Il Mobile nella cultura

Lo scrittoio: un mobile per leggere e scrivere

Il primo scrittoio era un semplice piano inclinato; con il passare dei secoli, si è evoluto in forma e funzionalità per soddisfare nuove esigenze.

Fonte: Parino – Mercato antiquariale

Origine dello scrittoio

Focus: Prima dell’invenzione della stampa, i libri erano voluminosi e richiedevano un supporto robusto per la lettura e la scrittura, portando alla nascita dello scrittoio.

Prima dell’invenzione della stampa, i libri erano voluminosi e pesanti, con copertine in cuoio e pagine di pergamena, richiedendo un supporto robusto per la lettura. Scrivere era altresì un’azione complessa, che necessitava di penna e calamaio. Così nacque lo scrittoio, un mobile dedicato alla lettura e alla scrittura.

Antico scrittoio inglese in bois de rose
Antico scrittoio inglese in bois de rose
Scrittoio francese in stile Luigi XVI
Scrittoio francese in stile Luigi XVI

I primi modelli erano semplici piani inclinati; con il passare dei secoli, si sono evoluti in forma e funzionalità per soddisfare nuove esigenze, arricchendosi di ante e cassetti per conservare libri, materiale di cancelleria e documenti importanti.

Oggi, uno scrittoio antico è un elemento d’arredo elegante e affascinante, ma rappresenta molto di più: è un pezzo di storia, tramandato attraverso i secoli e le generazioni; i più antichi, realizzati a mano, sono veri capolavori artistici. Questa è la loro storia.

La tradizione dei monaci amanuensi

Durante il Medioevo, gli scrittoi erano comuni soprattutto nei monasteri, che fungevano da custodi del sapere umano. Qui, i monaci amanuensi copiavano meticolosamente a mano i libri antichi delle civiltà greca e romana, considerando questo lavoro ripetitivo e preciso come una forma di preghiera, da cui deriva il motto “Ora et labora”.

Sebbene raramente fossero in grado di leggere e scrivere, i monaci comprendevano l’importanza di preservare queste opere antiche per non perdere le conoscenze accumulate dall’umanità. Così, al lume di candela, si dedicavano quotidianamente alla trascrizione dei libri, arricchendoli talvolta con miniature.

Antico scrittoio toscano di gusto rinascimentale
Antico scrittoio toscano di gusto rinascimentale
Elegante scrittoio inglese Davenport del XIX secolo
Elegante scrittoio inglese Davenport del XIX secolo

Nel Medioevo, sedersi era un privilegio, quindi i monaci amanuensi lavoravano in piedi. La stanza dedicata a questa attività era nota come “scrittoio”, termine che in seguito, dopo il Cinquecento, divenne il nome del mobile stesso.

Lo scrittoio originale era un tavolo con piano inclinato, sotto il quale si trovava uno spazio per riporre carta e calamaio, a volte diviso in piccoli scomparti. Di dimensioni contenute, assomigliava a un leggio e poteva essere facilmente spostato.

Nei monasteri e nelle università, gli scrittoi servivano a conservare i libri più preziosi e avevano quindi una parte superiore con mensole e vani chiusi da ante, e in alcuni casi, compartimenti segreti per gli oggetti di maggior valore.

Con il tempo, lo scrittoio si è evoluto in una varietà di modelli per soddisfare diverse necessità. Fu nel Medioevo che iniziò la produzione su larga scala di tavoli per la scrittura, periodo in cui emerse anche il concetto di lavoro retribuito.

Evoluzione dello scrittoio

Focus: Gli scrittoi si sono evoluti dai semplici piani inclinati dei monasteri medievali ai modelli decorativi del Rinascimento, come il sécretaire e il bonheur du jour.

Per soddisfare queste necessità, nel Settecento fu creato il sécretaire, uno scrittoio elegante e decorativo che rispecchiava il gusto femminile. Con forme morbide e arrotondate, il sécretaire presenta un’anta a ribalta che svela numerosi cassetti e compartimenti per conservare libri e oggetti di valore; alcuni modelli fungevano anche da contenitori con vari scomparti nella parte inferiore.

Scrittoio francese intarsiato in bois de rose
Scrittoio francese intarsiato in bois de rose
Antico scrittoio spagnolo laccato e dorato
Antico scrittoio spagnolo laccato e dorato

In questo periodo, i mobili si impreziosirono di intarsi, decorazioni floreali, inserti in bronzo, porcellana e madreperla. Emerse il bonheur du jour, uno scrittoio elegante e compatto, utilizzato dalle dame aristocratiche per redigere lettere e diari. Alcuni esemplari erano provvisti di supporti per candele, assicurando che il piano fosse sempre ben illuminato.

La nascita dell’ufficio

Per soddisfare queste necessità, nel Settecento fu creato il sécretaire, uno scrittoio elegante e decorativo che rispecchiava il gusto femminile. Con forme morbide e arrotondate, il sécretaire presenta un’anta a ribalta che svela numerosi cassetti e compartimenti per conservare libri e oggetti di valore; alcuni modelli fungevano anche da contenitori con vari scomparti nella parte inferiore.

In questo periodo, i mobili si impreziosirono di intarsi, decorazioni floreali, inserti in bronzo, porcellana e madreperla. Emerse il bonheur du jour, uno scrittoio elegante e compatto, utilizzato dalle dame aristocratiche per redigere lettere e diari. Alcuni esemplari erano provvisti di supporti per candele, assicurando che il piano fosse sempre ben illuminato.

