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Finitura a gommalacca: olio si olio no

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(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Il problema, anzi, uno dei problemi, dal momento che di problemi ne hai tanti, è che non conosci i prodotti che usi. Ma si sa: se chiedi le schede ti ridono in faccia! Così ti basi sulle pubblicità che, più sono ciarlatanesche, più ti colpiscono!
L’alcol che ho usato io è un alcol professionale prodotto dalla Colorlegno appositamente per stoppinature, quindi TOTALMENTE INCOLORE E CON UNA PERCENTUALE DI ACQUA DICHIARATA INFERIORE AL 5%. Quello che hai usato tu è un generico alcol denaturato DESTINATO AD USI GENERICI, del quale non ti sei degnata di controllare le caratteristiche (dalle foto che hai allegato deve contenere una grande quantità di acqua, oltre che di pigmenti!!!). Ma si sa: se chiedi le schede ti ridono in faccia!
In quanto all’olio, la domanda era: l’olio di lino cotto è diluibile in alcol?
LA RISPOSTA E’ Sì.
Se la domanda fosse stata: lo standolio di lino è diluibile in acqua?
LA RISPOSTA SAREBBE STATA: PARZIALMENTE.
Dici che bisogna conoscere i prodotti che si usano! Ebbene, qua se c’è qualcuno che in perfetto stile da bricolage non conosce i prodotti che usa sei proprio tu. Anziché olio di lino cotto. hai usato uno standolio, un olio, cioè,  cotto più volte, quindi con un avanzato grado di polimerizzazione: difficile che delle macromolecole siano ancora solubili in un diluente! Inoltre il tuo standolio contiene degli ossidi metallici (per renderlo più essiccativo) che in soluzione con alcol tendono a precipitare. Sulla scheda di sicurezza avresti dovuto controllare i componenti. Cara la mia C. se nel restauro ci si muovesse come fai tu, in modo così approssimativo e con la tua totale ignoranza dei materiali, si creerebbero solo disastri.
Ma cosa parlo a fare? È chiaro che nella tua presunzione sei ancora sicura di essere nel giusto: per te non vi è alcuna differenza fra olio cotto e standolio! Fra prodotti professionali e no! Queste cose, si sa, sono degne del piccolo chimico!

 
Pubblicato : 16/01/2012 10:39 am
(@cassiopea)
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New Member
 

Pierpaolo la color legno la conosco come azienda, ho utilizzato i suoi prodotti  non sono l'eccellenza in questo campo, è non ti preoccupare che le conosco tutte le varie ditte, mi sembra di averlo dimostrato, tu acquisti lo stesso alcol etilico che acquisto io, subisce solo un trattamento di decolorazione, oltretutto ti prendono per i fondelli perchè non acquisti un alcol di migliore qualità ma solo decolorato pagandolo di più, poi che mi dici dell'alcol puro utilizzato in campo alimentare che ho utilizzato per fare l'altro esperimento che ha dato gli stessi esiti, come al solito quando sei in difficoltà insulti il tuo interlocutore, piuttosto io mi interrogo su una cosa che non sia tu ad avere una relazione stretta con alcune ditte che pubblicizzi in continuazione su questo forum, ma chissà forse pecco in presunzione anche in questo, gli utenti di questo forum possono provare è verificare è semplicissimo, io so che l'olio di lino si è sempre diluito con acquaragia oppure essenza di trementina, l'alcol a dimostrato con prove lampanti di essere fallimentare in questo. Puoi trovare tutte le scuse che vuoi in tuo favore ma i fatti parlano chiaro, se fosse stato diverso il risultato ti avrei dato ragione ma non è così, alla prossima.

 
Pubblicato : 16/01/2012 12:46 pm
(@homo-faber)
Post: 72
Trusted Member
 

Cassiopea ha fatto degli esperimenti e non posso far altro che constatare. Non so che prodotti hai utilizzato e quindi la contestazione di Pierpaolo mi sembra più che fondata. In un esperimento si devono sempre rigorosamente indicare le condizioni iniziali… Quello che ho scritto io circa la solubilità degli olii in alcoli ha una validità generale, e lo riconfermo, andate a consultare i trattati di chimica organica (oltre che Wikipedia…). L’etanolo è un alcol debole, pertanto gli olii da diluire devono essere poco polimerizzati, con i gruppi carbossilici (COOH) esposti e liberi di interagire, non legati ad altre molecole. Le macromolecole troppo voluminose e complessate interferiscono con la solubilità, soprattutto con alcoli deboli. Dalle foto di Cassiopea sembra proprio un’emulsione. Farò anch’io prove miscelando vari prodotti e vi farò sapere. Credevo comunque che in ballo ci fosse l’olio di lino crudo e non cotto, quest’ultimo è chiaro che è già molto polimerizzato e stenta a sciogliersi in etanolo…. Per questo aspetto ha ragione Pierpaolo. Io proverò a sciogliere l’olio di lino crudo con etanolo a varie gradazioni, vi farò sapere !  😛

