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Aporia la pomice è peggio dell'olio, fra i due estremi meglio l'olio, permette di lucidare velocemente ma il poro come diventa? A volte bianco...... da pessimi risultati.
Infatti l'uso della pomice mi è stato consigliato come abrasivo e non per riempire il poro mentre si lucida, abominio abbandonato all'inizio del mio apprendistato
tornando alle olieoresine mi chiedo come è possibile che non si sappia come prepararle se anche negli anni 50 venivano usate..... ???
Vengono tuttora fabbricate come nell'antichità ed usate. Per unire la resina all'olio la si deve pirogenare, cioè la si deve portare ad una temperatura leggermente superiore alla temperatura di fusione ed unirla all'olio bollente. Poi a freddo si aggiunge il diluente. Se anzichè usare una resina naturale se ne usa una di sintesi, il processo avviene a freddo.
se non ho sbagliato niente a questo link puoi trovare una stampa risalente al 1000, che illustra un marchingegno per la fabbricazione delle olioresine: nel cilindro superiore si metteva la resina che colava nel recipiente sottostante che conteneva l'olio.
http://yfrog.com/nlzahn1j
Si ritorna sempre al punto di partenza, le antiche oleoresine si preparavano con resine di origine naturale, di cui antony se vai alla ricerca di informazioni, trovi indicazioni anche dei componenti, che erano l'ambra, la colofonia, le coppali c'è un ampia letteratura da cui attingere, oggi le materie prime sono cambiate completamente per ragioni tecniche tant'è vengono venduti delle aziende produttrici come impregnanti e non vernici, impregnanti a cui viene consigliato dalla stessa azienda una vernice di finitura da applicare in seguito per proteggere il manufatto, ma questo non è restauro e del semplice bricolage, la soluzione di applicare su mobili rustici la gommalacca è in seguito la cera da ottimi risultati con pochi sforzi anche se qui viene molto demonizzata e mi chiedo il perchè.
Negli anni 50 vennero introdotte sul mercato già le prime vernici di produzione totalmente industriale derivate dal petrolio, che in seguito portò all'utilizzazione delle suddette anche da parte degli artigiani, che abbandonarono i vecchi sistemi in favore di questi nuovi prodotti che promettevano risultati veloci con minor sforzo, fu l'inizio della fine......cosa che continua ancora oggi, con i risultati che vediamo.
...vai, mi offro alla flagellazione di tutti!
ho letto decine di messaggi...ormai questo forum mi sembra sia diventato tipo il parlamento... si discute, ci si insulta a scapito della proficuità dello scambio di idee!
Dunque... conosco abbastanza bene Carlo Ferrari e se non sbaglio quello che lui, e quindi Cassiopea chiamano recupero in patina non è altro che una "pulitura" con la triplice e successiva ripresa della finitura! CARA CASSIOPEA...ti sembra il modo di intervenire in un forum, attaccare tutti, da Pierpaolo che usa il Linfo, a Aporia che usa qualche goccia d'olio nella stoppinatura...per poi tacere quel poco che sai??? Scusa la sincerità ma a differenza di Aporia, io non credo che tu sia molto esperta, anzi...vai avanti per preconcetti!
Il libro che citi del Turco lo conosco molto bene...ha ragione Pierpaolo, è un manuale, non il Vangelo...ci sono molte cavolate!come ad esempio l'oliatura come passaggio fondamentale nella lucidatura...cosa che invece può essere si fatta ma a seconda dei casi, e molte altre!!
La pomice...bene, questa povera pomice che è criticata da tutti...credo a priori!! mi chiedo se vi siate mai impegnati seriamente a capire come funziona e come si usa davvero?? no perchè "anticamente" si usava e solo in alcuni casi dava risultati pessimi...quando era stata usata male! Personalmente 13 anni fà, quando iniziai a stoppinare mi ci misi di impegno a provare tutto...lessi di tutto, feci pratica in diverse botteghe...e ovviamente iniziai su alcuni mobili dell'800 che ho in casa! Bè...sono ancora li, perfetti...gl come appena data, fioritura inesistente! e non è che usai qualche granello di pomice...no , no....trattai tutta la superficie con molta pomice, poi iniziai a stamponare con alcool e poca gl fino a completo assorbimento...poi spagliettati tutto!!! poi iniziai a stoppinare...ripeto...è tutto come appena fatto!!!
Usare o non usare il Linfo! che ognuno faccia le prove che vuole...perchè portare avanti questa crociata contro un prodotto cmq valido?? per la cronaca...non è semplicissimo da usare come qualcuno dice,...va saputo usare o non da i risultati che dovrebbe!!
