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Caratteristiche ed utilizzo delle oleoresine

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(@marco75)
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... per cronaca, non per altro! come fai a dare dell'incopentente a qualcuno se non lo smentisci con prove concrete??? tutto sta nel saper usare un prodotto!! per ottenere l'effetto lucido devi arrivare a saturazione del poro e devi avere una superficie ben trattata....esattamente come per la gommalacca! non puoi pretendere di usare una - due mani di olioresina, su un fondo "ruvido" e aspettarti il miracolo! per lucidare a tampone devi seguire una lunga preparazione della superficie e stamponare per ore e ore...altrimenti i risultati sono...."scsadenti"! quindi...armati di un pò di sana curiosità e di pazienza e vedrai che funziona! 😉

 
Pubblicato : 15/06/2012 9:05 pm
(@cassiopea)
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Marco hai perso il filo del discorso si parlava di cera ed olio di lino mescolati insieme non di olioresina, il vostro impregnante perchè di questo si tratta non è restauro è bricolage, mi sono scocciata di ripetere le stesse cose, la mia posizione è risaputa non serve a nulla ripetere le stesse cose non credi?

Ho già postato foto di alcune mie lucidature fatte a tampone non devo dimostrare niente a nessuno ne tanto meno a voi, solo a me stessa e a chi si rivolge a me per un lavoro, non ho la presunzione di avere verità in tasca, amo semplicemente il mio lavoro oggi fin troppo disprezzato e svalutato, il restauro in particolare del mobile antico non si riduce all'uso di un solo prodotto come fate voi, ricordati che lucidare a tampone è un arte se fatta bene, non come viene detto in questo forum, che dovrebbe avere il compito di riportare in auge ciò che sta scomparendo, quindi per me chi parla in certi termini è un incompetente, perchè non è in grado di trasmettere nulla solo la presunzione di sapere tutto. Nei fatti poco attendibile perchè se mettiamo in pratica le vostre teorie troviamo il nulla.

Non mi parlare di curiosità ;D ;D e pazienza, non fossi paziente e curiosa avrei già cambiato mestiere  ;D ;D

 
Pubblicato : 15/06/2012 11:32 pm
(@marco75)
Post: 416
Reputable Member
 

ok...olio e cera....uguale...arrivi ad avere superfici lucide! con effetto diverso dalla gommalacca ma lucide!! cmq nessuno dice di usare le olioresine come prodotto unico...se leggi bene si consiglia, su esperienza e sulla base di studi e ricerche che:
Le olioresine erano le vernici usate in passato per la protezione e finitura del legno;
Le olioresine miscelate ad una % di cera le puoi usare come preparazione di fondo per la finitura a cera...cosi come accadeva in passato;
Le olioresine le puoi usare come base per una successiva lucidatura a tampone;
Le olioresine le puoi anche usare come prodotto unico a finire!!
OVVIAMENTE SECONDO I CASI....
Se, invece di sparare a zero su questo prodotto, indipendentemente dalla ditta produttrice, studiassi un pò ti renderesti conto che quando la tua cara gommalacca ancora non si trovava, o anche dopo, le vernici che si usavano per la FINITURA e la PREPARAZIONE ALLA FINITURA O LA PROTEZIONE di una miriade di manufatti legnei...dagli infissil, alle barche, agli strumenti musicali, ai mobili...erano a base di oli e resine...o cere!
Quindi...qui non si pubblicizza un prodotto...qui si cerca a mio avviso di suggerire l'uso proprio di un prodotto che nella storia del manufatto ligneo è sempre esistito!
Per quanto riguarda la lucidatura a gommalacca a tampone posso mandarti le foto che vuoi...è una delle cose che amo fare, ma questo nulla toglie alla validità di certe buone abitudini! qui chiudo l'argomento perchè tanto ho capito come va a finire...giustamente tu hai le tue idee rispettabilissime!
P.S: come credi che manufatti del '600 e cosi via a scendere nei secoli si siano conservati cosi bene...??? con cosa li proteggevano?? fatti questa domanda seriamente e cerca seriamente una risposta...!

