Il mobile antico come spirito di un’epoca
I mobili sono portatori di un grande valore come documenti storici. Ogni mobile è uno specchio dell’epoca in cui è stato costruito e per questo ci può raccontare molto. Ma non è solo questo.
Fonte: Laboratorio di Restauro di Sandro Rongione
Il fenomeno artistico inteso come tutto ciò che è “fatto con arte” attraversa tutto lo spessore del tempo storico. Sostanzialmente l’esistenza e la distinzione tra artisti e artigiani corrispondeva al loro modo di produzione dominante.
Fin dall’antichità, nelle politiche culturali dei vari popoli e paesi l’arte del legno e del mobile non rientrava nelle cosiddette Arti “liberali” o Arti maggiori e veniva relegata nelle Arti minori. In particolare l’arte del mobile in Italia a partire circa dal XIII secolo era organizzata in corporazioni con severe regolamentazioni.
La separazione tra arte e artigianato non é sempre stata così netta. Ad esempio nel Rinascimento la sperimentazione nel campo della prospettiva avvenne nello stesso periodo sia nella pittura che nella tarsia lignea spesso applicata al mobile.
I mobili sono portatori di un grande valore come documenti storici. Ogni mobile è uno specchio dell’epoca in cui è stato costruito e per questo ci può raccontare molto. Ma non è solo questo. Le modifiche che un manufatto può aver subito nel corso degli anni ci possono dire molto anche sui cambiamenti politici e sociali che hanno investito una determinata nazione. Alcuni esempi: con la rivoluzione francese i mobili dell’ ”ancient regime” furono trasformati eliminando o modificando gli emblemi monarchici e sostituendoli con altri simboli; nell’800 molti arredi sacri passarono ad uso privato come alcuni inginocchiatoi che furono trasformati in piccoli armadi; durante la peste molti mobili furono dipinti di nero in segno di lutto. Altri disinfettati con la candeggina o soda caustica causando danni al legno.
Il mobile è un prodotto dell’attività umana e come tale riflette i diversi stili di vita dell’uomo nel corso del tempo acquisendo per questo un valore sociologico. Per descrivere lo spirito della borghesia europea tra il 1815 e il 1848 è interessante analizzare, ad esempio, un mobile in stile Biedermeier. Uno stile che con la sobrietà ed eleganza ben esprime le esigenze di praticità e di comodità ricercate dai suoi destinatari amanti della vita domestica.
Per questo forse, più ancora della pittura, della scultura e perfino dell’architettura, i mobili antichi rivelano lo spirito di un’epoca, e nulla quanto una mostra retrospettiva di stanze arredate secondo una successione cronologica ci dichiara di primo acchito il vario carattere dei loro occupanti.
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- Sandro Rongione