Cara Cassiopea...che ti interessa se la resina è naturale o di sintesi???la composizione è quella??? la ricetta del linfo è quella delle antiche olioresine??? quindi....dove stanno tutte queste incompatibilità con i mobili antichi??? E cmq, la Geal, da un pò, sulla confezione del linfo riporta una dicitura tipo." prodotto adatto come fondo per le lucidature a gommalacca" !!! Personalmente mille volte meglio il linfo dei prodotti base acqua della Sayerlack!! Ho provato a usarlo su radiche o legno chiari e ammetto che scurisce un pò troppo la superficie...questo si!!
E poi...come interverresti su un mobile del '600,,,,e che sono segreti??? non sai rispondere o vuoi fare come quegli "avidi" che portano il loro sapere nella tomba??? se tutti facessimo come te questo forum potrebbe chiudere!! Davvero credi che un Masoni o chicchessia trae profitto economico o di immagine da cio che dice??? te prendi soldi da qualcuno per sponsorizzare i suoi corsi??? dai...daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.....basta con queste polemiche assurde e noiose!! non hai mai risposto a una domanda di quelle che ti sono state fatte!
Ti ritieni una restauratrice portatrice della verità e poi citi a base del tuo sapere tre cose:
i prodotti base acqua della sayerlack
i corsi (per carità ottimi) di Carlo Ferrari
il libro del turco!
Ammazza...da rimanere senza fiato!!!!
Chiedo scusa per lo sfogo ma questo forum sta scadendo...a causa di certe discussioni sterili!
BRAVO RAGAZZO!! fa bene sfogarsi ogni tanto, tu hai detto la tua io la mia, siamo pari, gli esperti siete voi, utilizzare prodotti già pronti non è restaurare è fare del fai da te, e sopratutto essere ottimi sponsor della GEAL, cosa che sapete fare egregiamente, me lo chiami restauro?
Ne le vernici all'acqua ne il LINOFOIL hanno a che fare col mobile antico la tua è una sterile polemica è stato già affermato più volte.
Tanti Saluti preferisco astenermi dal rispondere a tali sciocchezze....ho ben altro da fare, ciao ciao:))
come volevasi dimostrare ... mischiare olio, alcool e acqua ragia significa esere un restauratore!! io non voglio far polemica con te...ma cavolo, sali in cattedra e non dai mai un'alternativa...se non questi miscugli, efficaci per forza, perchè dentro contengono di tutto un pò ... e la gommalacca!! conosco un tipo che fà come te ... anzi ti gro una sua trovata: pulisce il legno con un miscuglio di vetril e sapone liquido!! Ti assicuro che funziona...ma secondo te questo è restaurare solo perchè lui ha miscelato due prodotti già pronti?? questo significa farsi i prodotti??? oppure come fà qualcuno mischiare ammoniaca e acqua ossigenata...??? questo significa prepararsi un prodotto??? ripeto, non ce l'ho con nessuno...solo col modo da maestrina con cui bacchetti tutti!!! fossi in te chiederei umilmente dei consigli a persone come Pierpaolo o Aporia, prima di giudicarli!! ma...come dici te...ognuno ha un suo modo di vedere le cose! buon lavoro anche a te.
... mischiare olio, alcool e acqua ragia significa esere un restauratore!! io non voglio far polemica con te...ma cavolo, sali in cattedra e non dai mai un'alternativa...
quali potrebbero essere le alternative? anche io non voglio fare polemiche ma vorrei tanto imparare qualcosa!
ti rispondo per ciò che penso...
non credo che miscelare insieme, secondo un criterio abbastanza discutibile, dei prodotti pronti all'uso significhi " farsi un prodotto da sè" ! questo è un miscuglio che anche un bambino può farsi...senza offesa per nessuno! secondo me preparare un prodotto è ben altro, e lascio alle ditte specializzate tale compito! io "da me" mi preparo la gommalacca, alla quale aggiungo altre resine in varie percentuali a seconda delle necessità! esempio se voglio una resina più rossiccia non uso le aniline che secondo me alterano le proprietà della gl...ma uso una % di sangue di drago! e cosi via... ma non mi permetto di dire che iomi preparo i prodotti! altrimenti scusate... fare l'impasto di gesso, colla e terre significa essere più restauratori di chi usa uno stucco già pronto??? faccio per dire... io dopo mille prove uso, salvo casi di lucidatura e piccolissime fessurazioni (in questo caso me lo preparo) , la Balsite della cts! una resina epossidica per il restauro ligneo che ha caratteristiche che nessuno "stucco" fatto in casa avrà mai!! questo è ciò che penso...criticabilissimo ovviamente!