 
Pubblicato : 15/06/2012 11:57 pm
(@cassiopea)
Post: 0
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Caro Marco questa non è divulgazione corretta è giocare con la storia per giustificare le proprie teorie che con la storia non hanno niente a che fare, questo è semplicemente il MASONI PENSIERO, ma non rappresenta nessuna verità storica, i prodotti oggi sono di sintesi e sono totalmente cambiati, nessuno produce le vernici come si faceva nel 600, quello che trovi oggi sul mercato è totalmente diverso, continuare con queste affermazioni è negare l'evidenza, per poter affermare che ciò che voi proponete è verità, io vi ho smentito più volte, trovami qualcuno oggi in grado di ricreare un violino identico e dico identico a quelli fatti da stradivari, con la stessa patina e le stesse caratteristiche, impossibile, una persona simile sarebbe diventata miliardaria, quindi, abbiamo visto i risultati dell'uso del vostro impregnante sui mobili con le foto postate dal nostro amico Masoni e quello me lo chiami restauro ;D ;D anche un bambino sa stendere un po di impregnante sul legno, non si ottengono lucidature migliori riempendo il poro di impregnanti sintetici, il poro si riempie con la gommalacca e lavorando di braccia e di mano, la sta il bello, io lucido tutti i giorni senza utilizzare questi mezzucci e ottengo lo stesso ottime lucidature durevoli negli anni, rispettando la natura del legno, tenendo conto che il mobile antico va curato e non trattato come un tavolo di plastica.....quindi le tue argomentazioni non mi rivelano niente di nuovo. Sono teorie facilmente smentibili e già ampiamente trattate in questo forum.

 
Pubblicato : 16/06/2012 11:57 am
(@pierpaolomasoni)
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Noble Member
 

Il fatto è che ciò di cui si sta discutendo non concerne il restauro, ma piuttosto la falegnameria: è stupefacente come qualcuno non riesca a cogliere il concetto logico che lucidare un pezzo di legno non è restaurare!.
Forse la nostra cara C. non sa che la gommalacca si è diffusa in un periodo nel quale arrivavano le prime cineserie portate, sulla scia di Matteo Ricci, da monaci e da commercianti di ritorno dalla Cina. E di queste cineserie ciò che impressionava era soprattutto la lucentezza. La nostra amica potrebbe leggere quel libro noto come Cina illustrata, nel quale l’autore (un gesuita) racconta di come un frate agostiniano, certo Eustachius Jamart sfarfalleggiasse da un salotto all’altro stupendo con oggetti lucidissimi da lui realizzati, e come rivelasse solo in punto di morte il segreto: gommalacca (data a pennello: la stoppinatura non era ancora stata inventata).
Un altro testo che dovrebbe leggere è quello del Bonanni (altro gesuita: 1720) Trattato sopra la vernice comunemente detta cinese. Qua si può leggere di come queste nuove vernici, facili e veloci da usare, furono accolte malissimo dai falegnami per l’alto costo e per la loro fragilità.
Per non parlare poi dei due importanti trattati del Watin (1773) e del Tingry (1803) che menzionano solo di sfuggita la gl.
Risulta evidente che i mobili sino alla prima metà dell’800 non avessero lucidature dall’effetto vetrificazione! Ma tuttavia avevano lucidature impossibili da ottenere con le moderne tecniche di lavorazione. A questo punto ritorniamo alla preparazione del fondo. Se, come purtroppo avviene nella stragrande maggioranza delle botteghe, si leviga con carta vetrata, per esempio, si otterrà per forza un fondo scabroso (ed è perfettamente inutile usare carta seppia ed olio di gomito! Le scabrosità verranno solo smussate): inviterei a munirsi di un microscopio; bastano 500 ingrandimenti per vedere un paesaggio lunare!
Poi inviterei a levigare con una rasiera e controllare al microscolio: trovi la banchisa polare!
Le prove di C. sono del tutto fallimentari e prive di ogni parvenza di scientificità.
Per rendersi conto di cosa poteva essere una lucidatura prima dell’800 si deve usare un legno non ottenuto con i moderni metodi, né,tantomeno, trattato con i moderni sistemi. Con ciò, anche con le olioresine usate in modo particolare (voglio dire non come venivano usate sui mobili, ma in liuteria) si può facilmente ottenere una lucidatura dall’effetto vetrificato. In fondo non è difficile. Basta metterci un po’ di testa ed un po’ di buona volontà. Persino un incompetente come me c’è arrivato!
In quanto alle sciocchezze sui prodotti di sintesi non occorrono commenti anche dal momento che tale affermazione arriva da chi è pronto a dare gl. su un mobile del 7! Di gran lunga più anacronistico!
Comunque la Durga non usa prodotti di sintesi; eppure alla nostra cara C. non va ugualmente bene. Insomma: neghiamo la storia; siamo pronti a sacrificare la verità sull’altare del dio gommalacca.
I violini di Stradivari sono irriproducibili perché quel legno non esiste più; le sue vernici, che dalle analisi chimiche risultano essere olioresine a base di lino, vengono normalmente riprodotte (nuove, non invecchiate, ma vengono tuttora riprodotte, e col tempo assumeranno la patina dell’invecchiamento); e ti dirò di più: vi sono liutai che le riproducono fedelmente anche in patina. Ne ho conosciuto uno mitico: si rivolgono a lui da tutto il mondo quando si tratta di riprendere ammaccature su strumenti d’epoca. È nella sua bottega che ho potuto prendere in mano uno splendido Guarnieri.
Ma anche lui è uno di quegli incompetenti che alla parola gl. si mettono a ridere!
Per finire: la storia la si può smentire con documenti storici, non con un ridicolo “fidatevi di me” o un demenziale “il mobile antico va curato” e la ninnananna non gliela cantiamo?
. Mi piacerebbe tanto vedere un solo documento storico che parlasse della stoppinatura nel ‘700!