I banchi di scuola

Verso la fine del diciannovesimo secolo, l’istruzione pubblica divenne mandatoria per tutti i bambini in molti stati europei. L’aumento degli iscritti scolastici richiese l’introduzione di strumenti didattici per apprendere la lettura, la scrittura e il calcolo, portando alla nascita della scrivania scolastica, antesignana del banco di scuola moderno.

Scrittoio francese intarsiato con bronzi dorati
Scrittoio francese intarsiato con bronzi dorati
Particolare scrittoio in bambù con piastrelle rosse e verdi
Particolare scrittoio in bambù con piastrelle rosse e verdi

Questi banchi erano in legno, con superfici piane e leggermente inclinate, dotate di un foro per il calamaio e una scanalatura per la penna. I primi modelli, fissati a una panca e abbastanza ampi per due alunni, venivano disposti in file parallele nelle aule. Inizialmente, gli studenti esercitavano su lavagnette, ma con l’evoluzione didattica furono introdotti quaderni e libri, e i banchi si adattarono includendo spazi per riporli, sotto forma di mensole o vani sotto il piano di lavoro.

Fino agli anni ’60, i banchi furono prevalentemente in legno, poi sostituiti dall’acciaio cromato per la sua economicità, praticità e design moderno. In quel decennio, si diffuse la produzione di banchi singoli. Negli anni ’70, la plastica rimpiazzò il legno, dando vita a modelli più ergonomici.

Arredare lo studio con uno scrittoio antico

Focus: Gli scrittoi antichi sono oggi apprezzati come elementi d’arredo eleganti e funzionali, rappresentando pezzi di storia e arte.

Scegliere il tipo giusto di scrittoio antico per l’arredamento domestico può essere stimolante, ma la decisione è complessa a causa dell’ampia gamma di modelli disponibili.

Originariamente, ogni mobile destinato alla scrittura presentava caratteristiche uniche basate sull’utilizzo previsto. I modelli più antichi si distinguono per le loro forme arrotondate e leggermente bombate, variabili in base al tipo di legno impiegato, solitamente rovere, noce o ciliegio.

Molti scrittoi sono valorizzati dall’uso di materiali di pregio e pietre esclusive per le decorazioni, conferendo loro un significativo valore sia estetico che finanziario, ideali per ambienti arredati in stile classico.

Con il passare dei secoli, lo scrittoio si è notevolmente evoluto, modificando il suo design per adattarsi alle esigenze emergenti con l’introduzione della tecnologia: dall’invenzione della stampa, alle macchine da scrivere, fino all’arrivo dell’elettricità e dei computer. Le innovazioni tecnologiche hanno trasformato rapidamente le modalità di lavoro e di scrittura, portando all’abbandono di piani ribaltabili e cassetti in favore di superfici più ampie per accogliere computer, tastiere, lampade e prese elettriche.

I tipi di scrittoi antichi

Focus: Esistono vari modelli, tra cui lo scrittoio a ribalta, lo scrittoio a credenza, il bureau-plat, il secretaire e lo scrittoio a tamburo, ognuno con caratteristiche uniche.

Antico scrittoio olandese in rovere
Antico scrittoio olandese in rovere
Scrittoio a ribalta spagnolo in mogano
Scrittoio a ribalta spagnolo in mogano

Lo scrittoio a ribalta è il modello più diffuso, caratterizzato da un corpo superiore con ripiani per i libri e un’anta ribaltabile che, aperta, funge da piano di scrittura e, chiusa, cela cassetti e ripiani interni. Poggia su quattro gambe, ma a volte include ante cassetti nella parte inferiore.

Lo scrittoio a credenza, una variante del ribalta, è un pezzo compatto con cassetti lungo tutta la sua estensione. Chiuso, somiglia a un comò, dato che il piano ribaltabile si chiude verticalmente, assumendo l’aspetto di un cassetto.

Il bureau-plat è lo scrittoio prediletto per studi e uffici amministrativi, un pezzo elegante e di prestigio ancora apprezzato negli arredi moderni. Ha una vasta superficie di scrittura rivestita in pelle o cuoio e diversi cassetti su due colonne laterali. Disponibile in vari modelli, si differenzia per la forma della parte frontale, che può essere piatta, bombata o a serpentina.

Il secretaire, uno scrittoio del Settecento, è caratterizzato da un piano ribaltabile che nasconde numerosi cassetti e scomparti per libri e oggetti. Questo mobile, che unisce la scrivania all’ufficio, era il modello di scrittura più diffuso nelle case di un tempo. Oggi, è ambito da collezionisti e antiquari per la sua eleganza e capacità di armonizzarsi con gli interni moderni. I modelli attuali sono più compatti e facilmente smontabili per il trasporto.

Lo scrittoio a tamburo si distingue dal secretaire per il piano ribaltabile curvo, formato da listelli di legno che si arrotolano per rivelare cassetti e scomparti. Chiuso, il piano maschera completamente l’area di scrittura.

La scrivania partner, in voga tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, era prediletta dai banchieri per lavorare di fronte al proprio collega. Questa scrivania ampia, con lati identici, permetteva di sedersi uno di fronte all’altro. Realizzate solitamente in legno massiccio di mogano o quercia, presentano cassetti laterali e talvolta un piano rivestito in pelle o cuoio.

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