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Hai ragione Barca, ma io mi sto divertendo a dismisura. E poi imparo delle cose fondamentali. Per esempio: le olioresine non sono adatte per pulire!!! La finitura adatta ai mobili (originariamente verniciati) è il fantomatico “encaustico” che, da quello che si evince, serve anche per la pulizia. Ma qua con grammatica e sintassi così sciolte, forse ho capito male; in tal caso sarei curioso di sapere cosa utilizzerebbe, la nostra restauratrice, per pulire un Oggetto, per es. del 5, che se ci arriva con una vernice così deteriorata non sarà certo bello lustro! Mi sorge il dubbio che lei effettui effettivamente una pulizia!
Anni fa ho assistito ad una conferenza tenuta da uno degli storici che le piacciono tanto; ad un certo punto qualcuno fece una domanda usando il termine “pulizia”. La risposta assai sarcastica fu che le pulizie le fanno le domestiche; nell’ambito del restauro si fanno “puliture”.
Me lo vedo il mondo di C.: fiorellini, uccellini che cinguettano felici, nuvolette azzurre e cuoricini rosa patinati con gommalacca, non prima di essere stati puliziati con encaustico!
Per il mobile a cui manca l’ebanizzazione, il buonsenso le dice di reintegrare , mentre per l’olioresina del mobile del 5, no, il buonsenso le dice che va eliminata sostituendola con il fantomatico “encaustico”! è una perla di logica!
Altra cosa assai ridicola è la concezione di patina che traspare, come se riguardasse la vernice! Per non parlare della reversibilità. Come la toglierebbe la nostra amica la cera dopo le ovvie rimostranze della committenza? Con altra cera?
Mi fa piacere che ti diverta è logico il tuo atteggiamento non sai cos'è un restauro conservativo, è facile da capire dagli interventi banali, io continuo a esprimere il mio punto di vista tu continua con i prodotti già pronti, sei in grado di utilizzare solo quelli, per fortuna sei passato all'edilizia, grazie al cielo 🙂
Quello che avevo da dire l'ho detto ti ho smentito più volte è la tua irritazione sale per questa ragione....lascio volentieri campo libero a Pierpaolo, io lavoro a differenza sua che a quanto pare a molto tempo libero, tanto i suoi consigli sappiamo già in quale direzione vanno da grande professionista ;D ;D E' di una banalità cosa che vedrete alla prossima occasione il povero sventurato che arriva di queste parti si imbatterà con le oleoresine di Pierpaolo, vi auguro buon lavoro a tutti!
Se la patina non è la vernice tu cosa faresti sverniceresti un mobile del settecento, se è così mi complimento con te fai parte di quei restauratori che sverniciavano i mobili del settecento con la soda caustica, BRAVO!
Cara Cassiopea penso che molti si ricordino ancora le diatribe tra PPMasoni e la sottoscritta, ma, anche quando non condivido un'opinione, sono del parere che la persona non solo possa ma debba esprimerla. Non chiudo le discussioni perchè penso sia un atteggiamento censorio che non condivido e perchè penso che solo Giuseppe possa farlo.
La patina, non mi stancherò mai di ripeterlo, è un concetto che è cambiato nel tempo e che ancora oggi non ha messo d'accordo tutti. Partendo dall'assunto che la patina è creata dal tempo e dalle azioni antropiche, e non, che il mobile ha subito, non si può affermare che essa sia presente solo in superficie: tutto il massello e tutta la finitura subiscono l'azione del tempo. Il restauratore dovrebbe poter operare solo ed esclusivamente per conservare questo manufatto arrivato in condizioni più o meno ottimali fino a noi. Questa però è solo teoria perchè spesso il povero restauratore lavora per un committente, pubblico o privato, che ha precise idee in proposito. Buone condizioni di conservazione poi non significa che l'oggetto sia accettabile nelle nostre case o in un museo. In teoria quindi è sempre tutto facile ma nella pratica vi sono talmente tante istanze da rispettare che qualsiasi restauro sarà sempre criticabile perchè sono tantissime le scelte che un restauratore deve compiere e ogni scelta è sempre opinabile. La pratica è ben diversa dalla teoria e anche quando si progetta un intervento spesso subentrano dei problemi in corso d'opera che possono far cambiare direzione al lavoro. Vi lascio con una domanda un po' retorica: siete sicuri che dov'era com'era sia la base di un buon restauro?
Come volevasi dimostrare: la patina è data dalla vernice.
Io non sono per niente irritato: sono moderatamente divertito. Moderatamente per via della tristezza che questo essere mi ispira e per il pensiero di ciò che può combinare sul lavoro.
Vedi, cara C. il settore nel quale soprattutto lavoro, che tu chiami edilizia, si chiama monumentale, e mi costringe ad operare su Oggetti d’epoca, non di modernariato, spesso esposti ad intemperie, spesso ormai privi di protezioni da molto tempo. Un restauratore che facesse un’uscita come la tua sulla patina, in questo settore, lo impiccherebbero subito al trave più alto, e lascerebbero la sua carogna esposta al ludibrio (spero apprezzerai la sottile metafora).