 
Pubblicato : 16/06/2012 1:26 pm
(@cassiopea)
Post: 0
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ECCO IL MASONI PENSIERO!! ;D ;D solo chiacchiere per dirvi che non potete fare a meno del LINFOIL ;D ;D ;D ma a chi vuoi infonicchiare ;D ;D ;D non mi hai ancora spiegato come mai hai introdotto l'argomento lucidatura a tampone a gommalacca nei tuo seminari vantandoti di spiegare le varie tecniche visto che la ritieni una pratica moderna e scadente, come al solito sei incoerente e contraddici te stesso, caro Pierpaolo buon fine settimana, riposati ogni tanto, il LINFOIL ti fa andare un po fuori di testa, non ti rendi conto delle assurdità che dici, riprodurre una patina antica, solo tu puoi fare tali affermazioni siamo al delirio, fammi vedere un po di foto di queste patine riprodotte, e fai il nome di questo genio è un qualcosa di straordinario che è riuscito a riprodurre, merita popolarità non credi?

Che brutto effetto che ti faccio non hai il coraggio di scrivere il mio nome per intero, ma le varie sovrintendenze che frequenti sono a conoscenza del MASONI PENSIERO??
Ti salutano ancora??

Mi fermo qui ripeti sempre le stesse cose che noioso, un bel trattato di storia, il fidatemi di me che mi attribuisci vale per le enormità di sciocchezze che dici, che fuori da questo forum nessuno prende in considerazione per il semplice fatto di essere ridicole.

 
Pubblicato : 16/06/2012 2:06 pm
(@aporia)
Post: 833
Prominent Member
 

Accusare evitando le domande spigolose è facile e spesso indice di malafede: perchè, Cassiopea, non ci dici come finiresti un mobile del '600 al quale per vari motivi di pessima conservazione hai dovuto asportare la finitura? Qual'era la finitura originale, secondo te? Per PPmasoni: il Watin non nomina di straforo la gl ma ne descrive l'uso a tampone, da buon venditore di vernici qual'era.