Caro Pomacciolo, non si tratta di fare polemica, ma di discutere, tentare di farsi capire e tentare di capire. Premesso ciò, non credo, come sostiene qualcuno, che il restauro del mobile si risolva in qualche reintegro, nella stoppinatura o nel dare la gl. a pennello ed incerare. Queste sono azioni di normale artigianato, magari fatte con somma maestria, ma è soltanto artigianato del legno. Penso che il restauro sia ben altro! Quando esci con frasi tipo “quelle vernici le lascio agli altri” in pratica dici di non praticare un restauro corretto. Come esempio ritorno alla solita vecchia domanda alla quale C. non ha mai risposto: se ti trovi di fronte ad un mobile del 7 originariamente lucidato con olioresina, come procedi? È una domanda molto generica, ma basta una risposta altrettanto generica.
La Balsite è un ottimo stucco frutto di geniali ricerche. Il suo segreto consiste nell’aver unito alla resina delle microsfere cave di vetro. In questo modo si è ottenuto un prodotto che non ha ritiro, è lavorabile come il legno, prende bene la tinta ed è reversibile. Inoltre il fatto che Marco si serva da una ditta seria come la CTS significa che, in caso di difficoltà, può prendere il cellulare e consigliarsi con Borgioli: uno dei più stimati chimici del restauro. Per tornare ad una vecchia discussione: schede tecniche e di sicurezza, ditte come questa, sono ben contente di fornirle.
In quanto alla pulitura, di alternative ce ne sono molte, tutte in base a ciò che vuoi asportare. Continuo a notare che sassolini o massi non servono a nulla. Nel seminario che spero di riuscire ad organizzare a maggio conto di dedicare un intervento sulla pulitura mirata. Penso che per qualcuno sarà illuminante.
Ho la vaga impressione si giri intorno alle parole o forse intorno ai pensieri, mentre si discute che la triplice è un miscuglio semplice che anche un bambino sa fare ci si riempie la bocca con la balsite, per il grande pregio di essere reversibile ed è ammessa dalle belle arti.
Sembra di sentire quelle signore mezze borghesi che dicono ho indossato il mio Moncler e sono uscita, e tu dici: ma che ha indossato? poi scopri che è solo un giubotto con una marca stampigliata.
certo nessuno vieta queste esperienze.
I mobili del 700 che venivano finiti con oleoresina.. quale? Le trementine sono oleoresine
o meglio resine oleose. credo siano stati fatti centinai di miscugli tra varie sostanza come l'elemi l'ambra, i balsami ecc.. ( non sono una studioso) e nemmeno ci tengo ma posso dire cosa ne sappimo noi cosa c'era su quei mobili. Da vecchie discussioni che ho sentito e che leggo, possiamo fare delle ipotesi, le ricette non venivano scritte ma tramandate oralmente, quindi il bravo professorino che fa sempre le stesse domande si ritiene soddisfatto se indichiamo ( in generale ) che la pulitura puo essere eseguita con dei solventi, la finitura con delle cere? la rimozione nel tempo di vecchie finiture e la sostituzione di quelle nuove fa si che oggi solo pochissimi mobili giungono a noi con finitura originale, quindi ci si pone problemi quasi inesistenti.
le ipotesi possono essere tante e non possiamo pretendere che un mobile dei primi del 700 si presenti oggi con la stessa vernice di allora. ma poi quando ti capita?
su un mobile non c'è piu vernice guai a mettere olio,
gli oli in generale danneggiano il legno se non siamo sicuri che è coperto da vernice
i siliconi peggio, l'idea che il mobile va oliato nutrito è una sciocchezza, l'olio naturale del legno una volta perso non si puo piu integrare, il mobile mantiene la sua naturale umidita' rispetto al suo habitat.
pensa se si puo ridare splendore con il linfoil....
a proposito l'ho usato finalmete ( ero troppo curioso) su vecchi portoncini di una cara amica...
... parlo per studi fatti e ricerche e prove...!
L'olio danneggia il legno non è assolutamente vero...è vero che se usato su certi legni ne altera il "colore"...ma è un'altro discorso; la verità è che va saputo usare, nel senso che non deve rimanere in superficie, ma lasciare solo quello che il legno assorbe!
l'umidità del legno non c'entra nulla con l'olio che esso contine, scusa ma perchè parli di umidità?? l'olio, siccativo, ha il potere e il pregio di non filmare, lasciar traspirare il legno, consolidarlo intimamente, e soprattutto, a livello ottico, penetrando, fà si che un corpo opaco (il legno) diventi detto grossolanamente e in parte, trasparente! Lo stesso effetto che da la gommalacca questo o altre vernici impregnanti; cioè un corpo trasparente ai raggi luminosi penetra in un corpo opaco...con evidenti modificazioni d'aspetto! non capisco cosa c'ha do anomalo sto linfoil o prodotti simili!
