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Però è rimasta in sospeso la questione posta da Cassiopea con le sue foto; non voglio riprendere il discorso affrontato con precisione da homo faber: ma le cose stanno "praticamente" così e poi la foto è chiara!
Per quanto riguarda poi il distingere l'essenza di trementina (vera) dall'acqua ragia (derived oil) ho potuto verificare che tra i due porodotti c'è, ovviamente, anche una notevole differenza di prezzo; anche questo potrebbe essere un elemento per orientare in caso di mancanza di informazioni. Aporia dixit
molti appassionati si muovono in realtà provinciali nelle quali è veramente difficile reperire certi prodotti, e garantisco che vale spesso anche per le città
Avendo stabilito la differenza tra essenza di trementina e acquaragia (minerale e vegetale), mi sfugge quella tra trementina ed essenza di trementina. Se la trementina è una oleoresina, l'essenza che si ottiene con un procedimento di distillazione per cosa si differenzia dalla trementina?
Fulvio, Alessandro per quel che riguarda l'olio di lino diluito in alcol posso aggiungere un particolare di averlo testato sul legno, devo dire che l'alcol evapora velocemente è l'olio non penetra a sufficienza nel legno restando in superficie con un effetto poco gradevole all'occhio, tutt'altra storia l'olio diluito con essenza di trementina. Le due componenti non legano dopo averle mescolate si separano dopo pochissimo tempo, bisogna mescolare sempre.
La differenza tra trementina e l'essenza di trementina consiste in questo, la trementina e la resina base piuttosto oleosa estratta dalla linfa del pino, l'essenza viene estratta dalla trementina tramite distillazione, il paragone che mi viene è quello della vinaccia da cui si estrae tramite distillazione la grappa.
Ottimo l'esperimento di Cassiopea, provo a fare una supposizione sulla scarsa miscibilità della prova fatta con alcol e olio: credo sia dovuta al fatto che va bene l'etanolo per sciogliere gli oli ma è pur sempre presente una certa percentuale di acqua, anche nell'alcol più concentrato, che alla fine non permette di arrivare ad una soluzione vera e propria ma piuttosto rimando una sospensione in cui le molecole, anche se miscelate in modo adeguato, dopo un po' di tempo, tornano a conglomerarsi tra simili in base a peso e composizione.
Confermo che c'è molta confusione nella nomenclatura dei prodotti, ad ogni modo mi pare che fino ad ora, nonostante un po' di attriti sorti in questa discussione, si sia iniziato a chiarire qualcosa!
Si Cassiopea il procedimento è quello e va bene, ma da un punto di vista chimico quale è la differenza tra trementina ed essenza?
Penso che si sia tutti d’accordo con ciò che dice wikipedia (tutti tranne ovviamente C.): per acquaragia si intende un distillato della trementina; viene anche chiamata essenza di trementina; in passato veniva chiamata therebintus, terebindo, ecc. È diventata consuetudine definire impropriamente acquaragia anche altri diluenti derivati dal petrolio.
La trementina è chimicamente una olioresina che si estrae da varie pinacee. Ve ne sono di vari tipi: di Borgogna, Veneta, di Strasburgo, di Chio e italiana. In passato è stata molto usata per la fabbricazione di vernici. Con la distillazione si estraggono acquaragia, colofonia ed oli essenziali.
Unendo l’olio di lino ad alcol si crea un’emulsione che, se l’alcol è nella quantità del 10%, è abbastanza stabile. In soluzioni del genere il senso del diluente è di essere un veicolo. È ovvio che se si vuole una maggiore penetrazione nel legno si deve evitare alcol ad alta gradazione. Io ho usato tale soluzione solo per stoppinare; non ho fatto altri esperimenti, ma, come già detto vi sono ditte che producono buone olioresine di lino in base alcol (New chimical prevention). Mi riservo di fare qualche prova. Si tratta di un’unione molto comune: i profumi sono soluzioni di oli essenziali ed alcol!