 
Pubblicato : 17/06/2012 12:20 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Cara C. io, a differenza di te, alle domande rispondo volentieri, basta fare domande chiare, cosa che, trovo, tu riesci a fare con difficoltà. Ho inserito due ore sulla stoppinatura perché la stoppinatura è una delle tante pratiche da conoscere nell’ambito del restauro ligneo: concerne il restauro di parte dei mobili della seconda metà dell’800 e della prima metà del ‘900.  Quando andavo a bottega ho passato anni a stoppinare; lo trovavo piuttosto noioso perché si trattava di una serie di movimenti ripetitivi quasi in modo meccanico, ma è comunque una tecnica da conoscere. Quando ho avuto bottega ho avuto almeno tre operai che erano specializzati nella stoppinatura: la facevano da quando erano bambini, ed ero felice di lasciarla a loro. Comunque loro avevano la lucidità ed il buongusto di definirsi stoppinatori, non restauratori.                        Il restauro con le sue regole ed i suoi concetti riguarda sia Oggetti antichi, sia Oggetti meno antichi, sia il modernariato; ed anche, oramai, anche gli Oggetti moderni.  Ogni epoca ha i propri materiali e le proprie tecniche. Insomma, stoppinare è soltanto una delle tante tecniche artigianali che possono concernere il restauro.
In quanto all’argomento falsari, tu vivi sulla luna! Ti proporrei alcuni testi che raccontano storie che ti farebbero impallidire, ma mi rendo conto che non li leggeresti: continua a vivere nel tuo piccolo mondo rosato ed ingommalaccato! Ovviamente non hai mai sentito parlare di gente come Van Meegeren: pensa che in carcere ha dovuto dipingere un falso per essere scagionato dall’accusa di collaborazionismo! ovviamente non sai quanti falsi mobili sono conservati nei musei di tutto il mondo! Io ho lavorato 11 anni con un grande falsario, ora posso dirlo: se è ancora vivo ormai sarà in pensione. Ho imparato a conoscere le patine al tatto, ed a riprodurle. Posso assicurarti che vi sono mobili falsi che supererebbero – ed hanno superato- l’analisi di specialisti. Ma questo è un altro mondo, non quello della luna! Ora temo che ti farò venire le nausee: pensa che vi sono persino dei collezionisti di falsi! Uno era Giovanni Agnelli, che ho conosciuto e per il quale ho lavorato con completa soddisfazione di entrambi: era esigentissimo, ma se soddisfatto, generoso oltre ogni aspettativa. Esistono altri mondi, mia cara!
In quanto allo scrivere il tuo nik name, scusa, ma stai superando il ridicolo: hai scelto un nik name che evoca una giunonica tettoruta che non è in linea con l’archetipo della stoppinatrice, che deve essere longilinea, senza troppi impedimenti anteriori! Perché non lo cambi con Cas, o un lezioso Cassy (la y da un’aria esotica che dovrebbe piacerti!).
Bene, C. mi hai fatto fare le ormai consuete quattro risate giornaliere: Grazie.
PS: sto sempre aspettando testi storici sulla gl.
Dimenticavo: prova ad interpellare le Sovrintendenze venete e chiedi loro cosa sono le vernici storiche.
Chi ha problemi di tenuta delle vernici le olioresine le conosce bene!
Per Aporia: che io sappia il Watin non descrive affatto la stoppinatura, che viene nominata per la prima volta nel 1807 sul periodico  Annales des art et des manufactures, nel quale si dice che un ebanista viennese ha inventato tale tecnica.