 
Pubblicato : 16/01/2012 12:59 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Certamente, crudo è solubilissimo; se cotto, non vi sono problemi sino ad un 30% di alcol, ma non vedo a cosa potrebbe servire una diluizione maggiore.
Qualcuno dovrebbe anche spiegare a C. che l’etanolo è incolore. La Colorlegno non lo decolora. È pigmentato quello che usa lei, ed il prezzo inferiore giustifica una inferiore qualità.

 
Pubblicato : 16/01/2012 1:29 pm
(@cassiopea)
Post: 0
New Member
 

Non dubitare mi fa piacere il tuo intervento proverò anch'io con l'olio di lino crudo, l'alcol etilico è quello che viene utilizzato più comunemente per sciogliere le resine naturali ecc ecc. qundi mi sembra opportuno provare con quello oltretutto quello utilizzato da me è 99,9 gradi quindi a pochissima acqua, Pierpaolo a detto che il suo ne ha il 5% questo mi induce a pensare sia un alcol a 95 gradi, ti assicuro che il colore è irrilevante.

 
Pubblicato : 16/01/2012 1:30 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Che palle!!! Come è possibile che riesca a dire una sciocchezza ogni volta che apre bocca! Secondo la legge italiana la denominazione “alcol puro ” impone un contenuto di acqua inferiore al 5%. Prima di aggiungere altre affermazioni false dovresti controllare. Ho dato il nome del prodotto ed il fabbricante. In rete puoi trovare le schede. Eviteresti altre figuracce e di diffamare ditte serie. Il Dilak è 99,9°.

 
Pubblicato : 16/01/2012 1:43 pm
(@homo-faber)
Post: 72
Trusted Member
 

Carissimi ! Provare per credere, dicevano in tanti qualche tempo fa! Ho miscelato olio di lino crudo con etanolo a 98° vol. ed il risultato è chiaro ed evidente: la miscibilità fra i due liquidi è perlomeno parziale, ma in misura modesta. Quindi Pierpaolo devo smentire la tua asserzione, che vede invece una perfetta miscibilità! Ma hai mai provato a miscelarli? Scusami se dubito, ma miscelando ieri i due componenti ho chiaramente verificato che si forma un'emulsione e dopo qualche tempo i due componenti si stratificano chiaramente e nettamente. Questo cmq non esclude il loro utilizzo per il trattamento del legno, anzi. Miscelando invece olio di lino crudo con essenza di trementina ho avuto una perfetta miscibilità!  Le cose sono in verità assai semplici: SI DICE CHE IL SIMILE SCIOGLIE IL SIMILE, questo recitano anche libri di testo (Chimica ovviamente). Il fatto è che l'etanolo è polare, mentre i triacilgliceroli (contenuti nell'olio di lino) sono apolari. Ciò vuol dire che i due prodotti non sono miscibili. L'essenza di trementina invece è essenzialmente una miscela apolare di composti, quindi scioglie gli olii contenuti nell'olio di lino, semplice! Vi assicuro che questa è la spiegazione chimica relativa alla miscibilità dei due liquidi  😀 ;D ;D ;D ;D

 
Pubblicato : 17/01/2012 10:32 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Interessante. Mi sono subito premurato di rompere le scatole a qualche ufficio tecnico che ti da totalmente ragione. Mi si dice che l’olio di lino è parzialmente solubile in etanolo per i motivi che hai detto, ma che per renderlo totalmente solubile basta addizionare piccole quantità di altri solventi apolari. Infatti il Linfoil risulta completamente solubile (penso grazie al limonene che contiene). Mi dicono che è un escamotage usato molto spesso per mescolare prodotti altrimenti non miscelabili. Penso poi che sia molto importante anche la proporzione olio-alcol. Dalle prove che ho fatto, sino al 30% di etanolo non vi sono problemi; oltre, mi pare di averlo detto, la soluzione tende a separarsi. Tu con che proporzioni hai provato?
Comunque no, non avevo mai provato col crudo, dal momento che ai fini pratici non mi era mai servito e, come dici tu, non cambia niente rispetto l'utilizzo sul legno.

