Restauro di una sedia antica
Restauro di una sedia antica con montante spezzato a pochi centimetri dalla seduta senza rimuovere l’imbottitura.
Una sedia in stile Luigi XVI
Si tratta di una una bella sedia elegante in stile Luigi XVI: i montanti posteriori terminano in alto sostenendo la spalliera che è realizzata da una cartella in pioppo sagomata ricurva e lastronata. Proseguono poi fino a terra formando le gambe posteriori a sciabola a sezione quadrata.
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Le gambe anteriori invece sono dritte, a forma piramidale e rastremate verso il basso. Le fasce laterali della seduta sono fissate alle gambe tramite incastro a tenone e mortasa. La seduta è imbottita e rivestita con tessuto di raso a righe larghe.
Condizioni attuali della sedia
Il montante sinistro è spezzato a pochi centimetri sopra la fascia laterale, e la spalliera si è scollata completamente dal lato dell’altro montante. Nel punto di rottura, era presente una vite messa con l’illusione di rinforzare una prima incrinatura.
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Quando il montante ha ceduto, si è frantumato parte della terminazione del montante. Tutte le fasce della seduta sono saldamente incollate alle gambe e rinforzate da voluminosi supporti di rinforzo. L’imbottitura della seduta è in discrete condizioni e si vorrebbe mantenerla senza dover poi fare ricorso al tappezziere.
Restauri precedenti
Negli anni la sedia ha subito numerosi restauri. Si nota una rottura del montante destro a circa una decina di centimetri sotto la spalliera. Le due gambe anteriori sono state restaurate per rotture che hanno coinvolto le mortase.
Valutazione del tipo di restauro da eseguire
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Normalmente, il restauro di un montante spezzato così vicino alla seduta, comporta lo smontaggio pressoché totale della sedia per poter liberare completamente il montante e lavorare liberamente per realizzare un inserto che vada a sostituirsi alla parte rovinata. In questo modo si ottiene una riparazione robusta ed efficace. Questo tipo di intervento comporta la rimozione dell’imbottitura e un tempo non stimabile a priori per lo smontaggio di parti saldamente incollate.
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Considerando anche il fatto che la sedia, una volta restaurata, sarà trattata con particolare cura, si è deciso di cercare una soluzione alternativa che sia un compromesso tra la funzionalità e l’economicità dell’intervento.
Tipo di restauro eseguito
La soluzione adottata è consistita nel creare, nella parte posteriore del montante, uno scasso a cavallo della rottura per ospitare un inserto in legno di noce. Tale inserto risulterà di rinforzo all’unione del montante che diversamente non sarebbe possibile incollare in modo efficace e duraturo.
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Lo scasso è stato eseguito con una fresatrice ad una profondità di circa 15 mm corrispondenti a metà dello spessore del montante. Lo si è eseguito a cavallo della rottura estendendosi verso l’alto di circa 80 mm e verso il basso di circa 50 mm evitando di andare ad interessare tenone e mortasa della fascia della seduta. In larghezza lo scasso lascia per lato circa 3 mm risultando invisibile dai lati.
Una volta sagomato si è proceduto ad incollare con colla garavella sia l’inserto che la spalliera all’altro montante. Le parti incollate si sono messe in pressione con morsetti interponendo carta di giornale e un pezzo di legno di scarto per non rovinare la lastronatura.
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Il giorno dopo ho inserito due viti per rinforzare la tenuta dell’inserto di noce. In foto si notano i due punti dove è stata stuccata la testa della vita nascosta nel legno. L’inserto, evidenziato in foto con luce radente, applicato a sedia montata, risulta un valido compromesso quando non si vuole smontare tutta la sedia.