io adoro lucidare a tampone, ma in effetti non possiamo fare tutti i mobili a gl o a cera cavolo...e visto che le olioresine del '700 non esistono più, non capisco il problema di usare un prodotto moderno che al 90% è fatto e composto allo stesso modo! la mia non è una battaglia...è un non capire tutto questo remare contro!
ultimo, forse mi sono espresso male riguardo alla triplice...volevo dire che usare la triplice...per poi asportare lo "sporco" con cosa...paglietta??? non è un restauro propriamente detto in patina! e poi...miscelare olio, alcool, acquaragia...che ha di diverso dall'usare un pulitore mirato??? vabbè...pensiero mio...lungi dal voler fare polemica! mi rendo contro però che è quasi impossibile anche perchè negli anni ognuno di noi ha sperimentato prodotti, ha fatto le proprie esperienze e quindi è giusto che le rispetti e le difenda!
P.S: per pomacciolo...se hai usato il linfo a dovere sui portoncini...vedrai nel tempo che non sbiancheranno, non avranno l'effetto plastica e li rigenererai con una semplice spagliettata e un ulteriore trattamento con lo stesso prodotto!
buon fine settimana a tutti! 😉
È impressionante come l’industria nell’arco di un secolo sia riuscita a far dimenticare all’artigiano le caratteristiche dei materiali! Nel legno è capitato come nell’edilizia, dove la calce è stata sostituita dal cemento. Tenera e traspirante la prima, duro e impermeabile l’altro. Così a fronte di intonaci di calce che durano da secoli mantenendo nel muro la giusta umidità, abbiamo intonaci moderni che si staccano dopo pochi anni da muri marci. Le moderne vernici, quasi tutte non traspiranti, ci hanno fatto dimenticare ciò che era loro richiesto: protezione e traspirabilità. L’olio di lino è sempre stato considerato il migliore proprio per la sua permeabilità al vapore pur essendo impermeabile all’acqua. Non è assolutamente vero che le ricette delle vernici venissero tramandate oralmente! Come non è vero che gli artigiani se le fabbricassero. Dal 1000 in poi abbiamo una nutrita letteratura che ci parla dei metodi di fabbricazione, dei componenti, di come vi fossero delle grosse ditte produttrici del tutto simili alle moderne industrie, ditte che addirittura, come capita ora, spesso decentravano certe produzioni in paesi sottosviluppati per motivi economici e per non dover rispondere dei morti sul lavoro. La resina preferita era senza dubbio, per greci e romani, la sandracca perché si estraeva sulle coste del mar Rosso, poi, dal medio evo, l’ambra che si estraeva sulle coste del mare del Nord e sull’Appennino toscano, ma ogni qual volta le condizioni socio-politiche permettevano arrivi di altre resine da altri paesi, esse venivano utilizzate. Fondamentalmente il senso della resina era di dare all’olio maggior durezza, quindi gli artigiani che badavano molto alle resine usate erano i fabbricanti di carrozze ed i liutai perché i loro prodotti dovevano avere caratteristiche meccaniche particolari. I mobilieri erano certamente meno esigenti: per loro bastava una buona protezione ed una buona lucentezza senza dover lavorare troppo. Poi dal 700 in poi è sorta lentamente la moda di imitare le lacche cinesi, ed allora ha incominciato a svilupparsi la richiesta di vernici sempre più lucide. Resta il fatto che la protezione era affidata fondamentalmente all’olio e che nelle vernici le resine sono sempre state intercambiabili. Un prodotto come il linfo, dunque, mi va benissimo; la resina alchidica che contiene si è rivelata piuttosto buona; se vi sono controindicazioni tecniche vorrei che mi venissero spiegate.
L’idea che l’olio sia dannoso per il legno è veramente singolare. Di solito io lavoro su legni antecedenti all’800, soprattutto 5, 6, e 700. A parte qualche esempio di larice, posso affermare con assoluta certezza che tali legni, se non protetti fondamentalmente da olio, arrivano a noi in stato pietoso.
Pierpaolo, una domanda se posso:
uso le olioresine da un pò, il metodo è quello di darne in abbondanza, far passare un venti minuti mezz'ora e poi asportare l'eccesso con uno straccio! spaglietto a completa asciugatura e ripeto l'operazione!... per ottenere una lucidatura brillante (se non sbaglio tempo fà in un post ne parlavi ...) il metodo è questo che ho descritto? cioè successive mani ... o c'è un altro modo per ottenere una specie di "verniciatura" lucida??
Grazie