 
Pubblicato : 17/01/2012 11:39 am
(@homo-faber)
Post: 72
Trusted Member
 

No, non ho fatto prove quantitative, interessante che la miscelazione si possa fare fino al 30%. Farò prove e ti dirò.  ;D Interessante anche l'escamotage da te suggerito, cioè la miscelazione con un composto come il limonene, che effettivamente scioglie bene i lipidi. Mi interessano cmq molto i risultati sul legno, cioè etanolo-olio di lino vs. trementina-olio di lino. Tu cosa mi dici? Da un punto di vista del restauro del mobile cosa'è preferibile? ???

 
Pubblicato : 17/01/2012 3:43 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Che io sappia in passato l’olio  non è mai stato diluito con alcol, ma a volte unito alla trementina e diluito con essenza di trementina. Non so che applicazioni possa avere nel restauro la sua diluizione con etanolo. In passato avevo provato delle stoppinature con tale composto, ma le avevo trovate eccessivamente difficoltose, anche se i risultati erano ottimi. Qualcuno su questo forum poco tempo fa ha affermato che non è poi così complicato. Non so. Io non ho certo voglia di portare avanti tali esperimenti, tanto più che risultati simili possono essere raggiunti con verniciature a pennello.
Nel campo della verniciatura è chiaro che in passato si tendeva ad avere una essicazione veloce ma non troppo: l’olio doveva avere il tempo di penetrare nelle fibre del legno sia per avere un buon aggancio, sia per consolidarlo. Devi tener conto anche della superiore qualità del legno del passato. I legni di oggi assorbono molto velocemente; una volta erano molto più compatti. Comunque vi sono ditte che realizzano olioresine in base alcol: i risultati sono buoni. Forse per fare un’analisi qualitativa si dovrebbe calcolare velocità e capacità di penetrazione dei vari diluenti.

 
Pubblicato : 17/01/2012 5:38 pm
 ale
(@ale)
Post: 219
Estimable Member
 

Io uso alcol 99 gradi incolore che mi procura un amico medico (lo stesso alcol che usano nei laboratori analisi ) va bene per il restauro?
cosa devo guardare nell'etichettà?

 
Pubblicato : 17/01/2012 8:26 pm
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
 

sorrido, con tutta sta chimica stasera riprendo Ghoete e rileggo le sue affinità elettive 🙂

 
Pubblicato : 17/01/2012 8:50 pm
(@homo-faber)
Post: 72
Trusted Member
 

sorrido, con tutta sta chimica stasera riprendo Ghoete e rileggo le sue affinità elettive 🙂

non c'è da sorridere con la chimica, ce l'hai ogni giorno in ogni momento della tua vita, sorridi se si dicono castronerie, questo si. Noi che ci occupiamo di restauro maneggiamo prodotti di tutti i genere, quindi un pò di chimica ci vuole, che ne dici?  :-

 
Pubblicato : 18/01/2012 10:11 am
(@cassiopea)
Post: 0
New Member
 

Sono stata un po impegnata scusate, ma ieri ho provato l'olio crudo è la sua solubilità in alcol, come volevasi dimostrare anch'esso non è solubile, un cosiglio a Piepaolo prima di lanciare affermazioni si dovrebbe quanto meno provare è poi se mai dare consigli in merito, come volesi dimostrare per rendere solubili certi elementi l'industria utilizza degli strataggemmi e ti pareva che non ci fosse anche il linfoil di mezzo ma guarda che combinazione ;D di seguito vi posto qualche foto del risultato non vi complicate inutilmente la vita, oltretutto olio è alcol sul legno ha un pessimo effetto. Mi piace l'ironia di pin8cchio non ha tutti i torti, GOETE  è meraviglioso ottima scelta ;D ;D

 
Pubblicato : 18/01/2012 10:53 am
(@homo-faber)
Post: 72
Trusted Member
 

si ma consiglio di cambiare e passare a Cesare Pavese, grande, meraviglioso PAVESE!

 
Pubblicato : 18/01/2012 11:00 am
Pagina 4 / 5
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