Mi è stato chiesto più volte di comprovare con fatti quello che affermo cerco di farlo in maniera obbiettiva e neutrale non voglio spingere nessuno verso un prodotto o una marca in particolare, visto che questo mondo delle vernici è vastissimo tocca a noi scegliere secondo coscienza e libero arbitrio, con una corretta informazione, vi allego dei link che obbiettivamente e non di parte, hanno condotto studi scientifici sulle vernici di vario genere, ho scelto qualcosa di semplice e di facile lettura.

http://www.indoor.apat.it/site/it-IT/FONTI_DI_INQUINAMENTO/Ambienti_di_vita_domestica/Vernici_e_materiali_di_rifinitura/

http://www.bioarchitetturaonline.org/2011/06/quando-comprate-i-mobili-attenti-alle.html

http://www.legnolegno.it/legno/pubbonline/sv4f.htm

In seguito aggiungerò esempi pratici, anche riguardanti le resine naturali tanto odiate da qualcuno.

grazie per i links, davvero molto utili !

Cara C. ti si erano chieste relazione scientifiche, non la solita solfa di siti più o meno interessati a dimostrare le più disparate tesi! Di fianco a me, in questo momento, vi è un tecnico informatico che mi propone di mettere on line un sito intitolato “Le vernici in base acqua come ottimo ricostituente per bambini” dice che gli basta un quarto d’ora. Se parti da un’idea preconcetta e la vuoi dimostrare, in rete trovi di tutto, persino il modo di dimostrare che la luna è cubica. Ma non si tratta di prove scientifiche.
Se chiedo notizie sulla tossicità delle vernici sintetiche che ami tanto agli uffici tecnici dei fabbricanti coi quali sono in contatto, mi dicono che non sono tossiche; se chiedo a chimici indipendenti mi dicono che sono più tossiche di quelle in base solvente. Ebbene, io sono più propenso a credere a chi è disinteressato.
Nel primo sito si fa una gran confusione fra vernici e pitture, e si parla di pitture murali, che non sono le vernici in base acqua che ami. Niente da eccepire.
Anche nel secondo si fa un po’ di confusione (è redatto da un architetto che si interessa di interior designe), ma vorrei che notassi che ad un certo punto dice;
“Per quanto riguarda i mobili, e quindi il legno, le vernici sintetiche si limitano a coprire la superficie sulla quale vengono applicate, e a formare uno strato dai pori completamente chiusi, ovviamente bloccano la traspirazione del materiale, risultando impermeabile all’acqua; solo quando la viene graffiata risulta permeabile all’acqua, provocando così il distacco della vernice. Al contrario, una superficie trattata con oli e cere rimane permeabile al vapore acqueo ma resistente all’acqua, grazie all’azione dell’olio; il vapore acqueo viene assorbito e poi riceduto, così che il legno funzioni da regolatore del clima degli interni e non emani gas nocivi alla nostra salute.” Dice una cosa verissima, anche se con qualche imprecisione.
Il terzo sito è di un consorzio che si occupa di lavorazione del legno a livello industriale: io personalmente dubito sulla sua neutralità.
Comunque continuo a non capire questa tua passione per le vernici sintetiche. Ho l’impressione che la dicitura “in base acqua” ti faccia credere che siano naturali. Non vi è niente di più falso: sono totalmente sintetiche! L’unione fra oli ed acqua è permessa da delle molecole derivate dal petrolio, altamente tossiche.

Pierpaolo mi aspettavo da te questo tipo di intervento, se leggi con attenzione viene spiegato con molta chiarezza, che le vernici all'acqua non sono naturali ma solo a ridotto impatto ambientale cosa da non sottovalutare direi, nessuna vernice è completamente naturale è ciò viene spiegato con molta chiarezza poi se vuoi le formule dei prodotti ci divertiamo a giocare al piccolo chimico....ho cercato di semplificare, se non credi neanche all'ISPRA, che è un ente di ricerca impegnato in questo campo non posso farci nulla, purtroppo le vernici sono tutte sintetiche ma quelle a solvente sono più pericolose e cancerogene a causa dei gas che rilasciano, purtroppo in italia si è troppo ottusi, non ti chiedi perchè questi prodotti non hanno una larga diffusione, anche la DURGA citata da te che non ho mai criticato anzi consigliato in altri interventi, non abbia una grossa diffusione come meriterebbe, dovuto alla pressione di lobbi economiche che incidono sulla nostra vita, a cui interessa il fatturato e non la vita è la salute della gente, quella espressa da me è un opinione non molto distante dalla tua se ci pensi. 

Cara C. tempo fa sei uscita con un’espressione usata nel centritalia; ora sono io a ripeterla: ci fai o ci sei?
Come ho già detto non ho niente da dire su ciò che viene affermato nel sito dell’Ispra, soltanto noto che viene usata una terminologia impropria che può causare dei fraintendimenti che tu cogli a piene mani: viene usato il termine vernice anziché pittura. I prodotti inquinanti di cui parla sono i tipici veleni contenuti nelle pitture da parete.
La terminologia è importante per evitare fraintendimenti. Un conto sono le pitture ad acqua, un altro conto sono le vernici ad acqua, un altro ancora le vernici in base acqua (sarebbe più esatto definirle vernici oleose in base acqua). Gli impregnanti all’acqua che ami tu, sono propriamente vernici oleose in base acqua. Come già ti è stato spiegato, tale emulsione è possibile grazie a particolari molecole tossiche estratte dal petrolio.
Esistono vernici e pitture all’acqua che non sono tossiche, magari del tutto naturali, ma sono tutt’altra cosa.
La calce, per esempio, è una pittura all’acqua, così pure le tempere.
Altro punto sul quale sbagli e che tenterò di spiegarti sinteticamente: l’eliminazione graduale dei solventi è stato fortemente voluto da una commissione della Comunità Europea. Queste commissioni sono composte soprattutto da emissari dell’industria (praticamente sono aperte a chiunque abbia interessi culturali o economici in uno dei vari settori, basta che partecipi a proprie spese: viaggi, alberghi, interpreti, ecc.), quindi l’introduzione sul mercato delle vernici oleose in base acqua è stato fortemente voluto da una lobby dell’industria chimica.  Dovresti interrogarti sui motivi.