Personale di Renato Allegro
Si inaugurerà sabato 11 settembre alle ore 17.30 presso i locali della Galleria Artanda di Acqui Terme la personale di RENATO ALLEGRO con il patrocinio del Comune di Acqui Terme.
Fonte: Ufficio Stampa della “Galleria Artanda”
4-30 settembre Personale di Renato Allegro
In mostra le opere pittoriche dell’artista genovese da diversi anni ospite permanente della galleria.
Si inaugurerà sabato 11 settembre alle ore 17.30 presso i locali della Galleria Artanda di Acqui Terme la personale di RENATO ALLEGRO con il patrocinio del Comune di Acqui Terme.
La Galleria Artanda che ha in permanenza già da diversi anni le opere di Allegro ha avviato con l’artista un’assidua collaborazione dopo l’esperienza di Art/Arch* 1 e 2 avuta in collaborazione con l’Ordine degli Architetti P. P. e C. di Genova nel 2006.
La mostra sarà visitabile fino a giovedì 30 settembre con apertura dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30 e la domenica su appuntamento (tel. 0144.325479).
All’inaugurazione sarà presente l’artista. Catalogo in galleria.
Dalle ore 18.30 buffet presso l’Enoteca Regionale di Acqui Terme in Piazza Levi 7.
“(…) Quando, nel 1917 in Olanda, artisti e architetti diedero vita a De Stijl – confrontando le reciproche esperienze per spogliare l’arte, come dissero, da ogni attributo accidentale – non immaginarono, certo, che in un lontano futuro il loro incontro avrebbe provocato nell’Informale, ovvero trentacinque anni dopo circa, quella purificazione dei mezzi espressivi auspicata dalle loro idee e successivamente sviluppata dalle proposizioni artistiche dell’immediato dopoguerra del
ventesimo secolo. Proprio lo scambio tra gli specifici della pittura e della architettura diede vita, infatti, attraverso i contributi congiunti di Theo van Doesburg e di Piet Mondrian, a un modo nuovo di strutturare forme e colori attraverso gli elementi geometrici più semplici, le linee, e le impressioni ricevute dalla realtà. Nasceva così l’astrattismo nei suoi duplici e fondamentali aspetti: di progressivo mutamento dell’immagine naturalistica, siccome l’abstrahere (il tirar fuori in latino), o quello di trovare, nel tono e nel timbro, nello spazio e nella forma, elementi capaci di ordinare, tramite la creazione, immagini figurali analoghe a quelle sonore del linguaggio musicale che crea sistemando suoni nello spazio e nel tempo.
Non a caso – proprio perché sono opere di una persona che è, al tempo, architetto attento agli equilibri formali e pittore in grado di registrare le proprie sensazioni e le proprie emozioni nella materia cromatica – i dipinti di Renato Allegro ci pongono di fronte a evidenze sensibili di notevole effetto, capaci di manifestare all’osservatore, fascinose suggestioni pittoriche, organizzate e tali da indurre alla evidente consistenza di una “natura” sovrimposta alla realtà e saggiamente dosata nei particolari. Nei quadri di Allegro concorrono, alla profonda accortezza che ne equilibra gli aspetti formali, le campiture stese in una sorta di rete grafica (le linee disegnate e originate dalla geometria di De Stijl), le pennellate mediate da Nicolas De Staël e da qualche altro archetipo moderno, i toni dolci e quelli attenuati, la gestualità, per esempio, di Willem de Kooning, che trasforma in accoglimento interiore, oltre che il veduto in natura, memorie ed emozioni, l’armonia che raccoglie momenti visivi vissuti con percezioni molto personali. Evidente perciò la traduzione in clima della schematica evidenza paesaggistica e delle congruenze naturali, così come è scoperto e percettibile il sentimento profondo delle seduzioni decantate o ontrastate del colore, circoscritto in trasparenze delicate e soffuse anche quando le manifestazioni pittoriche si fanno più forti e energicamente immediate, rutilanti e risonanti (…)”.
Germano Beringheli (Abstract)
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