione del ferro e altri metalli, resiste meglio agli sbalzi termici, non isola la naturale esposizione all'ambiente, la traspirazione permette alla concrezione rugginosa (nel nostro caso o patina in altri metalli) di non arrestare il naturale procedimento di ossidazione senza però corrodere, questa proprietà è dovuta all'ottimo rapporto che l'olio ha con le molecole di grasso vegetale ed il PH, queste e altre sono le meravigliose proprietà di questo olio, gli altri olii o additivi chimici prottegono dall'esterno creando una pellicola di grasso che non è essicativo ma non NUTRONO lo strato concrezionato, patina e metallo per varie ragioni in cui non voglio divulgarmi.
Va applicato in più fasi, quando è penetrato pur essicando, se la rimozione dello strato di ruggine è avvenuto con metodi naturali (mi riferisco a patine) allora l'oggetto oltre a non aver più problemi di ossidazione, conserva le sue caratteristiche senza però che il processo di patinatura (non di ossidazione) possa, seppur lentamente, continuare nel tempo...
Questo è quanto mi hanno insegnato esperienza, esperti e chimici del settore, poi tutte sono teorie, io lo consiglio per la reperibilità e per l'utilizzo che nella storia si è dimostrato elemento essenziale di molte culture.
Premetto che non voglio fare polemica, ma soltanto capire; e se posso acquisire nozioni nuove ne sono felice.
Ho sempre saputo che l’olio d’oliva non è essiccativo. Ciò significa che se lo stendi su un metallo resta fluido; irrancidisce, ma resta fluido. Sulle sue iterazioni con i metalli non ne so niente perché non essendo un olio usato per le vernici non ne ho mai preso in considerazione le caratteristiche e perché sui testi che conosco non se ne parla. Se avessi qualche fonte in proposito te ne sarei grato. Lunedì chiederò a qualche mio amico chimico, ma dispero di avere indicazioni valide perché, come già detto, per quello che so non è mai stato preso in considerazione nell’ambito delle vernici. Poi non capisco come possa essiccare, a meno che, mescolandosi con l’ossido di ferro, non subisca particolari alterazioni.
A noi NON interessa il metallo che è sotto lo strato di patina (nel caso di ferri non alterati) o ossidazione (nel caso di ferri che hanno subito un alterazione dovuta all'interno dalla lega poco pregiata o dall'esterno da eventi dannosi).
Le concrezioni rugginose dovute a questi ultimi casi vanno rimosse perché in sostanza il loro livello di acidità tende ad aggredire il metallo sottostante fino a renderlo "caroleto" termine che nella mia città si esprime quando un oggetto è ormai stato invaso fino a renderlo fragile e inconsistente.
A noi ciò che interessa è preservare l'oggetto nel corso del tempo.
L'olio di oliva penetra nei sedimenti del metallo attraverso proprietà emolienti che stabilizzano il valore acido della concrezione, gli altri olii no, i grassi vegetali non sono essicativi (a meno che vengano alterate le caratteristiche dell'ambiente) però permettono una naturale traspirazione anche quando il grasso è irrancidito mantiene le sue proprietà (al contrario di altri olii e derivati chimici), l'olio di oliva è utilizzato in moltissimi campi per questa proprietà, io ho acquisito queste nozioni nel corso del tempo e lo utilizzo su oggetti di ferro di ogni lega senza avere problemi, quando si forma una patina l'azione meccanica consiste nello sfregamento con le mani dell'oggetto perché la pelle PH 5.5 non aggredisce ed altera la struttura chimica della patina.
In casi più problematici si utilizza la rimozione con spazzole di ottone e poi applicazione di olio di oliva.
In altri casi non intervengo proprio, a meno che ho davanti a me un oggetto di considerevole valore, in questi casi ci sono persone più qualificate di me.. forse 😀
Mah, sono perplesso, e perplessi sono anche i chimici con i quali ne ho parlato. Uno di essi ha fatto un’ipotesi che non mi pare campata in aria: potrebbe darsi che in alcuni casi certe componenti metalliche agiscano da essiccativo. Prima del 1000 si usava della calce; poi si è passati ad ossidi metallici per velocizzare l’essicazione degli oli, ma si trattava sempre di oli essiccativi, non di oliva! E poi non ho trovato niente del genere su nessun testo del passato. Se l’olio non essica resta instabile e passibile di modifiche nel tempo. L’unico accenno che ho trovato all’olio d’oliva si riferisce ad alcuni pittori del 700 che ne aggiungevano piccolissime quantità alla pittura ad olio per ottenere effetti particolari, ma rientra nella grande sperimentazione che veniva effettuata in quel periodo, ed il risultato era che la pittura tardava moltissimo ad essiccare. Temo che resterò fedele al lino.