Mobile neorinascimentale
E’ un mobile databile nella seconda metà dell’Ottocento in stile Eclettico
Nella foto di copertina il mobile prima del restauro
Il parere dell’Antiquario: “Si tratta di un mobile dalla forma insolita, probabilmente costruito su commissione, attorno al 1880 circa.
La provenienza è emiliana e può essere classificato come stile eclettico o umbertino, in quanto riunisce alcuni elementi tipici di questo stile: le lesene laterali, le testine e le foglie d’acanto ispirate allo stile rinascimentale, la forma monumentale e un ricco corredo di cornici ornamentali.
Trovo inoltre interessanti e molto graziose le testine che ornano i pannelli dei cassetti…
Necessita naturalmente di un buon intervento di restauro conservativo, consistente in una pulitura, consolidamento delle impiallacciature con ricostruzione di eventuali parti mancanti e una lucidatura a gommalacca rifinita a cera.
Descrizione: Il Mobile, forse unico nel suo genere, si presenta con tre cassetti frontali delimitati lateralmente da due larghe lesine, il piano incernierato a metà, si solleva scoprendo un vano sottostante che si apre poi completamente abbassando la fascia frontale al di sopra del primo cassetto, fungendo da piano per scrittoio.
Si può così accedere a due cassettini sul fronte, mentre, in corrispondenza delle lesine, due pannellini scorrevoli nascondono due segreti, all’interno dei quali allo stesso modo si accede ad altri due piccoli vani nascosti.
Sui fianchi del mobile, sono disposti tre cassettini per ogni lato che trovano spazio in corrispondenza delle due larghe lesine.
I cassetti sono ornati da testine di putto che fungono da pomoli: ce ne sono due per ogni cassetto frontale e uno per ogni cassettino laterale.
Stato di conservazione
Il mobile si presenta in uno stato quasi di abbandono, ed è stato oggetto negli anni Cinquanta di un pesante intervento atto a modificare la sua struttura adeguandolo a diverse esigenze del momento. Infatti, con lo scopo di ottenere un vano più ampio, furono eliminati i primi due cassetti. Si unirono i due frontalini con un pannello di compensato ottenendo uno sportello a calatoio incernierato sulla catena del terzo cassetto. Eliminato all’interno la catena e le guide dei cassetti, è stato poi rivestito di compensato e fornito di un ripiano.
Dei cassettini laterali, ne è giunto uno solo integro, uno è andato irrimediabilmente perso, gli altri sono stati smontati, forse con l’intento di restaurarli e i pomoli (le testine di putto)sembra siano state bollite in un tentativo di pulirle.
In questa immagine si nota bene come il posto dei due primi cassetti sia stato sostitioto da un vano con ripiano. Questo ha comportato l’eliminazione della catena tra il primo e il secondo cassetto e delle guide, l’applicazione di pannelli all’interno del mobile, la distruzione dei due cassetti conservandone solo i due frontali che sono stati uniti da un pannello di compensato posto sul retro per formare lo sportello di chiusura a calatoio.
Si notano sulla sinistra il posto dove dovrebbero essere ospitati i cassetti laterali.
La superficie del mobile si presenta praticamente annerita su gran parte per il depositarsi e consolidarsi di vari strati di polvere.
Intervento eseguito
L’ intervento di restauro effettuato ha avuto lo scopo di riportare il mobile all’originale utilizzo con l’eliminazione delle parti aggiunte (pannellatura in compensato dell’interno e recupero dei due cassetti frontali. Inoltre, si sono dovuti ricostruire 4 dei cassettini laterali per i quali fortunatamente erano stati conservate molte delle parti necessarie, mentre per un cassetto si è dovuto procedere alla totale ricostruzione.
Le fasi seguite sono state le seguenti:
” Eliminazione della pannellatura di compensato interna.
” Recupero dei frontali dei due cassetti e della cornice della catena, eliminando il pannello di compensato che li teneva uniti.
” Ricostruzione della catena e delle guide necessarie ai cassetti.
” Ricostruzione dei due cassetti frontali
” Riassemblaggio di 4 cassettini laterali e ricostruzione del quinto cassetto mancante
” Restauro del terzo cassetto frontale.
” Consolidamento della schiena con Paraloid B72
” Ricostruzione degli spigoli frontali della ciabatta di appoggio.
” Pulizia superficiale di tutto il mobile.
” Rimozione dello sporco superficiale.
” Patinatura delle parti ricostruite o rovinate (parte della modonatura della catena, cassettino laterale, catena e guide interne, pomelli bolliti.)
” Trattamento localizzato con antitarlo e stuccatura
” Lucidatura
Note sullo Stile Eclettico
Il Neorinascimento sviluppatosi nella seconda metà dell’800 propose arredi ispirati a modelli barocchi e rinascimentali toscani del XVI secolo, fu un periodo che, insieme allo stile Napoleone III e Umbertino, fu chiamato Eclettico.
Fu un’epoca in cui si vide il revival e la riproposta di antiche forme dal gusto tipicamente rinascimentale, si utilizzarono grandi intagli per una visione a tutto tondo, più profonda e tridimensionale, l’utilizzo di zampe ferine nei cassoni e negli armadi, riquadrature e modanature, cornici, bugnature ed unghiature, motivi ornamentali romanici ma anche foglie di acanto, cartigli e teste di leone.
Il Neorinascimento fu forse il periodo più eclettico del XIX secolo, nella costruzione del mobilio e degli arredi imponenti venne spesso utilizzato il noce ma anche essenze meno dure come il pioppo o altre ancora dato che di sovente venivano scurite e presentate nel colore nero”.