Pochi mesi fa ho fatto una perizia su una casa risalente a poco dopo il 1000 (si trova dietro al casino di Saint Vincent). I travi di larice attraversano le pareti perimetrali e terminano trasformandosi in ex sostegni di quelli che una volta erano i balconi. Sono li dal 1000, e come credi che abbiano potuto conservarsi discretamente se non grazie alla patina che hanno saputo darsi? Col tempo, grazie a questa patina, che non è certo una vernice, hanno acquistato idrorepellenza, tanto da poter sopportare egregiamente il gelo che da quelle parti danneggerebbe qualunque legno nuovo alla prima stagione, se non ben protetto. La patina del legno non ha niente a che vedere con la tua gommalacca. Pensa che anche la pietra col tempo sviluppa una sua patina, come d'altronde qualsiasi materiale!
Non è certo una verniciatura che fa la patina! Sarebbe troppo semplice: i falsari farebbero festa.
Ovviamente alle domande precise non rispondi. Fai bene: ti eviti altre brutte figure.
ne ho viste di tutti i colori ma questa, beh, questa le supera tutte, caro Giuseppe, tempo fa hai cancellato una mia discussione in cui avevo scritto : che palle!!, non ero nemmeno riuscito a leggere la risposta del mio interlocutore, ora mi chiedo nella lingua della mia terra : ma nd'do stai?
Effettivamente........
Ho scritto alcune cose sulla patina e nessuno ha risposto ma per invocare la censura alcuni intervengono. Non mi sembra un bell'esempio di discussione.
Cara Aporia, in passato noi due siamo stati autori di discussioni accese, ci siamo accapigliati con foga e passione, ma sempre nel pieno rispetto delle idee dell’altro e non certo con intenti sopraffattori, ma piuttosto tentando di capire. Era un bel giuoco di dare e di avere. Io ho acquisito conoscenze grazie a te, e credo che ciò sia stato vicendevole. Qua nessuno ha invocato una censura, ma soltanto correttezza, soltanto che il forum mantenga i canoni di un civile scambio di opinioni, non i caratteri di un pollaio o di una comica con relative torte in faccia e sberleffi. Se da parte mia vi sono state intemperanze è perché sono stato insultato e calunniato sistematicamente. Si tratta di applicare le regole che determinano il buon vivere sociale. Tu puoi pensarla diversamente da me, ed io ho tutto il diritto di contestarti; non quello di accoltellarti!
Non so se C. sia stata giustiziata o se abbia capito di aver superato tutti i limiti; quello di cui sono certo è che nessuno rimpiange la sua assenza.
A questo punto possiamo parlare di patina o di olioresine, mi va benissimo, ma in modo civile come si era sempre fatto.
Con nostalgia delle nostre scazzottate e sempre pronto a riprendere,
paolo
A me, sicuramente in modo semplicistico, è sempre piaciuto paragonare la finitura (patina esterna) al vestito e la superficie del legno (vera patina) alla pelle.
Cara Aporia, ho riflettuto su quanto detto da barca66love sull'inopportinità di portare avanti una discussione che si apre con un post dai toni inquisitori nei confronti di un utente. Personalmente, nel leggere l'inizio del dibattito, ho avuto un senso di fastidio, ho disapprovato da subito il comportamento ed ho cercato di riportare la discussione sui " metodi " . Tuttavia devo riconoscere che continuare a discutere dopo un post d'apertura così aggressivo nei confronti del nostro amico Pierpaolo non è corretto, e del resto la stessa serenità del confronto sembra ormai irrimediabilmente compromessa ( com'è comprovato dai successivi interventi polemici che ne sono seguiti ). Peraltro il tema del dibattito si è spostato su un oggetto molto interessante ( la patina ) differente rispetto al " titolo " d'apertura. Ti chiedo,quindi, di valutare l'opportunità di aprire una nuova discussione ad hoc sulla patina,sulle oleoresine o su quello che meglio riterrai in modo da consentire una corretta e serena discussione da parte di tutti. In caso contrario mi asterrò ( ma credo che non sarò il solo ) da ogni discussione . Non è per censurare, ma credo che il rispetto venga prima di tutto.
Senza alcuna polemica da parte mia.
Condivido con BLO che questa discussione possiamo considerarla esaurita e peranto la chiudo.
Purtroppo continuo a constatare che i toni accesi che contraddistinguono ultimamente molte disussioni non sempre portano ad un sano confronto, ma piùttosto ad una inutile diatriba fatta di insulti e calunnie.
Chiudendo questa discussione non è mia intenzione avvalermi di una censura che dopotutto non mi compete essendo il forum libero.
Ma in tutti i FORUM che si rispettano tra le tante regole di partecipazione, penso che una sia comune a tutti: evitare tassativamente gli interventi OT ovvero gli interventi fuori tema rispetto al titolo della discussione.
Invito pertanto tutti ad esprimere liberamente le vostre idee, rispettando questa semplice regola e soprattutto, rispettando le idee degli altri che, anche se contrarie alle proprie, nessuno impone di seguire.