Gli Sverniciatori e la sverniciatura
La Sverniciatura
Sui mobili di particolare pregio, la cui “patina” originale va salvaguardata a ogni costo, tale procedimento non deve assolutamente essere eseguito se non da esperti. In tali casi occorre limitarsi alla semplice pulizia superficiale della vernice, in modo che sia pronta per ricevere la nuova lucidatura.
Nell’operazione di sverniciatura è consigliabile iniziare con metodi blandi per arrivare a quelli più drastici.
Nell’uso di sostanze decapanti, va tenuta conto la loro aggressività chimica sia per il legno che per chi le usa. Pertanto è indispensabile affrontare queste operazioni dotati dei corretti D.P.I. atti al caso: Mascherina, guanti, occhiali, vestiario adeguato.
Per affrontare la sverniciatura occorre prima di tutto un buon prodotto sverniciante, reperibile in commercio. Quando si ha poca esperienza con questo tipo di prodotti conviene acquistare il tipo in gel, che risulta molto più facile da usare.
Per applicare lo sverniciatore sulla superficie del mobile vi servirà un pennello piatto, di media grandezza. Può anche essere di tipo economico in quanto la sua qualità non ha alcuna importanza per il tipo di lavoro in questione. Se li trovate, acquistate i praticissimi pennelli “usa e getta” che costano pochissimo e non esigono di essere puliti a fine lavoro. In ogni caso il pennello andrà lavato con un normale solvente sintetico. Per rimuovere la vernice e la pittura dopo aver applicato lo sverniciatore sono necessarie alcune spatole metalliche. Le spatole vanno utilizzate con particolare cautela (specialmente quelle con lama di acciaio) in quanto, se vengono maneggiate in modo maldestro o se la lama presenta delle irregolarità, si corre il rischio di graffiare il legno del mobile. È utile avere a disposizione spatole di diverse dimensioni, per poter arrivare anche nelle fessure e nei punti meno accessibili.
Dopo l’uso le spatole vanno pulite sfregandole con la spazzola d’acciaio. Sono anche reperibili spatole di legno duro con cui non si rischia di segnare il legno. Inoltre, per asportare anche le ultime tracce di vernice dal mobile, dopo un primo intervento con la spatola, occorre avere a disposizione la lana o paglietta d’acciaio.
Può risultare utile anche l’utilizzo di segatura per rimuovere lo sverniciatore dopo l’azione di ammorbidimento della vernice e alcool per asporatre definitivamente ogni traccia di sostanza decapante residua.
Sverniciatura con sverniciatore o decapante
Come si lavora
Per questa operazione conviene aerare il più possibile l’ambiente, ma è una buona idea lavorare all’aperto in una giornata calma e non al sole. Applicate lo sverniciatore con il pennello, stendendone uno strato piuttosto abbondante su una porzione limitata di superficie (es. 20×20 cm). Se in alcuni punti lo strato risultasse troppo sottile effettuate un secondo passaggio con il pennello.
Se applicate poco sverniciatore la vernice potrebbe avere delle difficoltà a distaccarsi e questo potrebbe indurvi a forzare eccessivamente l’azione abrasiva con la spatola, col rischio concreto di danneggiarlo. Dove la vernice oppone maggiore resistenza ed appare fortemente ancorata applicate una quantità maggiore di prodotto.
Alcuni tipi di vernice richiedono parecchio tempo prima di distaccarsi: sono particolarmente tenaci le vernici a due componenti, per eliminare le quali vanno impiegati sverniciatori appositi. Un buon sistema per raggiungere le parti più sagomate consiste nel “tamponare” col pennello, piuttosto che farlo scorrere. Una volta applicato lo sverniciatore attendete che la pellicola di vernice si sia arricciata e parzialmente staccata prima di cominciare a rimuoverla con la spatola. Il tempo occorrente per il distacco è molto variabile, in funzione del tipo di vernice e del supporto su cui è applicata.
Asportazione della vernice
Se lo strato di vernice risulta piuttosto spesso dovete agire con la spatola, per asportarne la maggior parte. Ponete grande attenzione in questa fase del lavoro in quanto la spatola, se è troppo pressata o tenuta con un angolo troppo grande rispetto alla superficie, può causare dei segni anche profondi. La spatola non può asportare tutta la vernice: lascia sempre delle striature o delle sbavature. Potete, allora, applicare una seconda mano di sverniciatore e, quando questo ha fatto effetto, passate sulla superficie un batuffolo di paglietta d’acciaio del tipo più grossolano. Se, invece, la vernice da asportare non ha una grande massa, potete rimuoverla direttamente con la paglietta. Conviene agire lavorando sempre nello stesso senso, con “passate” successive in modo da asportare a poco a poco tutta la vernice. Va ricordato che si tratta di un lavoro estremamente paziente: dalla sua corretta esecuzione dipende in gran parte il buon risultato del restauro.
Una volta che lo sverniciatore ha fatto effetto, potete utilizzare anche la segatura spargendola sulla parte che state lavorando e strofinandola con la paglietta sulla parte. Questa aiuterà nella rimozione dello sverniciatore e vernice ammorbidita.
Fate sempre attenzione allo stato della paglietta: quando è completamente impregnata di vernice e ha perduto il suo potere abrasivo provvedete a sostituirla. Una volta ultimata la sverniciatura passate su tutte le superfici la paglietta sottile: questo modo di procedere permette di eliminare le ultime impurità e di rendere liscia la superficie del mobile.
Le parti molto sagomate o variamente elaborate vanno sempre lavorate con la paglietta: prima quella più grossolana poi quella più fine. Se sono presenti modanature o sagomature che si ripetono frequentemente potete anche intagliare su una lamina di metallo un profilo adeguato in modo da farla correre su di esse ed asportare facilmente la vernice, in ogni caso terminate con la paglietta.
Infine, imbevete uno straccio di acool e passatelo su tutta la supeficie, cambiandolo di tanto in tanto al fine di rimuovere le ultime traccie di decapante.
Sverniciatura con Soda Caustica
La soda è uno degli alcali più potenti, ed è altamente corrosiva. Si usa sui mobili veramente disastrati e quando, ogni altro mezzo sperimentato non porta a nessun risultato. In passato era molto diffuso l’impiego della soda caustica per la sverniciatura dei mobili. Si tratta di un metodo poco consigliabile e di solito utilizzato su mobili di poco valore in quanto può procurare gravi danni al legno.
Bisogna anche tenere presente che la soda caustica è un preparato estremamente pericoloso da maneggiare, richiede di essere usata in un luogo adatto, vista la grande quantità d’acqua necessaria, inoltre impone di bagnare molto i mobili, azione spesso dannosa. Ricordate che la soda caustica sbianca considerevolmente il legno, e pertanto non è certo un metodo da usare nel restauro..