Pierpaolo quello scritto su Wikipedia è una definizione comune che troviamo anche nei dizionari ma è detto erroneamente ciò, questo crea confusione è può condurre un utente ad acquistare acquaragia pensando di aver acquistato un prodotto di origine vegetale vi assicuro che l'industria che noi stiamo criminalizzando lo specifica, certo è vero non tutti lo fanno è utilizzano questo equivoco in termini per vendere un solvente di origine minerale per un prodotto di origine vegetale, quello che gioca a nostro favore è l'odore forte di benzina che a l'acquaragia, vi ho postato la foto di un prodotto che specifica la composizione si può leggere, quando si acquista un prodotto scegliere quelle aziende che correttamente specificano l'origine, altrimenti Pierpaolo con questo tuo intervento contribuisci solo a creare altra confusione semplicemente su un equivoco in termini.....non sono la cretina di turno che non sa quello che dice oppure legge.....in quanto alla sciogliere l'olio nell'alcol per l'artigiano che deve sciogliere l'olio di lino puro che a acquistato per utilizzarlo devi ammette che utilizzare l'alcol è come minimo disagevole, l'industria amalgama certi elementi in modi che non non conosciamo fino in fondo, il profumo ha un altra metodologia di amalgamare gli ingredienti fra loro non c'è solo l'alcol ma che altri componenti che aiutano, non centra molto con quello di cui parliamo.
C'è un post del forum anche abbastanza recente da cui ho tratto i seguenti dati:
"Allora da quello che mi ha detto l'assistenza tecnica del produttore dell'essenza di trementina, come risultato del processo di distillazione della gemma si forma un idrocarburo, la cui classificazione C.A.S. piu' vicina e' quella di "Nafta solvente (Petr.) - Alif. Interm.". Quindi non ci sarebbero derivati del petrolio. Nel frattempo mi hanno mandato la scheda di sicurezza "aggiornata", che parla piu' realisticamente di 70% circa di olio di trementina e 30% circa di idrocarburo (Nafta solvente di origine vegetale)."
Questo dice il post, io aggiungo che gli oli contenuti nell'essenza sono : terpeni aciclici e monociclici, idroterpeni, pironi; cimeni.
Nell'ambito del restauro parlando di trementina dobbiamo riferirci sempre all'essenza di trementina.
La trementina come tale infatti è un composto gommoso dalla cui distillazione si forma una parte volatile (l'essenza di cui abbiamo detto sopra) e una parte non volatile (la resina detta colofonia o pece).
Per provarne in modo assai pratico la bontà, basta lasciarne cadere alcune gocce sopra un pezzo di carta bianca, attendere l'essiccazione ed osservare attentamente se al termine di questa, lascia traccia. Se non si riconosceranno i punti dove la carta è stata bagnata, vorrà dire che è di buona qualità.
Amen
Scusa, Alessandro, ma forse non ho capito: se ad un rivenditore di materiali per restauro, per esempio Bresciani (cito questo perché ho sottomano il suo catalogo, ma è la stessa cosa per qualunque altro: CTS, PHASE, ANTARES, SINOPIA, ecc.), chiedo della trementina mi danno: resina naturale di conifere composta principalmente da terpene pinene e acido abetinico, solubile in alcol etilico, acetone, ecc.
Se chiedo essenza di trementina, mi danno: acquaragia vegetale pura di gemma.
Se chiedo white spirit, mi danno: ragia de aromatizzata.
Sono tre prodotti diversi per caratteristiche e provenienza.
Poi: ho provato a diluire olio di lino cotto con Dilak 990 (alcol etilico denaturato 99,9°): ho aggiunto un 5% di alcol: tutto bene; sono passato al 10%: ok; gradualmente sono arrivato ad una parte di olio ed una di alcol.
Dopo tre ore una parte di olio tende a depositarsi, ma non si separa nettamente dall’alcol. Non vedo dove sia il problema: olio ed alcol si miscelano tranquillamente anche in modo artigianale ed anche in proporzione di 1 a 1.. O vogliamo fare altre polemiche sterili?
