Prevenzione contro il Tarlo
La prevenzione contro l’ infestazione dai tarli, consiste in quei provvedimenti atti a eliminare o per lo meno ridurre al minimo le cause favorevoli all'”insediamento” nei nostri mobili di questi sgraditi ospiti.
Il più semplice degli interventi di prevenzione sta nella semplice cura dei mobili: infatti, un mobile ben tenuto e lucidato non è terreno ideale per la posa delle uova, pertanto difficilmente diventa ricettacolo per una nidiata. E importante quindi dedicare tempo alla periodica lucidatura dei mobili. E sufficiente due o tre volte l’anno, passare con un panno la cera e, una volta asciutta, lucidarla con un panno di lana.
Un altra attenzione particolare, occorre prestarla per evitare il contagio. Infatti, se si porta in casa un mobile, che ragionevolmente può essere infestato dai tarli, è quasi certo che questi contageranno anche i mobili che fino al quel momento erano rimasti indenni. Pertanto quando acquistiamo un mobile più o meno antico, preoccupiamoci che abbia subito un buon intervento antitarlo, altrimenti facciamoglielo noi.
Occorre anche assicurarsi che il mobile non sia in condizioni ambientali che favoriscano il contagio biologico.
Condizioni che influiscono sul contagio sono:
Umidità: un contenuto nel legno superiore al 18 – 20 % favorisce lo sviluppo degli insetti
Ventilazione: l’assenza o la carenza di ricambio d aria, favorisce l’accumulo di umidità.
Temperatura: tutti gli insetti tendono ad avere una maggiore attività e cicli più frequenti a temperature miti (22 -25 °C)
Infatti, in fase di restauro, il trattamento antitarlo diventa di per sé una misura di prevenzione in quanto avvelenando in una certa misura le fibre del legno, questo diventa non idoneo alla alimentazione delle larve e alla deposizione delle uova. Quindi, rifacendoci alla parte già trattata su come eseguire un trattamento antitarlo, spennelliamo abbondantemente di liquido antitarlo le parti non verniciate del mobile, senza però dimenticare di lasciare diverso tempo il mobile in un ambiente areato prima di portarlo nelle nostre stanze.
Un’ altra efficace operazione preventiva da effettuare nel nostro laboratorio consiste nella verniciatura a gommalacca (data chiaramente con pennello) di tutte le parti non lucidate ( schiena, fondi dei cassetti, parti interne o nascoste): questa misura rende il legno non idoneo alla posa delle uova.
Altro punto, peraltro già trattato, riguarda la chiusura dei fori di uscita. I fori di uscita dell’insetto oramai adulto, diventano facilmente nido per la nuova covata. La stuccatura dei fori, in modo sistematico, la si fa principalmente in fase di restauro. Come misura preventiva, si deve intervenire anche nel caso in cui riscontriamo una nuova presenza di tarli nel mobile di casa: la polverina di legno ne è una spia indiscutibile. Individuiamo prontamente il foro, iniettiamo il veleno con una siringa e subito chiudiamolo con cera in stic del colore più appropriato al mobile.
Quando ad essere attaccata dal tarlo è una sedia, le misure di prevenzione e trattamento dovranno essere eseguite con maggior frequenza e attenzione, in quanto, per la propria particolare struttura e uso, la sedia e uno dei mobili più delicati e fragili.
Voglio sottolineare ancora una volta che comunque, non si raggiunge mai la certezza di un trattamento completo e definitivo, ma certamente la ripetizione del trattamento e la scrupolosa applicazione delle misure preventive consentono di avvicinarsi sempre più ad una protezione efficace del mobile.
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