 
Pubblicato : 17/06/2012 12:40 am
(@cassiopea)
Post: 0
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Ho scomodato Aporia :)..... ti rispondo con piacere ma trovo la domanda non spigolosa ma ridicola, togliere una finitura ad un mobile del 600 è da incoscienti, anche se in pessime condizioni si recupera, diventerebbe un mobile di nessun valore, diamo questo compito a Pierpaolo gli passa subito il Linfo considerata da lui una vernice antica......se queste sono le domande spigolose!!  ;D ;D

Pierpaolo nessuno nega l'esistenza di mobili falsi, ma ad un occhio esperto che sa dove guardare questo genere di mobili è facilmente smascherabile, un falso rimane un falso anche se costruito da un abile artigiano non riesce ad imitare un mobile d'epoca alla perfezione, mi dispiace dirlo ma anche su questo argomento sei banale come al solito..... nel 900 si utilizza aimè già la vernice sintetica che rimpiazza la gommalacca, a te non piace lucidare a tampone questo è risaputo infatti ti sei specializzato nell'utilizzo di impregnanti per bioedilizia...che consigli a tutti spacciando questi prodotti per vernici antiche, molto divertente, certo però tornare sempre su gli stessi argomenti, che monotonia, con questo intervento chiudo, spero Aporia di aver soddisfatto il tuo interesse ma puoi scordarti che ti spieghi come si fa un recupero in patina, so che punti molto su quello e speri in una mia spiegazione dettagliata, ma non l'avrai, mi dispiace anche se continuerete a insultarmi come è nel vostro stile. Discussione stucchevole a cui non mi presto, dovrei reggere il gioco ancora a Masoni che ripete sempre le stesse cose....che noia!!

 
Pubblicato : 17/06/2012 1:23 am
(@marco75)
Post: 416
Reputable Member
 

... una persona che in un forum di restauro riesce solo a prendersi gioco di professionisti e quando gli si fanno domande risponde con...io non dirò mai...be', andrebbe eliminata!! non è questo lo spirito costruttivo di un forum

 
Pubblicato : 17/06/2012 8:18 am
(@tullio)
Post: 174
Estimable Member
 

Cara Cassiopea, non credo che Aporia abbia bisogno delle tue spiegazioni per motivi tecnici è solo che in questo Forum ognuno decide di mettersi in gioco e può giustamente decidere quello che vuole trasmettere e ciò che desidera tenere per sè... però non trovo giusto dire "no questo non così, no quello non colì" e poi non argomentare con riferimenti bibliografici o quantomeno esperienziali questa differenza di metodo e/o pensiero... non è lo spirito giusto.

E' inutile che stia qui a ripetere sempre le stesse cose anch'io, ma prego tutti i partecipanti al forum a fare uno sforzo per provare ad evitare inutili e disdicevoli offese personali che portano in basso il livello stesso del forum e di tutti i partecipanti e distorcono i buoni propositi dell'ideatore del sito che ci ospita tutti permettendoci di confrontarci pacificamente, imparare e sperimentare all'interno di un contesto così bello come il restauro in senso lato, grazie all'apporto di tutti professionisti e non.

 
Pubblicato : 17/06/2012 9:48 am
(@aporia)
Post: 833
Prominent Member
 

Per descrivere un recupero in patina bisogna conoscerne la metologia altrimenti si tace.

 
Pubblicato : 18/06/2012 7:06 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Date certe affermazioni…(userò un eufemismo) superficiali riguardanti i falsi, forse sarebbe interessante aprire questo argomento. Non credo che molti cadano in certa faciloneria, ma l’argomento potrebbe risultare interessante.

 
Pubblicato : 18/06/2012 7:58 pm
(@cassiopea)
Post: 0
New Member
 

Aporia giusta osservazione che condivido, infatti mi chiedo perchè questa domanda viene posta sempre a me e non a i professionisti del forum 🙂 Vi leggo sempre con molto piacere, spero di leggere un recupero in patina spiegato da voi 🙂 prima o poi.

 
Pubblicato : 18/06/2012 8:52 pm
 BLO
(@blo)
Post: 146
Estimable Member
 

La domanda ti è stata ( giustamente ) posta perchè ti sei vantata di saper fare il recupero in patina.
Dalla risposta che hai dato mi sembra di capire che il recupero in  patina non lo sai fare : no problem , l'importante è essere chiari.
Se invece ho capito male ( il recupero presumi di saperlo  fare ma non vuoi condividere due briciole d'informazioni ) evita di vantarti, fai la miglior figura.

 
Pubblicato : 18/06/2012 10:13 pm
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