Pierpaolo nessuna polemica sterile ma il fatto di negare anche l'evidenza secondo me è un po preoccupante da parte tua, mi ricordi un opera teatrale di Eduardo De Filippo genio indiscusso del nostro teatro, dal titolo DITEGLI SEMPRE DI SI.....tu mi ricordi molto quel personaggio ;D non commento oltre del resto le foto che ho postato si commentano da sole, e molto difficile portare avanti un argomento seriamente, condivido l'affermazione di Tullio l'unico che a colto effettivamente qual'è il problema di solubilità dell'olio nell'alcol, in effetti l'alcol ha una percentuale di acqua al suo interno, acqua e olio non legano si separano è una legge fisica, che avviene naturalmente, grazie.
C. ha la mania di metterla sul personale: è un modo per evitare discussioni serie e di non porsi domande serie tipo: ma che diavolo di alcol usi? Il mio è alcol puro, quindi con una quantità minima di acqua. Evidentemente c’è chi, seguendo il mito del “prodotto naturale” riesce a farsi fregare anche sull’alcol!
Ho ripetuto la prova aggiungendo all’olio il 30% di alcol. A distanza di ore la soluzione è stabile. L’acqua presente nell’alcol rende l’olio leggermente torbido, ma, una volta stesa la vernice sul legno, l’acqua evapora e la vernice ridiventa brillante. Questa è una prova che può fare chiunque. Basta che si usino prodotti seri.
Cara C. hai perso un’altra occasione per star zitta ed evitarti l’ennesima figuraccia.
Che tu voglia avere sempre l’ultima parola quand’anche si tratti di un raglio, lo si è capito!
Forza, facci ridere!
Dal momento che ti piacciono le foto:
http://yfrog.com/9epict0376oj
Ma allora per cosa viene utilizzata la trementina nel restauro?
Premesso che le varie trementine hanno varie differenze organolettiche, vengono usate soprattutto nella pittura ad olio per rendere i colori più brillanti. In passato sono state molto usate nella fabbricazione di vernici; per es. il Megilp conteneva trementina veneta. Possiede ottime doti di elasticità, quindi conferisce resistenza alla vernice; spesso veniva mescolata ad altre resine ottenendo una olioresina in base alcol: in questi casi prolungava la vita della resina. La sandracca, per es. se sciolta in alcol ha vita breve: dopo un po’ tende a sfarinare. Mescolandola con la trementina il fenomeno si allontana. Inoltre viene usata nelle colle per l’oro.
Anche se l'ora è tarda ma purtroppo di giorno non ho molto tempo libero, rispondo volentieri alle domande di Pierpaolo, è ti chiedo quale ennesima brutta figura avrei fatto, chi ne esce sbugiardato non sono di certo io in questo periodo ne sta collezionando parecchie di belle figure, al posto tuo rifletterei, ritornando hai prodotti che io uso che secondo te sono scadenti, ti mostro volentieri cosa utilizzo, alcol puro etilico a 99,9 gradi, prodotto di alta qualità che utilizzano tutti i restauratori a basso contenuto di acqua, questo ho miscelato con olio di lino cotto puro, ti mostro i prodotti è il risultato, questa mattina i due elementi era scomposti totalmente risultato incredibile, ora mi domando cosa utilizzi tu visto la foto postata da te tutto sembra tranne olio di lino ha uno stranissimo colore mi stupisco che nessuno lo abbia notato..... 🙂
Questo è un altro esperimento fatto con alcol di alta qualità puro, quello utilizzato per fare i liquori, lo mescolato ad olio di lino, questo è il risultato si scopone lo stesso, l'unica differenza ci impiega un tantino di tempo in più, non c'è niente da fare i due elementi tendono sempre a dividersi non si amalgamano mai bisogna agitare frequentemente il barattolo dove sono contenuti......ora ti chiedo cosa centra la trementina veneta che a tutt'altro utilizzo con quello di cui stiamo discutendo, non è sufficiente conoscere i prodotti ma bisogna saperli utilizzare, altrimenti è solo teoria.